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Antitrust: il dossier Microsoft potrebbe passare alla grande sezione della Corte europea

Europa



Potrebbe essere la Corte di giustizia riunita in grande sezione ad occuparsi d¿ora in poi del dossier Microsoft, cos&#236 come avrebbe richiesto il presidente del Tribunale di Prima istanza Bo Vesterdorf.

La grande sezione riunisce 13 giudici e interviene su richiesta di uno Stato membro o un”istituzione parte della causa, nonch&#233 per trattare cause particolarmente complesse o importanti.

In una breve lettera inviata alle parti coinvolte, e senza giustificazioni in merito, Vesterdorf annuncia di aver deciso di ¿proporre al Tribunale di Prima istanza riunito in seduta plenaria che la questione sia trasferita alla grande sezione della Corte¿.

Fino ad ora, il dossier Microsoft &#232 stato valutato da una giuria di 5 giudici, presieduta da Hubert Legal.

La richiesta di trasferire il caso, arriva dopo una controversa intervista di Legal al magazine francese Concurrences, in cui dichiarava che alcuni collaboratori dei giudici si ritengono degli “ayatollah della libera impresa” e dovrebbero evitare espressioni come “potere arbitrario”.

Nell¿intervista, Legal precisa che ¿questi giovani ¿ayatollah¿ possono avere un ruolo centrale in quanto parlano la lingua delle delibere (il francese) meglio dei giudici¿.

L¿intervista ha scatenato molte polemiche all¿interno del Tribunale, ma secondo alcune fonti, il trasferimento potrebbe non avere nulla a che fare con l¿intervista di Legal e potrebbe essere piuttosto riconducibile all¿importanza del caso, che richiederebbe il pronunciamento di una giuria pi&#249 amplia.

Nel marzo 2004, Bruxelles ha condannato Microsoft per violazione delle norme antitrust. Oltre a una multa record da 497 milioni di euro, la Commissione ha imposto al gigante di commercializzare una versione di Windows senza Media Player, il software per la lettura dei file audio-video.

La Ue ha inoltre ha costretto Microsoft a rendere pubbliche le informazioni necessarie per assicurare l¿interoperabilit&#224 tra il sistema operativo Windows e i prodotti concorrenti.

Nel giugno scorso, Microsoft ha fatto appello alla Corte di Giustizia europea contro questa sentenza anche se il 15 giugno, il gigante di Redmond si &#232 messo in regola con i dettami della Ue, mettendo in commercio sul mercato europeo la nuova versione di Windows sprovvista del programma Media Player.

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

Archivio delle news sul caso antitrust Microsoft-Ue

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