Europa
Le intense trattative tra Ue e India, iniziate a gennaio 2004, si sono finalmente concluse mercoledì con un accordo che garantirà la partecipazione dell¿India al progetto di radionavigazione satellitare Galileo.
L¿intesa è stata firmata a Nuova Dehli in occasione del summit Ue-India, alla presenza del Primo ministro britannico Tony Blair, presidente di turno dell¿Unione, del presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e del Primo ministro indiano Manmohan Singh e garantirà la presenza ottimale di Galileo in India oltre ad assicurare la cooperazione necessaria per creare sistemi di ¿incremento¿ regionali basati su EGNOS e Galileo.
L¿India aveva manifestato già nel 2003 la propria volontà di partecipare al progetto Galileo con un budget di circa 3,5 miliardi di euro e ha ampiamente provato la propria capacità di sviluppare attività in ambito spaziale e di radionavigazione satellitare.
L¿accordo permetterà inoltre di dinamizzare la cooperazione industriale tra l¿India e l¿Europa in numerosi settore dell¿hi-tech.
La partecipazione finanziaria dell¿India, ha spiegato il presidente dell¿ Indian Space Research Organisation, G. Madavan Nair, sarà tuttavia decisa ¿¿in funzione della nostra partecipazione tecnologica al progetto¿.
Al momento, si parla di un finanziamento di circa 350 milioni di euro.
L¿India è il quarto Paese ad aderire al programma Galileo, dopo la stipula di contratti di cooperazione con la Cina, Israele e l¿Ucraina.
Trattative sono anche in corso con Argentina, Brasile, Marocco, Messico, Norvegia, Cile, Corea del sud, Malesia, Canada e Australia.
Secondo le previsioni, Galileo creerà 150 mila posti di lavoro di alto profilo e il mercato dei servizi e delle infrastrutture che ne deriverà è stimato in circa 9 miliardi di euro all¿anno.
Galileo sarà il primo sistema civile di radionavigazione via satellite: i due sistemi attualmente in funzione ¿ l¿americano GPS e il russo Glonass ¿ furono infatti concepiti in un¿ottica militare e restano prima di tutto delle infrastrutture militari.
La costellazione di satelliti garantirà lo sviluppo di una nuova generazione di servizi universali nel campo dei trasporti (localizzazione dei veicoli, ricerca di itinerari, controllo della velocità, ecc), dei servizi sociali (aiuto ai portatori di handicap o alle persone anziane), della giustizia (controlli frontalieri), dell¿ambiente, dell¿agricoltura.
Si tratta inoltre della prima infrastruttura strategica appartenente alla Ue e completamente sotto il suo controllo.
La gestione del sistema è stata affidata ai due consorzi Eurely (Aena, Alcatel, Finmeccanica, Hispasat) e iNavSat (EADS Space, Inmarsat, Thales) che si occuperanno della gestione di Galileo per 20 anni, con la supervisione di un ente pubblico, la Galileo Supervisory Authority.
Galileo creerà 150 mila posti di lavoro di alto profilo e il mercato dei servizi e delle infrastrutture che ne deriverà è stimato in circa 9 miliardi di euro all¿anno.
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