Broadband: l¿Italia ai primi posti in Europa in termini di crescita. Dati Osservatorio Banda Larga

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Gli italiani, si sa, sono un popolo di navigatori e non disdegnano certo l¿alta velocit&#224 sulle strade, anche quelle telematiche.

Potr&#224 sembrare il solito luogo comune, ma l¿assioma &#232 quanto mai attuale alla luce del successo riscosso nel nostro Paese dalle connessioni Internet a banda larga.

Le connessioni al Web ad alta velocit&#224 sono sempre pi&#249 numerose, utilizzate in maniera costante e massiccia dalle famiglie, dalle imprese e dalla P.A.

Lo rivela l”Osservatorio Banda Larga, promosso nel 2002 da Lucio Stanca, Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie, con Between.

I dati dell¿Osservatorio parlano chiaro e pongono l¿Italia ai primi posti in Europa in termini di crescita delle linee broadband, utilizzate a fine giugno dal 19% delle22,2 milioni di famiglie italiane.

Le famiglie a banda larga si collegano in rete il doppio di quelle a banda stretta, rimangono in rete il triplo del tempo ed effettuano il doppio degli acquisti.

La possibilit&#224 di fruire di servizi televisivi digitali e del video on demand rappresenta inoltre un volano che sar&#224 sempre pi&#249 rilevante per la crescita della banda larga domestica.

Allo stesso tempo, le linee broadband sono sempre pi&#249 presenti anche nel mondo delle imprese, con il 37% delleimprese italiane connesse in banda larga, su un totale di 4 milioni.

La percentuale sale al 61% se ci si limita al primo milione di aziende (con 3 o pi&#249 addetti).

La banda larga sta inoltre contribuendo a innovare le strategie aziendali, sempre pi&#249 proiettate verso la dimensione internazionale sostenuta dal Web: oltre il 60% delle aziende con 3 o pi&#249 addetti dispone di un proprio sito (la percentuale sale al 72% se ci si limita alle imprese broadband) e il 17% di queste vende on-line (20% per le imprese broadband).

Anche la Pubblica Amministrazione ha fatto la sua parte e, sempre secondo l”Osservatorio, il 61% delle istituzioni sono collegate a Internet a banda larga. Nel dettaglio, tale valore va dal 52% dei Comuni al 73% delle scuole, fino all”85% delle strutture sanitarie.

Allo stesso tempo sono presenti in rete con un proprio sito, rispettivamente, il 68% dei Comuni, il 67% delle scuole e il 78% delle strutture sanitarie, con uno sforzo significativo per sviluppare nuove forme di interazione

L”Osservatorio Banda Larga prevede nei prossimi 12 mesi una crescita degli accessi banda larga di circa 1,5 milioni, superando in questo modo la soglia dei 7 milioni a met&#224 del 2006.

Tutto questo fermento, risultato di una serie di interventi determinanti quali il sostegno alla domanda privata, il ruolo strategico della domanda pubblica le misure particolari per le zone geografiche remote e del Mezzogiorno, si tramuta in un mercato il cui valore &#232 stimato per quest¿anno in 1,8 miliardi di euro.

“I risultati appena posti in evidenza dall”Osservatorio Banda Larga testimoniano una storia di successo”, ha detto il ministro Stanca, rilevando poi che ¿essi confermano l”importanza di un fenomeno, che rappresenta un caso emblematico di sviluppo della innovazione digitale in Italia e che ci posiziona ai primi posti in Europa per quanto concerne la crescita¿.

“Il quadro che emerge”, ha spiegato Francois de Brabant, amministratore delegato di Between, “&#232 frutto di un insieme di fattori che hanno interagito positivamente: da un lato, gli operatori di telecomunicazione e gli Internet Service Provider hanno sviluppato un”offerta sempre pi&#249 ricca e innovativa, non solo in termini di prestazioni, ma anche di nuovi contenuti e modalit&#224 di tariffazione; dall”altro, oltre a sostenere lo sviluppo di piattaforme e servizi di eGovernment, il Governo ha introdotto incentivi alla domanda che hanno sicuramente rappresentato un stimolo all”accelerazione della banda larga¿.

L”Osservatorio ha tra l”altro posto in evidenza che l”impatto positivo della banda larga sullo sviluppo del Paese non si limita solo al mercato dell”accesso a Internet. In particolare, la banda larga e soprattutto i collegamenti always on (ossia quelli sempre attivi) rappresentano un fattore abilitante strategico per il rafforzamento dell”economia in Rete, sia per il sistema produttivo, sia per le istituzioni che per i consumi delle famiglie.

Bisogna per&#242 fare ancora qualche sforzo strategico, intervenendo su quattro assi prioritari:

La copertura della banda larga nelle zone remote: tematica sulla quale le Regioni pi&#249 dinamiche sono gi&#224 attive e il Governo sta intervenendo in modo mirato, ma occorre estendere le iniziative a tutto il territorio e rafforzare il processo di concertazione tra tutti gli attori interessati;

L”alfabetizzazione telematica delle famiglie; non solo rafforzare le iniziative nel sistema scolastico, ma promuovere lo sviluppo dei contenuti e servizi innovativi e la propensione all”utilizzo dei servizi in rete da parte di fasce sempre pi&#249 ampie di popolazione;

Il coinvolgimento delle piccole imprese; attraverso la promozione, da un lato, di iniziative formative sugli utilizzi e le potenzialit&#224 dell”ICT per lo sviluppo del business e, dall”altro, dello sviluppo servizi di semplice fruizione e adatti alle specificit&#224 delle imprese italiane;

L”ammodernamento delle reti della PA; l”avvio del nuovo Sistema Pubblico di Connettivit&#224 (SPC), la pi&#249 grande infrastruttura immateriale telematica mai realizzata nel nostro Paese, rappresenta un”occasione unica per un deciso salto di qualit&#224 nello sviluppo delle comunicazioni interne alla Pubblica Amministrazione e dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese.

Dati Osservatorio Banda Larga

Alessandra Talarico

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