Italia
Partiranno a luglio le sperimentazioni sul campo della tecnologia WiMax, la banda extra large e in mobilità nata e sviluppata da Siemens interamente in Italia, nei laboratori di Cassina de” Pecchi, centro di competenza mondiale del Gruppo.
Le sperimentazioni, esclusivamente di carattere tecnologico, saranno finalizzate a verificare in campo la tecnologia WiMax ed in particolare a valutare copertura e prestazioni in ambito urbano, suburbano e rurale.
Un appuntamento che arriva dopo la presentazione a febbraio della prima soluzione WiMax end-to-end e che coinvolgerà inizialmente le regioni del nord Italia, prima fra tutte la Valle d”Aosta, ma che verrà poi esteso a tutte le zone rese disponibili dal Ministero delle Comunicazioni, che seguirà l¿implementazione con il supporto della Fondazione Ugo Bordoni.
Contemporaneamente Siemens, tra le prime aziende mondiali, inizierà i test di interoperabilità nell”unico centro autorizzato dell”ente di standardizzazione WiMax Forum: il CETECOM a Malaga. Queste prove costituiranno un ulteriore “milestone” nel progetto avviato 2 anni fa nei laboratori di Cassina dè Pecchi.
Il WiMax è uno standard di accesso a Internet wireless concordato a livello mondiale in grado di estendere la velocità delle trasmissioni in entrambe le direzioni fino a 70 Mbps per un raggio di 50 km dalla base station e di portare la banda larga mobile in posti difficilmente raggiungibili da altre tecnologie.
La tecnologia si basa sugli standard IEEE 802.16 e si sta sviluppando in due versioni, l¿802.16d – studiato per competere con le linee broadband fisse di classe ADSL ¿ e l¿802.16e per gli utenti in movimento e quindi come integrazione, o antagonista, del 3G.
Secondo le previsioni di Pyramid Research, nel 2009 la tecnologia 802.16d verrà utilizzata da 10,9 milioni di persone, mentre gli utenti 802.16e dovrebbero generare una crescita media annuale del 64% nel triennio 2009-2012.
La tecnologia ha dunque le possibilità di combattere il digital divide, ma il suo sviluppo in Italia è stato ritardato dal fatto che solo di recente il Ministero della Difesa ha ¿liberato¿ lo spettro compreso tra 3,4 e 3,6 GHz nelle regioni Piemonte, Valle d”Aosta, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e nelle aree di Milano, Parma, Arezzo e Roma.
Sullo sviluppo del WiMax stanno puntando tutti i maggiori operatori mondiali, riuniti nel WiMax Forum con l”obiettivo di garantirne la disponibilità in tempi brevi e la piena interoperabilità.
Finalmente la situazione pare sbloccarsi anche in Italia, dove in un futuro si spera non troppo lontano la tecnologia potrebbe consentire la ¿democratizzazione¿ della banda larga, ormai considerata una sorta di servizio pubblico di prossima generazione, al pari dell¿erogazione dell¿acqua corrente.
Siemens ha già sviluppato un progetto di copertura per l”intero territorio italiano, prevedendo investimenti dell”ordine di 200-300 milioni di euro, l”installazione di un numero di stazioni radio-base compreso tra 2.000 e 3.000 e tempi di realizzazione tra 1 e 2 anni.
Secondo l”amministratore delegato di Siemens Com Italia, Luigi De Vecchis, “La partenza dei test WiMax sul campo, insieme ai successi già conseguiti nella tecnologia HSDPA in ambiente UMTS, testimonia la leadership di Siemens nelle tecnologie di accesso wireless a larga banda per operatori telefonici sia fissi che mobili”.
¿Siamo particolarmente soddisfatti di poter iniziare questa sperimentazione – aggiunge De Vecchis – che ci vedrà impegnati con trial in alcune zone del territorio italiano e che coinvolgerà, insieme a noi, i maggiori operatori di telefonia e alcune Pubbliche Amministrazioni¿.
L¿accesso a banda larga wireless ¿ubiquo¿ aiuterà gli operatori del settore a rispondere alla crescente domanda di connettività wireless e di servizi multimediali integrati tra i privati e le aziende.
La sperimentazione italiana rappresenta un successo per l¿intero sistema Paese e Siemens è impegnata a fare in modo che le promesse della tecnologia vengano mantenute.
Dopo le sperimentazioni, però, verrà la parte più difficile, quella cioè della ¿finalizzazione, poiché ¿ come spiega Giorgio Cecchetto, Responsabile Carrier Development di Siemens Com, ¿¿il sistema Paese deve mettere a frutto le tecnologie di base che sono a disposizione di tutti¿.
Dopo aver portato la banda larga ovunque, ci sarà bisogno delle applicazioni, e qui entra in campo l¿Amministrazione Pubblica ¿che deve dare vita non a un progetto locale ma a un progetto Paese che dia lo spunto per partire, per investire¿.
In questo senso, è estremamente significativa la partecipazione ai trial di Infratel, agenzia nazionale per lo sviluppo della larga banda ed il superamento del digital divide.
Lo standard trova tra i suoi maggiori sostenitori anche la statunitense Intel, secondo cui ¿le tecnologie a banda larga ¿ di tutti i tipi – rappresentano un¿enorme opportunità per le aziende e i privati in tutto il mondo¿.
Sebbene WiMax sia solo alle fasi preliminari dello suo sviluppo, la tecnologia rappresenta un¿occasione che l¿industria non può lasciarsi sfuggire, innanzitutto per garantire il miglior servizio, ad esempio, in quelle aree dove i network mobili sarebbero congestionati dal troppo traffico generato dalla trasmissione di dati come la musica e i video.
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