Spam: l¿85% del traffico email mondiale è spazzatura. In calo l¿offensiva virus

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Virus informatici

Nonostante gli sforzi pubblici e privati per sradicare il fenomeno dello spam, la sua offensiva sembra inarrestabile e nei primi 6 mesi del 2005 la posta spazzatura ha costituito l¿85% del traffico email mondiale.

Crescono anche i Trojan che, a differenza dei pi&#249 indiscriminati assalti condotti via virus e worm, possono essere indirizzati con maggior precisione a un determinato bersaglio mediante allegati email o link a siti web.

Migliora invece la situazione per quel che riguarda i virus: nel primo semestre 2005 si &#232 registrata, infatti, una riduzione di circa il 50% degli attacchi ai sistemi sferrati via virus informatici, mentre nessuna battuta di arresto segnano invece altre tipologie di malware.

Questo &#232 quanto rileva F-Secure, la societ&#224 finlandese specializzata nelle soluzioni contro i virus e altre minacce via Internet, nel proprio rapporto semestrale sulla sicurezza.

Tuttavia, spiega la societ&#224, il numero di virus &#232 cresciuto di circa il 40% all¿anno negli ultimi due anni, di pari passo con la crescita dello spam.

Questa crescita, secondo l¿industria, &#232 da attribuirsi a due fenomeni: l¿aumentato potere di elaborazione dei Pc che permette agli utenti di inviare (avvertitamene o inavvertitamente) una gran quantit&#224 di messaggi contemporaneamente, e il fatto che sempre pi&#249 persone sono dotate di connessioni a banda larga che consentono di stare online anche 24 ore su 24 a costi contenuti.

Una volta che il sistema &#232 infettato, un hacker pu&#242 infatti controllare il computer in remoto, trasformandolo in una ¿spam machine¿, oppure pu&#242 rubare i dati personali degli utenti.

Un altro trend in aumento &#232 quello del phishing, un ennesimo buon esempio di criminalit&#224 moderna e al passo con i tempi, poich&#233 combina la vasta portata dello spam con le sottili arguzie psicologiche del truffatore di professione.

Altro fenomeno che non d&#224 segni d¿arresto &#232 quello dei virus indirizzati ai dispositivi mobili. Il pi&#249 dannoso fino a oggi rimane sempre il Trojan Skulls, che disabilita tutte le funzionalit&#224 avanzate degli smartphone che ne vengono colpiti.

Ma ancora pi&#249 preoccupante in prospettiva promette di essere Commwarrior, un virus che si diffonde attraverso Bluetooth e gli MMS, la cui prima apparizione si &#232 avuta in Irlanda lo scorso gennaio. (a.t.)

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