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L¿International Telecommunication Union ha lanciato una nuova iniziativa destinata a portare l¿accesso alle tecnologie dell¿informazione e della comunicazione (ICT) a tutte quelle persone ¿ circa un miliardo ¿ per le quali è impossibile, allo stato attuale, fare anche una semplice telefonata.
Battezzato ¿Connect the World¿, il progetto mira a incoraggiare nuovi progetti e partnership per annullare il digital divide.
Illustrando le iniziative di sviluppo già avviate e identificando le aree dove il bisogno di comunicazione è più pressante, Connect the World creerà le basi essenziali da cui partire per garantire una connessione a tutte le comunità entro il 2015.
Secondo le stime dell¿ITU, 800 mila comunità rurali ¿ circa il 30% del totale a livello globale ¿ sono ancora sprovviste di qualsiasi tipo di connessione.
Per far fronte a questa situazione, Connect the World mira a incoraggiare le partnership tra il settore pubblico e quello privato, le agenzie Onu e la società civile.
L¿iniziativa nasce dall¿impegno di 22 tra i più importanti player a livello mondiale, quali Alcatel, Huawei, Intel, Microsoft, KDDI, Telefonica, Infosys e WorldSpace, ma conta trai suoi partner anche diversi governi e associazioni (Francia, Senegal, Egitto e la Korea Agency for Digital Opportunity and Promotion) organizzazioni regionali e internazionali (Unesco, Universal Postal Union, Commissione europea, International Telecommunication Satellite Organization, RASCOM e United Nations Fund for International Partnerships), organizzazioni non governative (Télécoms Sans Frontières, MS Swaminathan Research Foundation e Child Helpline International).
Connect the World identifica tre macro-aree d¿intervento – Enabling Environment, Infrastructure & Readiness e Applications & Services ¿ che costituiscono le aree primarie su cui intervenire in vista dello sviluppo di misure concrete per accelerare lo sviluppo dell¿ICT.
Tutti i membri fondatori dell¿iniziativa hanno già avviato progetti di sviluppo in una o più di queste aree e saranno incoraggiati a sviluppare nuove partnership e progetti, mentre verranno attivamente ricercati nuovi partner in quelle zone del pianeta non adeguatamente coperte dai sistemi ICT, per assicurare alle comunità ancora escluse dai servizi più essenziali di ottenere quello di cui hanno bisogno dove è più urgente.
Parlando alla conferenza stampa di presentazione di Connect the World, svoltasi a Ginevra, il segretario generale dell¿ITU Yoshio Utsumi ha sottolineato la pressante esigenza di garantire al più presto l¿accesso alle tecnologie ICT in tutte quelle aree che lo necessitano.
¿E¿ ora di smetterla di considerare l¿accesso all¿ICT come un privilegio appannaggio dei più ricchi. L¿ICT migliora tutti gli aspetti della vita moderna, si tratta dunque di infrastrutture di primaria importanza, necessarie per lo sviluppo economico e sociale come lo sono i servizi postali, le scuole e gli ospedali¿.
Attualmente, i 942 milioni di persone che vivono nei cosiddetti paesi sviluppati, usufruiscono di un accesso ai servizi telefonici fissi e mobili 5 volte migliore, di un accesso ai servizi Internet nove volte migliore e possiedono 13 volte più Pc rispetto all¿85% della popolazione mondiale che vive in aree a basso e medio reddito.
Ma, mentre i dati mostrano un chiaro miglioramento del gap digitale negli ultimi 10 anni, essi non chiariscono che ci sono alcune comunità che ancora non possiedono alcuna forma di connessione ICT.
¿Non è l¿ICT che risolverà il problema del digital divide, ma le persone e soprattutto le persone che decidono di collaborare. Dunque, Connect the World riguarda sì l¿unione delle forze in ambito ICT, ma anche l¿unione delle forze delle persone che lavorano per connettere le persone isolate¿, conclude Utsumi.
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