Europa
Ha partecipatoanche Marco Tronchetti Provera, presidente di Telecom Italia, all¿audizione pubblica organizzata dal Ppe, svoltasi questo pomeriggio a Bruxelles su ””Il quadro regolamentare per le comunicazioni elettroniche: lo stato d”implementazione e i passi verso una possibile revisione””.
All¿audizione di Bruxelles sono intervenuti, tra gli altri, Viviane Reding, Commissario Ue alla Società dell”Informazione e ai Media, il suo Direttore generale Fabio Colasanti, Kip Meek presidente dell”Ofcom, Autorità delle comunicazioni britanniche. Oltre a Cesa, tra i parlamentari impegnati in questa public hearing, anche Paul Ruebig, Malcom Harbour e Angelica Niebler.
A Bruxelles per l¿occasione sono arrivati anche i principali player dell¿industria europea dell¿ICT. Oltre al presidente di Telecom Italia sono intervenuti Kai-Uwe Riche, CEO di Deutsche Telecom, Lars Johan Jarnheimer, a capo di Tele2, Joëlle Gauthier, Head of Innovation & Research di Alcatel, Erkkie Ormala, Vice-Chairman for R&D di Nokia, Alberto Calero, New Services Director di AMENA e Christian Morales, Vice-President and General Manager EMEA di Intel.
Fra i rappresentanti delle associazioni di settore, da segnalare gli interventi di Roger Wilson di Ecta (European Competitive Telecommunications Associations) e di Peter Kokken di Ecca (European Cable Communications Association).
L¿importanza dell¿ICT è stata riconosciuta nella Strategia di Lisbona fin dal 2000, perché rappresenta la metà della crescita produttiva delle moderne economie. Esemplare il caso degli Stati Uniti che vantano un¿economia forte, caratterizzata da grossi investimenti in questo settore.
Obiettivo dell¿incontro, valutare l¿attuale stato del mercato ICT europeo, ma fare il punto sullo stato dell”implementazione delle direttive comunitarie sulle comunicazioni elettroniche e stabilire un proficuo confronto sulle future azioni che garantiranno la crescita del settore.
L¿audizione ha preso il via alle 15:00 con l¿introduzione di Lorenzo Cesa che ha parlato del ruolo della regolamentazione nella promozione degli investimenti e nell¿emergere dei nuovi servizi nel settore delle comunicazioni elettroniche.
E” stata poi la voltadel Commissario Reding, che ha esposto le prospettive per una possibile revisione della strategia regolatoria del settore ICT europeo.
Il primo Panel ¿ con moderatore Paul Ruebig ¿ ha trattato dello stato dell¿implementazione delle nuove direttive comunitarie sulle comunicazioni elettroniche, con gli interventi di Fabio Colasanti, Kip Meek, Daniel Pataki (NRA, Ungheria) e Achim Kaspar (Presidente dell¿Associazione degli operatori alternativi – VAT).
Dopo uno spazio riservato alle Question and Answers si è ripreso col secondo Panel, dedicato al confronto tra regolazione e competizione alla luce degli sviluppi tecnologici del mercato.
A questa sessione, moderata da Malcom Harbour, hanno partecipato i rappresentanti dell¿industria, che hanno lasciato poi la parola alle associazioni di settore per discutere del ruolo dell¿innovazione e della ricerca per l¿industria ICT europea.
¿La presenza e il contributo dell”industria – afferma Lorenza Cesa – è fondamentale, per garantire all”Unione la diffusione e la crescita continua della Società dell”informazione europea¿.
Non è la prima volta che Cesa, pone il problema della necessità di regole certe per gli investimenti europei che riguardano la Società dell¿Informazione.
Recentemente, Lorenzo Cesa, in un¿interrogazione parlamentare, ha chiesto al Commissario Reding, ¿quali azioni intendesse intraprendere la Commissione europea a sostegno di una politica di regolamentazione favorevole agli investimenti e a sostegno degli obiettivi di crescita economica prospettati nell”ambito della revisione della strategia di Lisbona¿.
La Commissione europea ritiene che la normativa Ue sulle telecomunicazioni incoraggia già gli investimenti e nuovi servizi nel settore. Nel rispondere all¿interrogazione presentata da Cesa, la Reding scrive, infatti, che ¿il quadro normativo delle comunicazioni elettroniche attualmente applicato negli Stati membri già traduce una politica che intende incoraggiare gli investimenti, l”innovazione e l”offerta di nuovi servizi¿.
Nel testo si sottolinea, inoltre, che fra gli obiettivi del quadro normativo europeo per le comunicazioni elettroniche vi è anche la ¿necessità di incentivare investimenti a livello di infrastrutture e innovazione¿. La risposta della Reding, con implicito riferimento ai grandi operatori europei, evidenzia anche che ¿sui nuovi mercati emergenti l”impresa leader che verosimilmente detiene un significativo potere di mercato non per questo dovrà essere assoggettata ad obblighi ingiustificati¿.
Lo scorso febbraio, la Reding aveva dichiarato che l”ICT rappresenta una ¿doppia scommessa¿: è un motore di cambiamento nei servizi pubblici e rende allo stesso tempo i servizi più accessibili ai cittadini.
A livello europeo, aveva concluso il commissario, ¿dobbiamo essere più ambiziosi e coraggiosi nel portare avanti i nostri obiettivi, dobbiamo comunicare meglio quanto è importante l¿ICT come dinamo di cambiamento e modernizzazione ed enfatizzare il fatto che ci troviamo sulla soglia di una nuova fase di sviluppo che porta con sé infinite possibilità¿.
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