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Diritto d¿antenna: per Camiglieri (Sky), il nuovo regolamento ¿garantisce pari dignità alle diverse forme di diffusione della Tv digitale¿

Italia



Imminente ormai l¿adozione da parte del ministero delle Comunicazioni di un provvedimento, previsto dalla legge Maccanico ma mai applicato, che regolamenti il diritto d¿antenna. Si &#232 parlato di questo in occasione del convegno ¿Regolamentazione del diritto d”antenna: esercizio individuale o collettivo?¿, che si &#232 tenuto ieri 23 giugno a Roma, organizzatodalla Fondazione Ugo Bordonie dall¿Istituto ISIMM (Istituto per l”Innovazione nei Media e per la Multimedialit&#224).

Presenti i rappresentanti delle Istituzioni, delle Universit&#224 e i maggiori operatori del mercato italiano delle Tv e dei contenuti.

Il convegno ha affrontato il tema dei regolamenti degli enti locali, come quello del Comune di Torino, che impongono la rimozione delle antenne individuali dalle facciate degli edifici.

In base alle nuove disposizioni, tutti i palazzi di nuova costruzione e quelli che verranno sottoposti a lavori di manutenzione straordinaria dovranno prevedere impianti di ricezione Tv centralizzati, sia per la Tv terrestre che satellitare.

Per Tullio Camiglieri, direttore Comunicazione di Sky Italia, ¿Questo provvedimento, che salvaguarda i diritti individuali per l”accesso alla societ&#224 dell”informazione, rappresenta il riconoscimento dell”importanza degli impianti collettivi, garantendo pari dignit&#224 alle diverse forme di diffusione della Tv digitale. E” un bene che una materia come questa venga finalmente regolamentata in modo chiaro, anche al fine di armonizzare i diversi atteggiamenti degli enti locali sul territorio¿.

Sempre in riferimento alle antenne centralizzate, Camiglieri ha tenuto a sottolineare un altro aspetto fondamentale emerso durante l¿incontro: ¿la netta prevalenza del diritto all”informazione, perch&#233 &#232 un diritto costituzionale, rispetto al diritto al decoro urbano invocato nelle normative di alcuni enti locali. La soluzione presentata dal ministero &#232 un modo ragionevole per trovare un equilibrio tra queste due necessit&#224, in grado di avviare un processo che porter&#224 gradualmente a rendere non pi&#249 necessarie le vecchie antenne individuali”.

Mentre il cosiddetto Regolamento di Torino che impediva l”installazione di parabole personali e imponeva la rimozione delle antenne individuali verrebbe cos&#236 superato. In base all”articolo 21, al Codice delle Comunicazioni elettroniche e al Trattato europeo sulla libera circolazione delle idee viene ora tutelato il diritto individuale alla libert&#224 di installazione autonoma.

Sempre il direttore Comunicazione di Sky ha tenuto ha evidenziare che ¿la necessit&#224 di tutelare i centri storici e il patrimonio paesaggistico italiano non pu&#242 e non deve scontrarsi con il diritto all”informazione. E” importante che quei Comuni che hanno adottato regolamenti stringenti sull”installazione di antenne e parabole si rendano conto che le imprese televisive non sono controparti: gli impianti centralizzati rappresentano anche per noi, cos&#236 come per i cittadini, una risorsa e un”occasione di sviluppo¿.

¿Ma non si pu&#242 ¿ ha precisato – pretendere la rimozione immediata delle antenne preesistenti, che nel bene e nel male rappresentano cinquant”anni di storia della Tv: &#232 necessario avviare un processo graduale, tutelando il diritto all”informazione e incentivando il passaggio ai sistemi centralizzati con strumenti adeguati”.

I lavori della giornata sono stati aperti da Enrico Manca, presidente ISIMM. Successivamente Anna Alessi dell¿ISIMM ha presentato lo studio ¿Diritto d¿antenna e regolamentazione delle installazioni¿.

Secondo Alessi, le disposizioni degli enti locali, che impongono la rimozione delle antenne individuali dalle facciate degli edifici, ¿appaiono in contrasto con le normative europee e possono quindi essere impugnabili di fronte ai tribunali amministrativi regionali”.

Per Guido Salerno, Direttore Generale della FUB e membro dell¿Advisory Board di Key4biz, “la normativa mette d”accordo l”etere terrestre con il satellitare: &#232 ispirata a un principio di libert&#224¿, aggiungendo ¿non c”&#232 discriminazione fra antenne satellitari e terrestri“.

Inoltre, ha continuato Salerno: “tutti gli abitanti di un condominio devono ricevere alle stesse condizioni il segnale Tv”. Obiettivo importante &#232 anche, ha precisato Salerno: “mettere allo studio degli incentivi per la ristrutturazione edilizia per le antenne centralizzate” e c¿&#232 “ampia possibilit&#224 per le Regioni di darsi delle procedure“.

La tavola rotonda &#232 stata moderata da Enrico Menduni, dell¿Universit&#224 degli Studi Roma Tre. Per il mondo accademico hanno partecipato al convengo: Sandro Amorosino e Giuseppe Morbidelli de La Sapienza; Mauro Mar&#232 Universit&#224 degli Studi della Tuscia; Mauro Miccio, Universit&#224 degli Studi Roma Tre.

Per le aziende, presenti Rubens Esposito, direttore degli Affari legali e societari della Rai; Alessandro Corsi responsabile Affari regolamentari di Fastweb; Piero De Chiara responsabile Affari regolamentari di Telecom Italia; e Andrea Ambrogetti direttore relazioni istituzionali di Mediaset.

All¿incontro ha preso parte anche Giancarlo D¿Alessandro, Assessore del Comune di Roma.

Raffaella Natale

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