Il futuro del WiMax è mobile, ma le sfide sono ancora tante. Studio IDC

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Il futuro del WiMax mobile potrebbe essere meno brillante di quanto l¿industria vorrebbe far credere, secondo i risultati di uno studio condotto dalla societ&#224 di ricerca IDC.

La tecnologia a banda larga wireless 802.16e potrebbe infatti dover affrontare diversi ostacoli sulla strada della commercializzazione e la diffusione della tecnologia in Europa potrebbe essere meno forte del previsto.

I sostenitori dell¿802.16e, dice IDC, stanno esaltando la supremazia della tecnologia rispetto ad altre tecnologie a banda larga, sottolineandone i vantaggi in termini di tempi di latenza, di ampiezza di banda e di supporto da parte dei vendor.

La vera questione, tuttavia, riguarda la tempistica del lancio del WiMax mobile.

La versione mobile del WiMax, che non &#232 compatibile con la soluzione fissa, permetterebbe, in teoria, di fornire accesso a banda larga wireless anche in ambienti in movimento. Se, per&#242, tecnicamente questa possibilit&#224 &#232 del tutto fattibile, il business case per questo tipo di servizi pone diverse difficolt&#224.

In Europa, ad esempio, il problema maggiore riguarda la disponibilit&#224 di spettro, risolta da alcuni Paesi (come Italia e Francia), ma una soluzione comunitaria ¿ spiega IDC ¿ non arriver&#224 prima del 2008.

Durante questo lasso di tempo, le reti 3G avanzate ¿ basate su 1xEV-DO e HSDPA ¿ saranno ampiamente disponibili in un ecosistema ben definito.

Al momento, inoltre, le strategie di implementazione dello standard nei dispositivi mobili, sembrano carenti sul versante economico, dal momento che i prezzi stimati per i chipset 802.16e sono molto pi&#249 alti rispetto a quelli previsti per la combinazione 3/3,5G-Wi-Fi.

A causa di alcuni fattori ¿tecnici¿ come l¿acquisizione dei siti e i costi di preparazione, per non parlare delle esigenze energetica (sia RF che elettriche) il costo per lo sviluppo di una rete di accesso radio WiMax, infatti, &#232 molto vicino a quello di una rete 3G e molto pi&#249 costoso di un network Wi-Fi.

Inoltre, le data card Wi-Fi o le soluzioni embedded hanno gi&#224 raggiunto costi attraenti, mentre i prezzi delle soluzioni 3G stanno scendendo rapidamente e dovrebbero raggiungere un prezzo ¿di massa¿ nei prossimi due anni.

Secondo IDC, inoltre, il chipset Intel per l¿802.16e ¿ soprannominato ¿Ofer¿ ¿ non sar&#224 disponibile fino alla prima met&#224 del 2007, mentre i laptop con integrata la tecnologia dovrebbero arrivare subito dopo.

Questa scaletta pone Intel circa un anno indietro ad altre compagnie minori che stanno lavorando chip per l¿802.16e, ma ¿ continua IDC – in una posizione decisamente migliore rispetto a quando venne introdotta la piattaforma Centrino.

¿Lo standard 802.16e o ¿mobile WiMax¿ &#232 considerato da molti vendor come una maggiore opportunit&#224 di profitto rispetto al WiMax fisso. Questo standard, che dovrebbe essere ratificato a breve dall¿IEEE, sta affrontando molte sfide¿, ha spiegato Gilad Nass, Research Director, IDC EMEA Emerging Technologies Resarch.

Per le prime applicazioni commerciali basate su 802.16e ci vorranno almeno altri due anni, ma nel frattempo, molti vendor – Airspan, Alcatel, BT, Navini Networks, NextNet Wireless, Samsung e altri ¿ si stanno dando un gran da fare per lo sviluppo della tecnologia, partendo dal presupposto che essa – garantendo l¿applicazione dello standard su una base mobile o ¿nomadica¿ – sia molto pi&#249 promettente dell¿802.16d, destinato a competere con le linee a banda larga ADSL.

E gli analisti concordano: secondo recenti studi, nei prossimi anni gli utenti della versione mobile di WiMax saranno oltre 16 milioni e i chip a supporto della tecnologia genereranno profitti per pi&#249 di 700 milioni di dollari nel 2010.

Alessandra Talarico

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