Italia
Giovedì prossimo, 21 luglio, verrà presentata a Roma l¿indagine sui libri di testo realizzata da ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) ¿ AIE (Associazione Italiana Editori). L”analisi “Libri scolastici a confronto. Ci sono cose per cui si spende di più“ sarà presentata da Renato Mannheimer, presidente del comitato scientifico dell”ISPO.
Completerà la presentazione l”osservazione dell”indice del prezzo dei testi scolastici diffuso da ISTATnell”ottobre 2004, sulla base dei listini e delle adozioni per il 2004 – 2005.
Interverranno Michele Lessona, presidente del Gruppo Editoria Scolastica, Carlo De Gregorio dell”ISTAT ed Ethel Serravalle, consulente AIE per la scuola. Saranno presenti gli editori, le associazioni dei consumatori, le associazioni dei genitori, i parlamentari che seguono le questioni scolastiche.
Il quadro che viene fuori dall¿analisi, condotta su un campione di 3.932 casi, di cui 1.184 genitori con figli che vanno a scuola, evidenzia che per gli italiani gli incrementi dell”ultimo anno interessano in primis casa e alimentari, seguiti da abbigliamenti e svago. Il costo dei libri scolastici sotto il tetto dell”inflazione.
L¿AIE ci dà qualche anticipazione della ricerca, dalla quale viene fuori che per gli italiani intervistati risulta, infatti, molto superiore l”incremento dei prezzi – nell”ultimo anno – per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (52%) e per alimentari (50%), seguiti da quelli per abbigliamento e calzature (37%) e svago (31%), rispetto a quello per i libri scolastici (7%) e non scolastici (2%).
La ricerca fotografa, in modo comparativo rispetto al 2004, gli atteggiamenti e i pensieri degli italiani rispetto ai libri scolastici: nelle priorità dei consumi familiari, nella percezione dell”incremento dei prezzi, nel confronto con le altre spese familiari e, in particolare, con quelle legate al mondo giovanile.
Caro libri selvaggio quindi? Si direbbe di no, in base allo studio su dati reali (non solo percepiti) dell”aumento dei prezzi dei libri di testo, commissionato – per il terzo anno – da AIE a ISPO per evitare confronti impropri e dati sensazionali infondati e basato su tutti i 32.680 libri di testo in commercio per la scuola secondaria di primo (le vecchie medie) e di secondo grado (le vecchie superiori). Il prezzo dei testi scolastici si conferma così anche per quest”anno ben al di sotto dell”inflazione.
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