Virus mobili: arriva in commercio il primo ¿pacchetto¿ antivirus per smartphone

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Si parla con sempre pi&#249 insistenza di virus mobili, cio&#232 quei programmi nocivi in grado di mettere fuori uso i telefonini di nuova generazione.

Le minacce rilevate nel 2005 sono state tante, da Cabir a Skulls, tutte definite come altamente pericolose e in grado di provocare gravi malfunzionamenti ai telefonini, soprattutto quelli Nokia Serie 60 dotati di sistema operativo Symbian.

Secondo un recente studio di Gartner, tuttavia, le condizioni perch&#233 un worm ponga in essere una seria minaccia in grado di colpire pi&#249 del 30% dei device mobili, non si creeranno prima del 2007.

Nel frattempo, per&#242, operatori mobili e gli esperti in sicurezza si sono messi al lavoro per garantire la creazione di filtri adatti a impedire la diffusione di massa dei virus sulle reti mobili.

La societ&#224 finlandese F-Secure, ad esempio, ha annunciato il primo antivirus per smartphone reso disponibile sotto forma pacchettizzata per la vendita al dettaglio.

Fino a oggi, sia F-Secure che gli altri produttori di antivirus per la sicurezza mobile avevano reso disponibili le loro soluzioni solo per il download via web. L¿annuncio costituisce dunque una novit&#224 assoluta per il settore, mirata a rispondere alle abitudini di acquisto degli utenti consumer e SoHo.

F-Secure Mobile Anti-Virus consente l¿aggiornamento automatico via SMS senza che nessuna azione venga richiesta all¿utente. Un ulteriore passo avanti in direzione delle richieste di semplicit&#224 provenienti da tutte le categorie di utenti, ma in particolare da quelli consumer.

In Italia, F-Secure Mobile Anti-Virus sar&#224 disponibile entro fine settembre.

Il prezzo al dettaglio suggerito &#232 di 28,65 euro, per una licenza di 12 mesi.

Le prime avvisaglie della minaccia che potrebbero rappresentare i virus che colpiscono i cellulari intelligenti di ultima generazione si sono avute pi&#249 e pi&#249 volte negli scorsi mesi (ultima in ordine di tempo, la ricomparsa di Cabir a Helsinki durante i Mondiali di Atletica).

¿Questo &#232 naturale, perch&#233 la diffusione e l¿uso quotidiano degli smartphone sono in crescita e dunque iniziano a rappresentare un target interessante per gli autori di virus¿, ha commentato. Miska Repo, Country Manager di F-Secure Italia.

F-Secure, continua Repo, ¿¿lavora gi&#224 da tempo per prevenire questa minaccia e impedire che anche la comunicazione mobile sperimenti gli attacchi devastanti tristemente noti nel mondo PC. L¿annuncio di oggi &#232 un ulteriore passo avanti in tale direzione¿.

L¿industria mobile, insomma, deve evitare gli errori fatti nell¿ambito dei Pc e assicurare una protezione integrata, sia dei network che dei dispositivi, entro la fine del 2006.

¿Le aziende dovrebbero concentrarsi su configurazioni sicure per i dispositivi mobili come la difesa pi&#249 importante contro questi attacchi e, allo stesso tempo, lavorare assieme agli operatori mobili per fornire tecnologie di filtraggio network based¿, ha spiegato Jay Heiser, vicepresidente research di Gartner.

Secondo Gartner, perch&#233 avvenga un attacco mobile veramente dannoso, dovr&#224 verificarsi la convergenza di una serie di fattori.

Innanzitutto, la diffusione dei dispositivi wireless ¿smart¿ dovr&#224 essere veramente di massa, ossia gli smartphone dovranno rappresentare almeno il 15% di tutti i dispositivi mobili in uso, e per questo ci vorr&#224 almeno il 2007.

Allora saranno pi&#249 probabili e frequenti attacchi ad alto livello di diffusione.

Virus e worm, spiega ancora Gartner, non potranno infettare un grande numero di dispositivi wireless fino a quando almeno il 30% degli utenti non utilizzer&#224 in maniera sistematica l¿email mobile con lo scambio di allegati.

Attualmente, questa pratica &#232 limitata allo scambio di foto, suonerie e file statici ma, dalla fine del 2007, sar&#224 molto pi&#249 comune l¿invio su larga scala di file pi&#249 complessi.

A favorire la diffusione dei virus mobili, inoltre, contribuir&#224 anche la convergenza dei sistemi operativi. L¿utilizzo di sistemi operativi diversi tra loro, infatti, &#232 il fattore che frena maggiormente la diffusione delle infezioni, al contrario di quanto avviene per i Pc, dove la massiccia presenza di un unico sistema operativo &#232 alla base dei ¿contagi¿ pi&#249 gravi.

Alessandra Talarico

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