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Microsoft vs Google: il giudice stabilisce che il Dr Lee non potrà lavorare nella R&D

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Un giudice americano ha dato ragione a Microsoft nel caso che vede opposto il colosso informatico a Google, reo di aver assunto un ex dirigente del gruppo di Redmond per gestire le sue operazioni in Cina.

Il giudice Steven Gonzalez ha dunque emesso un¿ordinanza che impedisce alla societ&#224 di Mountain View di far lavorare Kai-Fu Lee nell¿ambito della ricerca su Internet.

Il 19 luglio, immediatamente dopo l¿annuncio dell¿assunzione dello scienziato, Microsoft ha deciso di querelare Google e il suo ex dirigente: il contratto di Kai-Fu-Lee comprendeva infatti una clausola che gli impediva di lavorare per la concorrenza.

Il gruppo di Bill Gates aveva chiesto al giudice una ¿ordinanza restrittiva temporanea¿, per evitare che Lee trasmettesse alla concorrente i segreti industriali relativi alle tecnologie di ricerca e alle strategie di business in Cina appresi durante gli anni di lavoro a Microsoft.

Il giudice Gonzales ha dato ragione a Microsoft su questo specifico punto, ma non si &#232 pronunciato sull¿integralit&#224 della causa depositata dal numero uno dei software nello Stato di Washington.

In sostanza, se Lee vorr&#224 lavorare con Google, dovr&#224 dimostrare che si occupa di un settore diverso da quello che occupava in Microsoft.

Kai-Fu-Lee ¿ presentato come un ¿pioniere dell¿industria informatica cinese¿ avrebbe dovuto dirigere il futuro centro di ricerca e sviluppo Google in Cina, la cui apertura &#232 prevista per questo trimestre.

Lo scienziato ¿ che lavorava in Microsoft dal 1998 con la carica di Corporate vice president della divisione Natural Interactive Services ¿ avrebbe dovuto assumere anche il ruolo di presidente di Google Cina.

La controffensiva di Microsoft si basa sul fatto che il suo ex dirigente aveva sottoscritto precisi accordi di riservatezza e non-competizione al momento dell¿assunzione.

¿Abbiamo la responsabilit&#224 ¿ spiegava Microsoft ¿ di proteggere la nostra propriet&#224 intellettuale. Come dirigente senior, il Dr Lee &#232 a conoscenza di segreti industriali relativi alle tecnologie di ricerca e delle strategie di business in Cina. Lee ha accettato una posizione focalizzata sullo stesso set di tecnologie e strategie per un nostro diretto concorrente, in violazione di espliciti obblighi contrattuali¿.

Google, da canto suo, ha replicato querelando Microsoft in California, stimando che, con questo atteggiamento, Microsoft cerca di intimidire i suoi impiegati per dissuaderli dal lavorare per la concorrenza.

Nel dossier presentato alla Corte, Google parla di una ¿sconvolgente dimostrazione di arroganza¿ e accusa Microsoft di voler ¿impaurire i suoi dipendenti perch&#233 non lascino l¿azienda¿.

La vicenda, comunque, non &#232 che all¿inizio: sullo sfondo la serrata lotta per il predominio nel campo della ricerca sul web, di cui Google &#232 pioniere e che ha spinto Microsoft a investire milioni di dollari per un nuovo algoritmo di ricerca in grado di scalzare il concorrente dalla prima posizione.

La fama di Google, tuttavia, &#232 consolidata ed estremamente difficile da scalfire: a giugno il 37% delle ricerche online effettuate negli Usa sono state fatte attraverso Google, contro il 16% raggiunto da Msn di Microsoft (dati comScore Networks).

Alessandra Talarico

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