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L¿incredibile successo riscosso dal Blackberry, il telefonino-palmare che resta sempre connesso con la casella di posta elettronica dell¿utente, ha scatenato gli appetiti dei big del settore – Microsoft e Yahoo – pronti a entrare nell¿arena dell¿email mobile.
Se gli ingegneri di casa Microsoft hanno annunciato che entro la fine dell¿anno arriverà un aggiornamento software che permetterà ai possessori di PDA e smartphone con Windows Mobile 5.0 e Symbian (attraverso ActiveSync), tra le altre cose, l”accesso diretto alle email, attraverso una tecnologia battezzata direct push, Yahoo non è certo rimasto a guardare e ha annunciato il lancio di un prodotto chiamato Mail for Mobile Devices, in collaborazione con Sprint. La tecnologia permetterà agli utenti di ricevere la posta elettronica direttamente sul telefonino e di accedere ai vecchi messaggi e alla rubrica dei contatti.
La tecnologia Microsoft garantisce il trasferimento dei documenti nei diversi formati del pacchetto Office e di sincronizzare il proprio dispositivo mobile dotato di sistema operativo Windows Mobile 5.0 con un Exchange Server 2003, permettendo dunque l¿accesso ai dati aziendali sui server Exchange, senza utilizzare sistemi intermedi o telefonini ultra costosi.
Il direct push integra naturalmente anche importanti funzionalità di sicurezza, come la possibilità di parametrizzare i codici Pin o di resettare a distanza il terminale in caso di perdita o furto.
Per quanto riguarda invece il servizio di Yahoo, sarà inizialmente disponibile solo negli Usa dietro abbonamento da 2,99 dollari mensili, ma la società intende estenderlo presto a livello internazionale.
Il servizio permetterà agli utenti in possesso di un abbonamento Sprint, di gestire il proprio account Yahoo attraverso il telefonino ed è compatibile con i cellulari Samsung, Sanyo e con gli smartphone di PalmOne e Treo.
Il servizio Yahoo! Mail conta 60 milioni di utenti unici mensili negli Usa e sarà probabilmente apprezzato molto più dagli utenti consumer che non dalle aziende, poiché migliora l¿accesso alla posta elettronica piuttosto che offrire un particolare servizio a livello corporate.
Gli utenti possono scaricare il software si scarica e abbonarsi al servizio direttamente dal telefonino, senza bisogno di software aggiuntivi.
Un vero e proprio attacco su più fronti a RIM e al suo prodotto di punta, il Blackberry, che sta facendo furore nei 4 angoli del pianeta.
Gli analisti, tuttavia, ritengono che l¿entrata nel mercato di big di tale portata non dovrebbe impensierire la RIM, dal momento che il Blackberry è un prodotto maturo che offre un servizio consistente e un buon equilibrio tra le esigenze di sicurezza delle aziende e il bisogno di consumer di un dispositivo affidabile e semplice da usare.
Nella sua prima release, dunque, è improbabile che il prodotto Microsoft possa essere comparabile al Blackberry in termini di funzionalità e di sicurezza.
La wireless email, dunque, ha tutte le carte in regola per diventare la killer application dei palmari del futuro, lo dimostra bene anche l¿esempio della research In Motion che, dopo anni di affanni, è riuscita a decollare proprio grazie al Blackberry.
Il primo milione di apparecchi ha fatto fatica ad affermarsi sul mercato, ma per arrivare al secondo milioni ci sono voluti meno di dieci mesi.
Il successo di RIM, secondo gli osservatori, è stato trainato anche dalle particolari caratteristiche dell¿apparecchio, tra cui la funzionalità ¿push¿ che consente l¿invio immediato del messaggio dal server al dispositivo e la lettura della posta in tempo reale.
Il pubblico mobile ama l¿immediatezza, anzi la trova l¿elemento fondamentale del wireless e secondo la Gartner, la wireless email verrà integrata in tutti gli smartphone entro la fine del 2008.
Per gli analisti, ¿gli operatori sono ancora riluttanti a permettere un accesso diffuso ai sistemi di messaging, senza poter tassare chi invia un gran numero di messaggi, come ad esempio gli spammer¿.
Tuttavia, spiega Gartner, ¿gli operatori perderanno questa battaglia, così come le compagnie tlc l¿hanno persa contro un Internet aperto¿.
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