Europa
Importante incontro quello di sabato a Londra, che ha visto la partecipazione di 10 leader delle principali società europee attive sui mercati tlc, Internet, televisione e musica, convocati dalla presidenza britannica della Commissione europea. Presenti anche i rappresentanti delle future presidenze austriache e finlandesi.
Dall¿Italia erano a Londra Stefano Parisi di Fastweb e Ruud Huisman Tiscali.
Per la Francia, Frank Dangeard di Thomson, Jean-Bernard Lévy di Vivendi Universal, Olivier Sichel di France Telecom Home Entertainment; Gran Bretagna, Peter Erskine di O2, Alain Levy EMI Music, Mark Thompson BBC, Ben Verwaayen di BT Group; Svezia, Lars-Johan Jarnheimer di Tele2.
Obiettivo dell¿appuntamento quello di individuare i giusti mezzi per dare maggiore impulso all¿emergente economia digitale europea.
A fare da traino al mercato dell¿ICT: telefoni 3G, Tv digitale, musica online, Voice over IP e servizi Internet interattivi.
La Ue sta studiando l¿adozione di misure ad hoc per sfruttate al meglio lo sviluppo di questi mercati, in modo da creare nuovi posti di lavoro in Europa.
I dieci player invitati a Londra, in una Dichiarazione congiunta, hanno accolto con soddisfazione la risposta della Commissione Ue a queste nuove sfide contenuta nell¿iniziativa ¿i2010 – a European Information Society for growth and jobs¿.
L¿i2010 prevede il completamento del mercato interno delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media, l¿adozione di un quadro regolamentare più moderno e flessibile per i contenuti audiovisivi, una gestione efficiente e interoperabile dei sistemi Digital Rights Management (DRM) e il rafforzamento degli investimenti nell¿Information and Communication Technology.
Viviane Reding, Commissario Ue per la Società dell¿Informazione e i Media, che ha fissato a giugno la calendarizzazione dell¿i2010, ha accolto favorevolmente il messaggio dei 10 leader europei: ¿La sfida è chiara per i decisori politici¿. Aggiungendo ¿Se vogliamo ottenere la crescita di questo settore, dobbiamo creare un¿economia europea comune dell¿informazione¿, che poggia su un quadro regolamentare flessibile e coerente, svincolato dalle barriere artificiali alla concorrenza e alla fornitura di servizi.
Alun Michael, Ministro britannico dell¿Industria e delle Regioni, ha precisato: ¿Per fare il modo che si benefici del potenziale offerto dall¿economia digitale, dobbiamo metterci in condizione di verificare questo potenziale in termini di crescita e impiego. Questo settore ha la forza necessaria per essere uno dei principali motori dell¿economia europea, una fonte di prosperità e impiego basata sulle competenze, la tecnologia e la creatività europea¿.
A margine del summit di Londra, i 10 player si sono accordati per lavorare in collaborazione con gli Stati membri e la Commissione sulla base di un¿agenda per sbloccare e sostenere l¿economia digitale d¿Europa, che prevede tra l¿altro:
Promozione del mercato dei contenuti e un¿effettiva protezione dei diritti attraverso l¿adozione di disposizioni in materia di licenze e l¿incoraggiamento a un uso dei contenuti nel rispetto della legge. A riguardo, le aziende si impegneranno a trovare un accordo per una Carta europea ¿Content Online & IPR¿ entro il maggio 2006;
Un ammodernamento appropriato delle regole del mercato unico relative ai contenuti audiovisivi;
Stimolazione degli investimenti nelle nuove reti a banda larga (fisse e mobili), nelle applicazioni avanzate e nei servizi di contenuti, promozione della concorrenza attraverso l¿adozione di un quadro regolamentare europeo per le comunicazioni elettroniche;
Maggiore efficienza e coordinamento delle politiche relative all¿uso e agli scambi delle frequenze dello spettro radio europeo;
Facilitazione dell¿accesso ai contenuti e ai servizi per gli utenti, grazie a software e servizi sicuri e interoperabili;
Investimenti in R&D, sia per il settore pubblico che privato, e nel campo dell¿ICT.
Per quanto riguarda le prossime iniziative i2010, la Reding fisserà il prossimo settembre una strategia destinata ad aumentare l¿efficienza d¿uso dello spettro, specialmente nel campo dello scambio delle frequenze, e, il prossimo dicembre, una proposta di Direttiva per instaurare un quadro moderno e flessibile per la fornitura di servizi e contenuti audiovisivi in Europa.
i2010 – A European Information Society for growth and employment
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