Europa
L¿Internet mobile di T-Mobile, sarà targato Google. Il secondo operatore europeo, come tutti i suoi concorrenti, sta cercando di stimolare l¿uso delle funzionalità di navigazione Web integrate nei telefonini di nuova generazione e per farlo, quale migliore partner del più celebre dei motori di ricerca?
T-Mobile, ha scelto dunque di abbandonare la strategia cosiddetta ¿walled garden¿, un circolo chiuso in cui gli operatori davano accesso a una loro scelta di siti web (concetto rivelatosi controproducente) per lasciare spazio alla libera ricerca degli utenti.
L¿home page di t-zone ¿ il portale dell¿operatore ¿ verrà dunque sostituita con quella di Google (che verrà preimpostata nei telefonini) e rimarrà solo nei vecchi apparecchi non in grado di visualizzare pagine complesse.
La scelta riflette la volontà dell¿operatore di comunicare agli utenti che, attraverso il telefonino, essi possono navigare su Internet così come fanno da casa.
Un concetto su cui l¿industria ha basato le proprie strategie, ma che non è stato recepito proprio bene dagli utenti, che continuano a utilizzare il cellulare più che altro per telefonare e inviare sms.
Costretti ad abbassare le tariffe delle comunicazioni vocali, gli operatori hanno bisogno di compensare il calo dei profitti con nuovi servizi e nuovi canali di guadagno.
La maggior parte dei consumatori, però, trovano la navigazione dal telefonino ¿troppo cara, complicata e poco utile¿: una delusione per gli operatori che, però, sembra stiano cominciando a trarre qualche ¿lezione¿ dai loro errori e a porvi rimedio.
Troppo spesso, infatti, le società della telefonia mobile sono restie a far entrare i big di Internet nel loro business – soprattutto i big player come appunto Google o Microsoft -per paura che essi abbiano pretese economiche e strategiche esorbitanti o perché temono che essi ripropongano anche nella telefonia mobile l¿atteggiamento monopolistico attuato nei loro settori core.
In un mercato sempre più orientato alla convergenza, questo atteggiamento si è rivelato però tutt¿altro che vincente e i maggiori operatori pagano ora lo scotto del fallimento delle proprie strategie ¿egoistiche¿.
Gli utenti si sono dimostrati infatti decisamente abitudinari in fatto di navigazione Web: preferiscono ancora effettuarla comodamente dal Pc di casa, proprio per il fatto che le versioni mobili di Internet risultano ancora poco comode e ¿limitanti¿, sia a livello tecnico che di utilizzo.
Imitando strettamente le modalità di navigazione da Pc, T-Mobile spera dunque di incoraggiare almeno l¿uso dei canali di informazione (la vera rivelazione del Web tradizionale) o dei siti commerciali come eBay.
Come parte della campagna ¿web”n”walk¿, T-Mobile lancerà anche nuovi telefonini – dotati di schermo più grande, più adatto alla navigazione ¿ e offrirà tariffe più basse per accelerare la diffusione del servizio.
Web”n”walk partirà a luglio in Germania e Austria e entro la fine dell¿anno in Gran Bretagna, Olanda e repubblica Ceca. Non in scaletta, invece, il lancio del servizio negli Usa.
Per aumentare l¿appeal della campagna, T-Mobile la abbinerà ai telefonini Sidekick II, veri e propri mini computer diventati un gadget alla moda negli Usa dopo il successo riscosso nel mondo delle star (Parsi Hilton per tutte) e ai Nokia 6680.
Il browser utilizzato sarà quello della norvegese Opera, anche sui telefonini della Nokia, che utilizza di solito quelli Symbian.
L¿obiettivo di T-Mobile è quello di conquistare un numero di utenti ¿a sei cifre¿ entro la fine del 2006 e di generare profitti extra per almeno 10 euro al mese per utente.
Il servizio di ricerca mobile di Google, appena arrivato anche in Italia, permette di reperire attraverso il telefonino, qualsiasi tipo di informazione da 8 miliardi di pagine Web.
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