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Telefonino a bordo: operatori e compagnie aeree pronti a partire già da quest¿anno

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La rivalità tra la statunitense Boeing e l’europea Airbus è una delle più forti del panorama economico degli ultimi anni.

Alla diatriba relativa a quale delle due compagnie produce gli aerei migliori, se ne è aggiunta negli ultimi tempi un¿altra: chi riuscirà ad accendere per prima i telefonini a bordo?

 

I due giganti dell’aeronautica si stanno dando un gran da fare per siglare alleanze al fine di integrare sui rispettivi aerei, le specifiche tecniche che consentano di installare le attrezzature necessarie alla trasmissione Gsm ad alta quota.

 

Airbus e Boeing non lasciano trapelare molto sulle loro strategie, ma i consorzi che si occupano dell’implementazione tecnica delle soluzioni annunciano il lancio imminente dei servizi di telefonia mobile a bordo.

 

La società americana Arinc e l’operatore norvegese Telenor hanno lanciato l’iniziativa AeroMobile e prevedono di lanciare i primi servizi entro il 4° trimestre di quest¿anno.

Più prudente OnAir, filiale comune di Sita, Airbus e Tenzig, che punta invece sul 2006.

 

Allo stesso tempo, il consorzio europeo Wireless Cabin, del quale fanno parte Airbus Deutschland, il Centro Aerospaziale tedesco (Dlr), Inmarsat, Siemens ed Ericsson, sta sperimentando da circa due anni anche l’uso in volo di Pda e di altri dispositivi wireless, per consentire la navigazione in Internet, ma anche servizi di telemedicina e altre importanti applicazioni volte a evitare, ad esempio, atterraggi di emergenza in caso di malori dei passeggeri su voli intercontinentali.

 

Ben decisi a rispettare il calendario fissato, Arinc e Telenor hanno già selezionato la piattaforma AM Gateway, sviluppata dall’irlandese Altobridge Technology. Una soluzione aperta, indipendente e capace di gestire le comunicazioni in mobilità, anche nel settore wireless  (Wi-Fi o Bluetooth)

La soluzione radio, del resto, è la più adatta allo scopo per tutta une serie di motivi: innanzitutto perché evita il cablaggio del mezzo, costoso e pesante, e facilita l’attivazione rapida del servizio, grazie all’installazione di picocelle nella cabina.

 

La picocella non è tuttavia l’unica soluzione in considerazione: Panasonic e Thales hanno ad esempio proposto la tecnologia IFE (In flight entertainement systems) che permetterebbe di aprire la strada al Triple play ad alta quota.

 

Per quanto riguarda invece gli indispensabili collegamenti terra-aria, i sistemi di comunicazione satellitare Inmarsat SATCOM ¿ utilizzano lo spazio aereo come una territorio GSM virtuale, semplificando la connettività durante il volo e limitando al minimo gli investimenti – sono già presenti su oltre 3.000 aerei di diverse compagnie mondiali.

Un netto vantaggio rispetto ai concorrenti Iridium e Globalstar.

 

Secondo uno studio di Frost & Sullivan, gli operatori contano su un potenziale di 700 milioni di utenti da qui al 2009, per profitti da 1,6 miliardi di dollari all’anno.

 

Alessandra Talarico

  

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