Italia
IDC, Innovazione Italia e Italia Lavoro hanno presentato ieri a Roma il progetto di ricerca ¿Innovazione tecnologica, sviluppo dell’occupazione e nuova competitività del Sistema Paese: dalle diagnosi alle proposte¿.
Scopo dell’iniziativa, come illustrato dal Presidente IDC EMEA Roberto Masiero, è sollecitare il passaggio dalle diagnosi delle criticità dell’economia italiana a proposte concrete per l’innovazione tecnologica delle imprese e della Pubblica Amministrazione.
In particolare, il progetto si propone di:
Promuovere il trasferimento dell’innovazione tecnologica al sistema delle imprese e della PA per aumentarne efficienza e competitività.
Individuare, sviluppare e catalizzare le iniziative di innovazione esistenti sul territorio, favorendone la visibilità e l’aggregazione.
Sostenere investimenti tecnologici in aree del paese povere di sbocchi professionali.
Coinvolgere gli attori chiave (aziende, ICT, PA, agenzie di sviluppo, Università, Distretti tecnologici) in una iniziativa che porti alla identificazione di alcuni grandi Progetti-Paese, che favoriscano il rilancio del mercato e dell’Industria ICT
Dopo Masiero sono intervenuti, Natale Forlani, Amministratore Delegato di Italia Lavoro e Paolo Vigevano, Presidente di Innovazione Italia, che hanno illustrato il ruolo di Italia Lavoro e Sviluppo Italia nelle politiche di rilancio della competitività e nella creazione di modelli di cooperazione, grazie a interventi di formazione delle risorse umane e a progetti di rilancio di settori economici, anche con l’uso di piattaforme basate sulla larga banda.
Presente anche il governo, ad illustrare i progetti di cooperazione istituzionale nelle politiche di sviluppo. In particolare, Giuseppe Galati, Sottosegretario al Ministero delle Attività Produttive ha ricordato l’iniziativa dei Progetti PIA (Pacchetti Integrati di Agevolazioni) finalizzati a sollecitare nuove iniziative di impresa al Sud con forte connotazione di innovazione, il progetto del Fondo per le Aree Scarsamente Sviluppate e la disponibilità di nuove risorse, per un importo superiore ai 380 milioni, che saranno destinate a tre bandi per programmi di sviluppo delle aziende.
Rilevante la partecipazione al convegno dei rappresentanti delle aziende che hanno aderito all’iniziativa di ricerca, chiamate a pronunciarsi sulle linee di intervento per lo sviluppo dell’innovazione e il rilancio della domanda nel settore dell’ICT in Italia.
Andrea Pontremoli, Amministratore delegato di IBM, ha sostenuto la necessità di portare l’innovazione nel sistema sociale del paese e l’importanza dei ruoli delle Istituzione, delle Imprese e delle Università. Per Marco Comastri, Amministratore delegato di Microsoft, è importante esportare le soluzioni del made in Italy, creare un forte legame tra Università, Industria e Istituzioni e incentivare i giovani a creare delle imprese.
Patrizia Grieco, Amministratore Delegato di Siemens Informatica ha sottolineato l’importanza di passare dalle analisi ai progetti. Per favorire il percorso verso il progresso tecnologico In Italia, dove la presenza maggioritaria di piccole aziende costituisce un problema per l’innovazione, è necessario favorire l’aggregazione delle imprese e predisporre misure quali la mobilità nel mercato del lavoro, l’aggregazione di centri di eccellenza e l’accesso al credito.
l’intervento di Andrea Gavosto, Chief Economist di Telecom Italia, ha messo in evidenza che le aziende italiane non effettuano investimenti nell’ICT perché, pur essendo consapevoli dei vantaggi della tecnologia, non vedono i ritorni economici che giustificano gli investimenti. In questo contesto, è essenziale il ruolo che in governo deve assumere nel far capire che gli investimenti in ICT portano, invece, ritorni immediati.
Sono state poi fatte delle proposte per il rilancio del mercato e dell’industria ICT in Italia, partendo dalle considerazioni di Angelo Airaghi, Presidente della Commissione Economia Digitale di Confindustria, sull’innovazione come fattore chiave per il recupero di competitività dell’economia italiana.
Le proposte delle aziende, tra cui HP, SAP, CSC, Cedacri, EDS, Getronics, I.Net hanno trovato dei punti comuni sull’importanza della formazione delle risorse umane, sul ruolo motore della Pubblica Amministrazione e sulla necessità dell’aggregazione delle aziende e dell’innovazione nei distretti industriali, per portare l’innovazione tecnologica nel nostro Paese.
In particolare, Cristina Molinari, Presidente di Accenture Technology Solutions, ha insistito sulla necessità in Italia di ¿poco pensiero e tanta azione¿, perché l’eccellenza del prodotto si fonda sulla domanda interna e il ritardo italiano potrebbe determinare una domanda interna molto forte che rilanci il mercato e l’industria dell’ICT.
Arturo Artom, Presidente di Netsystem, ha affermato che il problema del ritardo dell’innovazione in Italia è costituito dal fatto che le aziende non affrontano il rischio degli investimenti e che occorrono dei provvedimenti per sbloccare i capitali d’impresa e favorire le start up. Artom ha parlato dell’iniziativa di Aifi, Borsa Italiana, ABI e Confindustria di promuovere il progetto di coinvestimento in progetti di venture capital, per i quali lo Stato ha stanziato circa 200 milioni di euro: la Stato dà un finanziamento del 50% agli operatori di venture capital, permettendo l’avvio di start up e la possibilità di ¿fare impresa¿ in Italia.
Ha concluso l’incontro il Ministro dell’Innovazione Lucio Stanca. Il Ministro ha sottolineato che il vero problema dell’innovazione in Italia è rappresentato dal segmento dell’impresa perché manca un sistema di concorrenza che spinge l’innovazione ed è necessario creare le motivazioni e gli strumenti per incoraggiare la domanda delle aziende.
Stanca ha citato una serie di iniziative governative per il finanziamento dell’innovazione tecnologica nelle imprese, come il Fondo di Garanzia per tutte le imprese, il Fondo Rotativo, il Fondo Hi Tech, oltre ai progetti di informatizzazione per la Pubblica Amministrazione.
l’innovazione come fattore chiave per il recupero di competitività dell’economia italiana – Angelo Airaghi, Coordinatore Commissione Economia Digitale Confindustria
Il ruolo delle Agenzie nelle politiche di rilancio della competitività e nella creazione di modelli efficienti di cooperazione – Natale Forlani, Amministratore Delegato Italia Lavoro
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