Europa
Il parlamento europeo dovrebbe votare oggi, in seduta plenaria, il testo della Direttiva sulla brevettabilità delle CII (Computer Implemented Inventions) ovvero delle Invenzioni Attuate per mezzo di Elaboratori Elettronici. In tutta Europa si è registrata una mobilitazione generale a sostegno della brevettabilità delle CII, che coinvolge industrie, addetti ai lavori, università.
In prima linea l¿EICTA, associazione industriale europea cui aderiscono 32 associazioni nazionali dell¿ICT di 24 Paesi europei, in rappresentanza di oltre 10.000 imprese europee, con oltre 2 milioni di addetti e un fatturato complessivo di oltre 200 miliardi di euro.
L¿EICTA ha lanciato un appello, perché gli europarlamentari votino a favore della Direttiva. Il Direttore Generale, Mark MacGann, ha dichiarato: ¿Il voto sulla brevettabilità delle CII è importante per il futuro delle industrie europee dell¿hi-tech. I nostri membri contano sui brevetti per proteggere le proprie invenzioni e permettergli di competere a livello internazionale¿.
MacGann ha sottolineato che i membri del Parlamento europeo dovrebbero aver chiaro che votare contro la brevettabilità delle CII ostacolerebbe l¿innovazione, ridurrebbe l”investimento e metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro.
¿Le aziende europee hanno stabilito posizioni di rilievo nello sviluppo e nell”applicazione commerciale delle invenzioni hi-tech nei settori che vanno dalle telecomunicazioni all”aeronautica, all”elettronica di consumo ed all”industria automobilistica¿, ha aggiunto il Direttore Generale EICTA.
In una recente intervista rilasciata a Key4biz.it, MacGann ha spiegato che ¿L¿attuale sistema con l¿Ufficio europeo dei brevetti (UEB) a Monaco e con i 25 uffici brevetti nazionali crea una situazione in cui si riscontra una mancanza di coerenza e di chiarezza nelle competenze UE, al punto che le decisioni prese dagli uffici brevetti e dai tribunali dei brevetti possono essere diverse da uno Stato membro all¿altro. La Direttiva mira a garantire la coerenza e la chiarezza nel sistema brevettuale delle CII (Invenzioni Attuate per mezzo di Elaboratori Elettronici) in tutta Europa. Ciò ridurrà i costi e contribuirà alla promozione del mercato unico. Inoltre, la Direttiva chiarisce che i brevetti non saranno applicabili al software puro, dal momento che l¿innovazione deve produrre un effetto tecnico¿.
MacGann ha aggiunto che, senza i brevetti, le aziende dovrebbero fare affidamento sui segreti commerciali per proteggere le loro invenzioni e i relativi investimenti nella R&S. Ciò implicherebbe gravi conseguenze negative per l¿interoperabilità, una riduzione della condivisione delle conoscenze e un rallentamento dello sviluppo della tecnologia.
Inoltre, la soppressione dei brevetti in Europa ridurrebbe gli investimenti nella R&S da parte delle aziende EU e non UE. Comporterebbe uno svantaggio per le aziende UE anche nel mercato high-tech mondiale, in cui le aziende UE avrebbero ancora bisogno della protezione dei brevetti per competere efficacemente nei mercati non europei.
Le CII sono il cuore di tutta la tecnologia digitale e una forza significativa per l¿innovazione europea di molti settori dell¿industria, come la sanità, le telecomunicazioni, i cellulari, gli autoveicoli, l¿aeronautica e l¿elettronica di consumo.
L¿obiettivo della Direttiva sulla brevettabilità delle CII è armonizzare l¿attuale sistema di brevettabilità delle CII all¿interno dell¿UE. Garantire l¿applicabilità di una normativa chiara e coerente. E ciò è nell”interesse sia degli inventori e del Mercato Interno. Si tratta, in sostanza, di un percorso che dà maggiore chiarezza e coerenza, non di un nuovo sistema.
L¿Europa ha bisogno di questa Direttiva perché i brevetti hanno sempre svolto un ruolo di vitale importanza nella storia industriale europea e sono essenziali per il futuro sviluppo economico dell¿Europa.
La brevettabilità tutela i posti di lavoro, garantisce gli investimenti, stimola il trasferimento di tecnologia ed aiuterebbe l¿Europa a conservare il proprio ruolo di innovatrice e di leader nel campo della R&S. Si sono già espressi a favore dei brevetti le piccole e grandi aziende, gli inventori e gli investitori, i produttori di tutti i settori industriali/produttivi.
Queste le ragioni di fondo per cui l¿EICTA invita il Parlamento europeo a votare a favore della Direttiva.
Anche i giganti dell¿ICT – Alcatel, Ericsson, Nokia, Philips e Siemens ¿ sono scesi in campo e hanno inviato alla Ue una Lettera comune, sottoscritta anche dall¿EICTA, per esprimere il loro sostegno ¿a un quadro normativo equilibrato in materia di proprietà intellettuale per assicurare che l”Europa resti un”area competitiva per una ricerca e uno sviluppo ad alto valore aggiunto“. Sottolineando “l”importanza che accordano alla possibilità di brevettare delle invenzioni da applicare al computer“.
La lettera è stata firmata dai presidenti di Alcatel Serge Tchuruk, di Ericsson Carl Henric Svanberg, di Nokia Jorma Ollila, di Philips Gerard Kleisterlee, di Siemens Klaus Kleinfeld e dell”EICTA Rudy Provoost.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Innovation Day: l´industria europea fa fronte comune a sostegno della Direttiva sui Brevetti delle CII
ANIE/Confindustria sulla Direttiva Ue che prevede la brevettabilità delle CII
Brevettabilità delle CII. MacGann (EICTA): ´Promuovere l´interoperabilità, garantire una normativa coerente e avviare un nuovo processo di sviluppo”
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