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Autorizzare i passeggeri dei voli di linea a usare il cellulare a bordo potrebbe permettere a potenziali terroristi di coordinare un eventuale attacco o di azionare un congegno esplosivo all¿interno del velivolo.
Sono queste le conclusioni a cui sono giunti il Dipartimento di Giustizia statunitense e l¿FBI, che hanno sottolineato i potenziali pericoli associati con l¿abolizione del divieto di usare i telefonini a bordo degli aerei, proposta dalla Federal Communications Commission.
Non si tratta, dunque, soltanto dei rischi legati all¿interferenza delle onde radio dei telefonini con le apparecchiature di bordo, ma di una vera e propria minaccia alla sicurezza nazionale, ragion per cui, ogni modifica alle attuali normative, dovrebbe essere inoltre approvata dalla Federal Aviation Administration.
Attualmente, infatti, l¿uso dei telefonini e di altri strumenti elettronici è vietato proprio per dei motivi tecnici, mentre molti consumatori hanno espresso le loro riserve sull¿abolizione del divieto per un motivo molto più semplice: addio quiete e relax in uno dei pochi posti ancora non monopolizzati dagli incessanti trilli di un telefonino.
Le nuove riserve espresse dalle Autorità riguardano invece la concreta possibilità che ¿terroristi e altri criminali possano usare le comunicazioni air-to-ground per coordinare un attacco¿.
Se il divieto dovesse cadere, spiegano le agenzie, bisognerebbe richiedere ai passeggeri di registrare la loro posizione sull¿aereo prima di effettuare la telefonata e fare in modo che il personale abbiano accesso ai dati di identificazione della chiamata.
Le autorità hanno anche sottolineato l¿eventualità che i telefonini possano essere usati per azionare una bomba all¿interno dell¿aereo, pur riconoscendo che la prima linea difensiva per questo tipo di pericolo dovrebbe essere un maggiore controllo negli aeroporti.
A esprimere riserve sull¿uso dei cellulari in volo, è stata anche la CTIA (Cellular Telecommunications Industry Association), secondo cui lo sblocco delle attuali restrizioni dovrà essere effettuato soltanto dopo che si dimostrerà che una simile azione non provocherà dannose interferenze con i servizi wireless terrestri.
¿L¿industria riconosce la crescente domanda dei consumatori di poter comunicare sempre e dovunque, anche in aereo, ma crediamo che sia molto più importante assicurare il pieno funzionamento senza interferenze delle reti wireless terrestri, che servono più di 182 milioni di persone¿, ha spiegato il Presidente della CTIA, Steve Largent.
Altre rimostranze sono giunte inoltre dagli assistenti di volo, secondo cui permettere l¿uso del telefonino a bordo potrebbe rendere ancora più difficoltoso il loro intervento in situazioni di emergenza e aumentare la tensione tra i passeggeri.
Paura condivisa anche dai consumatori: secondo una recente indagine commissionata dalla FCC, il 63% degli intervistati ha dichiarato di essere favorevole al mantenimento delle attuali restrizioni sull¿uso del telefonino a bordo, mentre solo il 21% ritiene sia ora di consentire le conversazioni telefoniche durante i voli.
La maggior parte degli intervistati concorda con l¿FBI e ha motivato lo scetticismo riguardo l¿eventuale uso a bordo del cellulare adducendo rischi legati al terrorismo, al fatto che eventuali attentatori potrebbero meglio coordinare i loro attacchi.
I viaggiatori, dunque, oltre allo stress di dover sopportare le altrui conversazioni anche in aereo, sono ben coscienti dei problemi legati alla sicurezza.
Molti altri temono le interferenze dei cellulari sulle apparecchiature di bordo.
Per l¿82% degli intervistati, il telefonino renderebbe il volo ¿disagevole e disturbato¿ per quei passeggeri che desiderano leggere o schiacciare un pisolino.
Il 70% dei passeggeri vorrebbe addirittura cabine a parte per i telefonino-dipendenti.
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