Europa
La Commissione europea ha avviato la procedura di infrazione nei confronti di alcuni Stati membri, responsabili di non essersi conformati entro la data del 22 dicembre 2002 alla Direttiva del 2001 sul diritto d¿autore.
Ai sensi dell¿articolo 228 del Trattato della Ue, Bruxelles ha deciso d¿inviare a Francia e Finlandia un nuovo avviso motivato per ingiungergli di rispettare, senza ulteriori rinvii, le sentenze della Corte di Giustizia europea che riguardano la mancata trasposizione della Direttiva.
Se i Paesi in questione rifiutano di ottemperare, la Commissione potrà, in ultima istanza, chiedere alla Corte di infliggere una sanzione.
La Commissione ha inviato, inoltre, una notifica – prima tappa della procedura di infrazione regolamentata dall¿articolo 226 del Trattato Ue ¿ alla Repubblica Ceca, sollecitando informazioni complete sulla messa in atto della Direttiva sul copyright.
Infine, la Ue ha inviato una lettera informale alla Spagna, domandando chiarimenti sulle misure che si intendono adottare per dar seguito alla sentenza della Corte di Giustizia, inerente la mancata trasposizione di questa Direttiva nella legislazione nazionale.
La Direttiva del 2001 sul diritto d¿autore è fondamentale nell¿aggiornamento del diritto comunitario in materia di proprietà intellettuale e garantisce un livello di protezione appropriato per gli autori e gli altri aventi diritto.
A riguardo, la Direttiva obbliga gli Stati membri a fornire la protezione giuridica adeguata contro la pirateria, il raggiramento dei dispostivi anticopia e degli altri sistemi destinati a tutelare il diritto d¿autore, anche quando le opere sono pubblicate in formato digitale.
¿E¿ spiacevole ¿ scrive la Ue in una nota ¿ che gli Stati membri sopramenzionati non abbiano ancora armonizzato le loro leggi con le disposizioni comunitarie¿.
La Direttiva in questione è lo strumento con il quale l¿Unione europea e gli Stati membri mettono in atto i due ¿Trattati Internet¿ del 1996 della World Intellectual Property Organisation (WIPO) per l¿adozione di misure volte a proteggere la proprietà intellettuale nell¿ambito della tecnologia digitale. Diventa urgente, quindi, la trasposizione di queste disposizioni nel diritto nazionale.
Tra i Paesi della Ue, la Spagna è quello che presenta maggiori problemi di pirateria. Recentemente l¿industria discografica ha chiesto ai governi una maggiore collaborazione in questa lotta, denunciando l¿atteggiamento troppo tollerante da parte dei Paesi più colpiti da questo fenomeno, e la Spagna rientra tra questi.
Nel 2004, secondo l¿IFPI, sono stati venduti nel mondo 1,2 miliardi circa di CD pirata, per una stima di 1 su 3, portando a 3,725 miliardi di euro il valore del mercato della musica illegale.
La Federazione che conta 1.500 membri in 75 Paesi, ha stilato la top ten dei Paesi dove il mercato clandestino è più fiorente: al primo posto si piazzano Cina e Russia, seguono Brasile, India, Indonesia, Messico, Pakistan, Paraguay, Ucraina e Spagna. Quest¿ultimo, l¿unico Paese europeo della black list, dove da diversi anni le copie illegali vengono tranquillamente vendute per strada.
La pirateria ha rappresentato, lo scorso anno, un quarto delle vendite musicali della Spagna, aggiudicandosi il primato negativo per l”Europa.
Oggi è il Paese europeo ¿ad avere il più serio problema di pirateria e necessita di urgenti provvedimenti di contrasto da parte delle autorità governative che, al corrente del fenomeno ormai dilagante, hanno annunciato piani di contrasto¿, ha commentato John Kennedy, presidente dell¿IFPI.
Il governo spagnolo ha lanciato in aprile un piano antipirateria e ha effettuato 2.866 arresti nel 2003. Ma per Kennedy non è ancora sufficiente.
¿La Spagna non dovrebbe figurare su questa lista¿, ha commentato il presidente dell¿IFPI.
¿Siamo molto preoccupati dei danni che la pirateria può causare alla musica spagnola. La distrugge (¿) Se non ci fosse un¿industria discografica, la musica, semplicemente, non esisterebbe¿, ha sottolineato Kennedy.
Alla luce dell¿ultimo avviso ricevuto dalla Commissione Ue, diventa proprio impellente per il governo Zapatero adottare delle urgenti misure volte a conformare le leggi nazioni alle disposizioni comunitarie e ad arginare il fenomeno della pirateria che è diventato altamente preoccupante.
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