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Dopo il boom dei telefoni dotati di fotocamera, l¿industria dei cellulari sta puntando la sua attenzione sulla musica, settore considerato un nuovo eldorado alla luce dell¿enorme successo riscosso dai mini lettori portatili come l¿iPod della Apple.
L¿idillio tra i telefonini e la musica si è già rivelato in maniera evidente con l¿esagerata diffusione delle suonerie che rappresentano ormai un mercato milionario, capace di generare introiti per 3,5 miliardi di dollari l¿anno.
Le suonerie rappresentano ormai un mercato a sé, con la nascita di vere e proprie etichette specializzate e hit che scalano le classifiche, come nel caso di ¿crazy frog¿, un motivetto nato come melodia per il cellulare e rimasto per ben due settimane in cima alle classifiche britanniche.
Ma ormai siamo in una nuova fase di questo fenomeno, che non vuol dire soltanto di suonerie di nuova generazione, ma anche la creazione, da parte degli operatori, di strategie che mirano a fare del telefonino un vero e proprio lettore di musica digitale.
La terza generazione, infatti, fa si che attraverso le reti mobili possano essere trasmessi contenuti audio video, in streaming o in download, mentre i telefonini hanno sempre più spazio di memoria per la conservazione e la gestione della musica, per non parlare di quanto modelli già offrono la possibilità di ascoltare la radio in digitale.
Allo stato attuale molti telefonini consentono di immagazzinare centinaia di canzoni, e le prestazioni crescono rapidamente.
Oltre a lanciare apparecchi sempre più performanti per il download e l¿ascolto della musica, gli operatori infatti, puntano sulle alleanze commerciali con i fornitori di musica su internet e le grandi major.
L¿ultima partnership in ordine di tempo è quella tra Ericsson e Napster: insieme, le due società offriranno ¿il primo servizio di musica digitale, completo e pienamente integrato, per operatori mobili¿, coniugando il successo del brand e dell¿offerta per Pc di Napster con il servizio musicale personalizzato di Ericsson, già utilizzato da molti operatori mobili.
Il servizio partirà entro i prossimi 12 mesi e verrà inizialmente offerto agli operatori di mercati selezionati in Europa, Asia, America Latina e Stati Uniti.
Il modello di business concepito dai due partner prevede la partecipazione degli operatori mobili in tutti i canali di guadagno e supporta il download di musica ¿ via wireless e via Pc – sia per abbonamento che on-demand.
Altri protagonisti della telefonia mobile e del mercato musicale hanno scelto invece un approccio più esclusivo: molto atteso il primo telefonino-iPod della statunitense Motorola, che dovrebbe replicare il successo ottenuto dalla casa della mela col suo rivoluzionario lettore digitale.
Il lancio dell¿iPhone è stato rimandato più volte a causa ¿ pare ¿ di divergenze strategiche tra i management dei due gruppi e così, quello che era già stato annunciato come il gadget dell¿anno, sta tenendo sulle spine gli appassionati di musica e ha sollevato il dibattito sul modello di business da seguire per il decollo dei telefonini-lettori digitali.
Mentre Motorola e Apple, infatti, puntano su un modello di distribuzione gratuita (che aiuterebbe la prima a vendere più telefonini, la seconda a espandere la sua leadership nella musica digitale), gli operatori non nascondono di avere altre ambizioni.
Quelli Usa, ad esempio, vogliono che i consumatori paghino per scaricare la musica così come già fanno per le suonerie ma sono anche restii a lasciare i ¿tech player¿ decidere le regole: una battaglia, dunque, che va al di là del semplice lancio di un prodotto e abbraccia un argomento molto più delicato, ossia la gestione del mercato della musica digitale sul telefonino.
La questione riguarda il margine di guadagno che da lasciare agli operatori: l¿iPhone, in pratica, consentirebbe agli utenti di caricare la musica sul telefonino direttamente dal Pc, senza che questa passi sulle reti mobili.
Un modello di business che lascerebbe pressoché all¿asciutto gli operatori mobili anche se, obietta qualcuno, non ci sarebbe comunque un gran profitto da condividere dal momento che dei 99 centesimi pagati dagli utenti per scaricare un brano, solo 4 centesimi vanno alla Apple, il resto è suddiviso tra le major e gli altri attori coinvolti nella catena.
Questo approccio non è affatto congeniale ai carrier americani, che spesso offrono i telefonini ai consumatori a prezzi inferiori anche di 200 dollari rispetto a quanto li pagano ai costruttori.
Una soluzione fattibile per uscire dall¿empasse, spiegano gli analisti, sarebbe quella di imitare l¿approccio degli operatori europei che, in molti, hanno creato i proprio music store digitali grazie ai quali gli utenti scaricano i brani direttamente sul telefonino ma attraverso le reti mobili, pagando per la singola canzone o ¿ dietro abbonamento ¿ hanno accesso a centinaia di canzoni per una tariffa mensile.
Approccio scelto ad esempio dalla finlandese Nokia che conta di proporre un proprio servizio musicale, col sostegno nientemeno che di Microsoft e del catalogo musicale di Loudeye.
A febbraio, Nokia ha presentato una piattaforma musicale per permettere agli operatori di proporre ai clienti un servizio musicale completo per cellulari.
La piattaforma è progettata in modo da consentire agli utenti di sfogliare, cercare, ascoltare e scaricare sul proprio dispositivo mobile o sul PC canzoni complete e suonerie (MasterTones) grazie ad un”applicazione musicale distribuita dall¿operatore di riferimento.
I clienti hanno anche la possibilità di utilizzare il loro computer e un client personalizzato dall”operatore per accedere al negozio di musica via Internet. Gli utenti possono inoltre sincronizzare le loro raccolte musicali con il cellulare attraverso Windows Media Player, che offre supporto per formati musicali per cellulari, compresi WMA, e supporterà anche la famiglia AAC di codec per cellulari.
Il gigante finalndese prevede di vendere entro quest¿anno 40 milioni di telefonini multifunzione e adattati per il download e l¿ascolto della musica.
Pioniere del settore della musica da ¿passeggio¿ ed evidentemente allettata dalle nuove possibilità portate dalla telefonia mobile, anche la giapponese Sony ha pensato bene di rispolverare il caro vecchio walkman e di trasferirne la filosofia nei cellulari prodotti in partnership con la svedese Ericsson.
Il modello W800 (W800i per l¿Europa) presentato in anteprima al 3GSM World Congress di Cannes, rappresenta ¿il primo prodotto in grado di combinare un cellulare e un player di musica digitale ad alta qualità e una macchina fotografica da 2 megapixel, il tutto con 30 ore di autonomia in un case sottile e maneggevole¿.
Secondo uno studio Juniper Research, i profitti della musica sul telefonino supereranno i 9 miliardi di dollari nel 2009.
Dopo aver sostituito le fotocamere digitali, dunque, i cellulari si apprestano a fare lo stesso con i lettori di musica digitale?
Sicuramente il cellulare ha dalla sua una penetrazione senza eguali negli altri segmenti dell¿elettronica di consumo e il vantaggio di rappresentare il prodotto ideale per il ¿tutto in uno¿.
Secondo gli analisti di Juniper, il valore globale del mercato della musica mobile crescerà quest¿anno del 39%, per attestarsi a circa 5 miliardi di dollari, mentre entro il 2008 il numero annuale di download dovrebbe attestarsi a quota 1 miliardo.
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