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Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso della Rai sul bando per i diritti radiotelevisivi della prossima stagione calcistica di serie A e B e di Coppa Italia, indetto dalla Lega Calcio. L”asta, dopo questa decisione, è stata riaperta e le offerte dovrebbero essere presentate entro il 30 luglio prossimo.
Il Cda di Viale Mazzini ha prontamente deciso, preso atto della decisione del Giudice di Milano Giuseppe Tarantola, che l¿azienda presenterà nei termini previsti offerte per tutti e cinque i ¿pacchetti¿ che la Lega Calcio ha proposto nel bando d¿asta.
Il Giudice non si è espresso, invece, in questa fase cautelare, sulla regolarità della gara in quanto, in base alle audizioni da lui fatte, non si è stabilito con certezza che tra Rai e Lega fosse già intervenuto un accordo né che le altre parti fossero a conoscenza dell”entità dell”offerta Rai.
Di conseguenza, il Giudice Tarantola ritiene che questi aspetti vadano affrontati in un eventuale giudizio ordinario.
Davanti al Giudice si sono presentati gli avvocati Andrea Di Porto e Claudio Consolo per la Rai, insieme a Fabrizio Maffei direttore di Rai Sport e ad Antonio Marano responsabile Rai per i diritti televisivi. La Lega Calcio è stata rappresentata da Leandro Cantamessa e Cristina Rossello.
¿Il giudice ha ritenuto che il termine stabilito inizialmente per la gara non mettesse in condizione la Rai di rispondere adeguatamente a un”offerta costituita da un documento di 31 pagine e riguardante cinque prodotti¿, ha spiegato una nota Rai, citando l¿avvocato Claudio Consolo.
La querelle è nata il 23 luglio, quando la Lega ha pubblicato il bando d¿asta, fissando martedì 26 luglio alle 12 come scadenza ultima per presentare le offerte. Un termine subito contestato dalla Rai che, dopo essersi vista rifiutare la concessione di un rinvio, ha deciso di ricorrere a vie legali.
Nel giorno stesso del termine, il Giudice Tarantola ha ordinato all”organismo che rappresenta le società sportive di sospendere le procedure di gara, in attesa dell”esito del ricorso.
¿Valutato fin d”ora – è scritto nell”ordinanza, secondo un comunicato della Rai – che il termine concesso per la presentazione delle offerte di acquisto è palesemente inidoneo a mettere il pubblico e, per quanto qui rileva, la Rai in condizione di rispondere adeguatamente alla promessa di Lega Calcio, che si articola in ben trentuno pagine e riguarda cinque prodotti di interesse pubblico rilevante e di corrispondente grande impegno finanziario; rilevato che i termini ristrettissimi concessi per la presentazione delle offerte non consentono l”utile convocazione, neppure ¿ad horas¿ delle parti; ritenuto pertanto necessario dilazionare il termine per tale offerta a una data che verrà indicata all”esito della comparizione delle parti interessate”.
Per questi motivi il giudice del Tribunale di Milano Giuseppe Tarantola, secondo la nota Rai, “inibisce la chiusura della procedura di gara per la cessione dei diritti televisivi in chiaro e radiofonici dei campionati di calcio di serie A Tim, serie B Tim e Tim Cup, indetta dalla Lega Nazionale Professionisti (Lega Calcio) il 21 luglio 2005, chiusura fissata per le ore 12 del 26 luglio 2005.”
Lega Calcio aveva intanto ricevuto tre buste con offerte per i diritti, buste che non sono state aperte in attesa del responso del Giudice.
Il presidente della Lega Calcio, Adriano Galliani, aveva precisato che le tre offerte erano state presentate da due emittenti televisive diverse e riguardano i diritti televisivi della serie A, i diritti televisivi della serie B e i diritti radiofonici e televisivi della Coppa Italia, venduti in un unico pacchetto. Non erano, quindi, arrivate offerte per i diritti radiofonici della serie A e B.
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