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La società Point Topic, specializzata nelle analisi legate alla banda larga, ha annunciato che al primo trimestre 2005, il numero di persone che utilizzano la telefonia su Internet (VoIP) ha raggiunto quota 11,5 milioni, rispetto ai 5 milioni della metà del 2004.
Nell¿analisi di Point Topic, non sono però contabilizzati gli utenti dei servizi ¿soft-client¿ per Pc come Skype, VoiceGlo o Gizmo, ma solo quelli che utilizzano direttamente il telefono.
Solo Skype, ad aprile 2005, era stato scaricato da 100 milioni di utenti ma, calcolando il totale degli iscritti al servizio e l¿utilizzo minimo quotidiano del software (un metodo poco preciso, dice la stessa Point Toipic) risulta avere 5,3 milioni di utenti regolari.
In totale, sono più di 17,4 milioni le persone che nel mondo utilizzano la tecnologia.
A dominare il mercato, il Giappone, con 7,2 milioni di utenti: il servizio più utilizzato dai nipponici è quello fornito da Yahoo BB, alleanza tra Yahoo e Softbank, che si conferma dunque come il servizio più utilizzato al mondo.
Il secondo Paese dopo il Giappone, sono gli Stati Uniti, con circa 2,1 milioni di abbonati, la maggior parte dei quali utilizzano la banda larga via cavo. Gli operatori telefonici, infatti, sono entrati solo di recente nel mercato VoIP: Verizon ha già attivato il servizio, SBC e Qwest pronti a farlo.
A dominare il mercato europeo è invece la Francia, con 1,2 milioni di utenti: la maggior parte di queste linee sono fornite da Free e Neuf, attraverso un set top box plug and play.
L¿operatore storico France Telecom ha risposto con un suo proprio servizio, che alla fine del 2004 contava 144 mila utenti.
Anche la Norvegia ha un mercato VoIP molto dinamico, dominato da Telio.
Secondo le rilevazioni di Point Topic, il 23% delle piccole e medie imprese hanno attivato la tecnologia VoIP e gli analisti pensano che la percentuale potrebbe salire al 50% nei prossimi tre anni.
¿Il VoIP si appresta a superare la telefonia tradizionale molto più rapidamente di quanto chiunque avrebbe pensato¿, ha spiegato George Goodall, ricercatore di Info-Tech Research.
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