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Il Canada è diventato il primo Paese non-europeo a firmare un protocollo ¿aggiuntivo¿ volto a combattere la cyber-intolleranza, ossia la diffusione di propaganda razzista in Rete.
L¿accordo va ad aggiungersi alla ¿Convenzione internazionale sul cybercrime¿, ratificata dalla Commissione europea nel 2001, e controfirmata da diversi Paesi, incluso il Canada, gli Stati Uniti, il Sud Africa e il Giappone.
La Convenzione internazionale identifica 4 tipi di crimini cibernetici: la violazione della riservatezza di un¿informazione tramite l¿intromissione illegale nei computer; frode e contraffazione; violazione dei contenuti (quali pedopornografia e razzismo) e violazione del copyright.
Il trattato internazionale è stato siglato con l¿intenzione di accelerare e facilitare la cooperazione internazionale nelle investigazioni e le estradizioni.
Il protocollo aggiuntivo ratificato dal Canada allarga la portata della convenzione internazionale per combattere la propaganda razzista e si appella a tutte le autorità nazionali perché criminalizzino la sua diffusione attraverso i computer e Internet, come quelli, ad esempio, che rinnegano o approvano il genocidio o i crimini contro l¿umanità.
¿Nessun paese può combattere da solo l¿odio razziale, in particolare se la sua diffusione si avvale di Internet¿, ha spiegato il ministro della Giustizia canadese Irwin Cotler.
I crimini xenofobi, ha aggiunto Cotler, ¿¿sono anonimi, senza confini e senza volto: siamo passati da 5 siti incitanti all¿odio nel 1995 a 5 mila nel 2005. Sono dei siti orribili, usati principalmente per reclutare nuovi giovani adepti. Si tratta, in definitiva, di odio predatorio della peggior specie¿.
Gli accordi internazionali miranti a facilitare l¿estradizione e i procedimenti giudiziari per chi compie crimini di intolleranza su internet assumono una valenza maggiore anche alla luce dei terribili attentati di matrice terroristica che hanno sconvolto nuovamente l¿Europa e il mondo intero, ha concluso Cotler.
¿Crediamo che l¿incitamento all¿odio sia una delle cause primarie dello stesso terrorismo. Quindi, se si combatte l¿incitamento all¿odio si può dire di star combattendo il terrorismo¿.
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