Italia
Il processo didigitalizzazione della P.A. e di modernizzazione del Sistema-Paese procede a vele spiegate, a fronte di un investimento globale finore pari a 2,85 mld di euro.
E” quanto ha confermato il Ministro per l”Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca nel corso dell”assemblea dell”Assindustria di Forlì e Cesena, analizzando le iniziative finora intraprese per la modernizzazione della Pubblica Amministrazione, il trasferimento tecnologico alle imprese, l”alfabetizzazione informatica dei cittadini.
Un impegno di Governo che, per la prima volta, ha visto la costituzione di un apposito dicastero e ha posto l”Italia in un ruolo d”avanguardia in Europa.
“Il Governo ha trasformato l”innovazione tecnologica da strumento a politica per imprimere una forte accelerazione all”ineludibile processo di ammodernamento del Paese, con una visione complessiva, sia del settore pubblico che di quello privato; coerente, anche con i criteri del Federalismo; coordinata fra tutti i comparti, data la pervasività e la trasversalità delle tecnologie dell”informazione e della comunicazione (ICT) e, non ultimo, tenendo conto dell”obiettivo di innescare benefici non solo economici ma anche sociali.
E per questo lo stanziamento pubblico effettuato sino a questo momento della legislatura è stato di 2,85 miliardi di € per un pacchetto di progetti ed iniziative che non ha eguali in Europa”.
In particolare, il Ministro ha precisato che lo stanziamento complessivo di fondi è stato ripartito in tre filoni strategici: la modernizzazione della Pubblica amministrazione, ossia iniziative di eGovernment, con 1,2 mld di euro; interventi per favorire l”innovazione tecnologica nelle imprese, soprattutto le medio-piccole, con altri 900 mln di euro; l”alfabetizzazione informatica degli italiani, per superare il divario digitale, con 750 mln di euro.
Soffermandosi sulla situazione del Paese, Stanca ha detto che “i problemi strutturali dell”economia italiana vengono da lontano, in quanto in passato si sono perse le leve tradizionali della competitività agendo con le svalutazioni competitive e, successivamente, con la politica di bilancio pubblico. Pertanto la risposta a questi problemi deve basarsi su una politica di riforme, che non può essere influenzata dalla ¿trappola del consenso elettorale”.
Grande rilievo è stato dato dal Ministro al ruolo dell”innovazione, quindi, ma anche a quello della ricerca, entrambi fattori considerati con una forte dimensione territoriale.
In questo senso, e in relazione alle misure intraprese dal Governo per promuovere l”adozione delle tecnologie digitali come fattore di competitività nel nostro Paese, Stanca ha proseguito specificando le iniziative già intraprese e quelle sul punti di essere varate: il Piano di Innovazione Digitale per le Imprese, con disposizioni per facilitare l”accesso e il costo del credito; il Fondo di Garanzia, con una dotazione di 160 milioni di €, abbinato al Fondo Rotativo; il Fondo HighTech, che utilizza anche il venture capital e i vari incentivi previsti da una serie di Bandi (eCommerce, Ricerca ICT, Legge 46 per l”ICT nell”innovazione di processo/prodotto); la Larga Banda, che vede l”Italia al 3° posto nella Ue per crescita nel 2004; gli Accordi di Programma Quadro firmati con 18 Regioni italiane, per un valore di 750 milioni di €, di cui 540 co-finanziati dal Governo.
Infine, il ministro ha concluso il suo intervento sottolineando come “il capitale ¿conoscenza” nelle sue articolazioni, dalla formazione all”imprenditorialità alle competenze, tende sempre più a sostituire quello finanziario come vincolo primario allo sviluppo e, come in passato, il binomio imprenditorialità-innovazione quale condizione distintiva per crescere resta e si ripropone come unica strada del successo per il nostro Paese.”
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