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Al-Jazeera, ovvero storia di una piccola Tv che vuole sedurre l¿Occidente

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Al-Jazeera, continua a dar prova di coraggio. Dalla sua nascita, la Tv satellitare con sede nel Qatar ha rivoluzionato il panorama televisivo del mondo arabo, mandando in onda, in esclusiva, i messaggi del capo di Al-Quaeda, Osama Bin Laden. E¿ riuscita a ritagliarsi una grossa fetta di audience, ha cominciato a pensare in grande¿e adesso vuole iniziare a trasmettere in inglese.

Dal prossimo marzo, Al-Jazeera International sar&#224 accanto ai grandi canali di informazione no-stop, come CNN International e BBC World.

Il Medio Oriente rester&#224 la propria specialit&#224 e la copertura sar&#224 essenzialmente araba.

Obiettivo della Tv &#232 di intervenire sull¿informazione mondiale, al momento monopolio dei grandi network occidentali, per offrire una visione diversa dei fatti.

¿Siamo il primo canale con sede in Medio Oriente a inviare notizie all¿Occidente. Vogliamo stabilire un modo di fare informazione che sia differente¿, ha dichiarato Nigel Parsons, presidente di Al-Jazeera International, ex-giornalista di Associated Press Television.

Pi&#249 precisamente, ha spiegato Wadah Khanfar, direttore esecutivo, la copertura di Israele sar&#224 un campo dove Al-Jazeera International si distinguer&#224 dagli altri competitor. ¿Ci sar&#224 pi&#249 equilibrio ¿ ha sottolineato ¿ Quando si vive in quella regione, la si vede differentemente. E¿ la prospettiva a essere diversa¿.

Parsons ha aggiunto che il nuovo canale arricchir&#224 la copertura del conflitto israelo-palestinese di un background. I maggiori problemi potrebbero esserci con gli Stati Uniti, dove la Tv, apertamente filo-palestinese, potrebbe sollevare le proteste del mondo politico e delle potenti lobby ebree.

Ma Al-Jazeera si fa forte del fatto che gli studi marketing commissionati per il lancio del canale hanno evidenziato che i miliardi di inglesi del pianeta, inclusi molti americani, aspirano a un¿informazione pi&#249 aperta.

Per la Tv araba, il mercato americano rester&#224 ugualmente molto difficile da penetrare. Negli Usa, infatti, Al-Jazeera spera di raccogliere almeno l¿ascolto dei semplici curiosi, che vorranno verificare se sia effettivamente anti-americana.

Il nuovo canale in lingua inglese, che trasmetter&#224 in tutto il mondo dalla sede di Doha, coster&#224 all¿emittente oltre 30 milioni di dollari.

La Tv assumer&#224 300 persone circa e avr&#224 tre sedi regionali, Asia, Europa e Stati Uniti.

Trish Carter, ex-direttrice per le relazioni internazionali della Tv neozelandese, &#232 stata nominata direttrice dell¿ufficio in Asia, con sede a Kuala Lumpur (Malesia); Sue Philips, che ha lavorato per la Canadian Broadcasting Corporation (CBC) e per International World News, diriger&#224 la redazione europea a Londra, e Will Stebbins, ex-direttore regionale all¿Association Press Television News (APTN), &#232 stata messo a capo dell¿ufficio americano, con sede Washington.

Il pubblico naturale di Al-Jazeera International saranno i milioni di musulmani che non parlano arabo, in Pakistan, Indonesia, Malesia¿

Per Jon Alterman, direttore della sezione Medio Oriente al Centro per gli studi strategici e internazionali di Washington, il nuovo canale potrebbe essere uno strumento di integrazione per le differenti comunit&#224 musulmane nel mondo.

Anche se questo non &#232 l¿obiettivo della Tv: ¿Noi non siamo un canale musulmano¿, ha detto Parsons che, come gran parte della redazione, non parla arabo.

Inoltre, Al-Jazeera non ha il favore di diversi Paesi musulmani: al momento, &#232 vietata in Arabia Saudita, Iraq, Iran e Tunisia, che l¿accusano di incitare alla violenza, riservando nelle proprie trasmissioni molto tempo alle opposizioni politiche e alle religioni estremiste.

La Tv ha gi&#224 pagato un grosso prezzo per questo: dalla sua nascita, i propri uffici sono stai chiusi in 18 Paesi e il segnale &#232 stato oscurato in 30. Le entrate sono limitate per via di un boicottaggio pubblicitario deciso negli ambienti governativi sauditi.

Tre dei suoi uffici sono stati distrutti, due corrispondenti sono stati uccisi in Iraq, mentre altri due erano finiti nell¿orribile prigione di Abu Ghraib. Un altro collaboratore, ex corrispondente della Tv a Kaboul, &#232 in attesa di giudizio in Spagna per presunti legami con Al-Quaeda.

Per Mustafa Alani, direttore degli studi sulla sicurezza e il terrorismo al Centro ricerche del Golfo a Dubai, Al-Jazeera, ¿gode di una posizione unica: pu&#242 criticare tutto il mondo¿.

Dal suo lancio nel 1996, Al-Jazeera ha sedotto i telespettatori arabi, fino a quel momento abituati ai discorsi monocolore delle Tv pubbliche. Oggi &#232 seguita da ben 40 milioni di persone.

Il canale dovrebbe essere privatizzato entro qualche anno. Ma fino a quando rester&#224 vicino alla famiglia reale del Qatar, il boicottaggio non gli creer&#224 grossi problemi finanziari.

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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