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Le vendite mondiali di cellulari supereranno anche le previsioni più ottimistiche, con 2,6 miliardi di apparecchi in circolazione sul pianeta nel 2009.
Lo rende noto l¿istituto di ricerca Gartner, secondo cui i telefonini diventeranno il bene di consumo più comune al mondo: basti pensare che nel 2004 ne circolavano 674 milioni, quest¿anno le stime parlano di 779 milioni (+16%) e, nel 2009, ne saranno venduti 1,04 miliardi.
Per rendere l¿idea, altri prodotti molto diffusi, come i Pc e i televisori, raggiungono ¿appena¿ i 200 milioni di unità vendute all¿anno.
La regione Asia Pacifico, nei prossimi 4 anni, registrerà ritmi di vendita sempre più importanti e un telefonino su tre sarà venduto nell¿area, ma nessun Paese in particolare potrà dirsi superiore alle altre, trattandosi ¿ spiega Gartner ¿ di ¿un fenomeno mondiale¿.
In particolare, la Cina e l¿India da sole si aggiudicheranno 200 milioni di unità nel 2007, col mercato indiano che supererà quello cinese nel 2009, raggiungendo quota 139 milioni di unità.
Nei mercati maturi come l¿Europa e il Nord America, continuerà anche per i prossimi 4 anni la tendenza alla sostituzione del vecchio telefonino con un nuovo modello, mentre nei mercati emergenti, come il Brasile o l¿India, i nuovi consumatori di servizi mobili saranno ancora più numerosi.
Nei Paesi del Sud America, dove le vendite sono raddoppiate nel 2004, il numero di telefonini venduti dovrebbe raggiungere quota 100 milioni di unità nel 2009. Quest¿anno, di fatto, il Brasile rappresenterà un terzo delle vendite sul continente.
Questo incremento delle vendite non corrisponderà, tuttavia, a un aumento dei margini, anzi.
I vendors genereranno profitti combinati per 1,7 miliardi di dollari nel 2009, ma il prezzo medio degli apparecchi scenderà da 174 dollari del 2004 a 161 dollari nel 2009, anche se i telefonini saranno decisamente migliori degli attuali modelli sia dal punto di vista della memoria che degli schermi.
¿I margini si contrarranno notevolmente sia sui mercati maturi che su quelli emergenti e questo provocherà l¿uscita dal mercato dei player minori¿, ha spiegato l¿analista Ben Wood.
Nei prossimi anni, inoltre, si acuiranno le differenze di prezzo nelle diverse aree, con telefonini basic venduti nei Paesi emergenti a 20 dollari, mentre gli smartphone dotati di funzioni simili a quelle del computer venduti a centinaia di dollari.
I telefonini intelligenti, attualmente un segmento di nicchia, rappresenteranno un quinto degli apparecchi venduti nel 2008 e raggiungeranno quota 280 milioni di unità l¿anno dopo.
I sei maggiori vendor – Nokia, Motorola, Samsung, LG Electronics, Sony Ericsson e BenQ/Siemens – beneficeranno dei vantaggi di scala derivanti dall¿acquisto di componenti a basso costo e potranno finanziare e e offrire grandi ordini agli operatori mobili.
Queste sei società producono 4 telefonini su 5 di quelli venduti nel mondo, mentre un¿altra cinquantina di produttori lottano per la parte restante del mercato.
¿Quest¿anno ¿ spiega Wood ¿ abbiamo visto Siemens cedere la sua attività mobile, Alcatel abbandonare la joint venture con la cinese TCL, Panasonic uscire dal mercato statunitense, Sendo fallire, Panda e Soutec chiudere le loro porte in Cina¿.
Gartner ha rivisto al rialzo di 29 milioni di unità le sue previsioni per l¿anno in corso a 779 milioni di apparecchi venduti, soprattutto grazie alla domanda crescente nei mercati emergenti, ma anche per la corsa alla sostituzione, trainata dalla voglia di possedere l¿ultimo modello di telefonino, dotato di funzionalità avanzate come la connessione veloce a Internet, il lettore MP3, i ricevitore per mobile Tv.
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