Italia
Claudio Petruccioli dovrebbe essere il nuovo presidente Rai. Stando alle indiscrezioni delle ultime ore, il Ministro dell¿Economia, Domenico Siniscalco, dovrebbe fare il nome dell¿attuale presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza. L¿altro nome, di competenza del ministero, dovrebbe essere quello di Angelo Maria Petroni, consigliere uscente.
I nomi dovranno essere portati all”Assemblea convocata per domani alle 14, ma la comunicazione dovrebbe essere data oggi.
Si tratta della prosecuzione della riunione che era iniziata il 18 maggio scorso, presieduta da Angelo Maria Petroni, in assenza del consigliere anziano Francesco Alberoni.
Se Siniscalco farà il nome di Petruccioli, ci saranno maggiori possibilità che il futuro direttore generale, che prenderà il posto di Flavio Cattaneo, possa essere Alfredo Meocci, consigliere uscente dell”Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, politicamente vicino all”Udc e a Silvio Berlusconi..
L”Assemblea dei soci Rai approverà il bilancio 2004, che rappresenterà l”ultimo atto dell”attuale Consiglio di amministrazione, che subito dopo rassegnerà le dimissioni. Nella stessa Assemblea saranno poi formalizzate indicazioni del nuovo presidente.
Sempre per domani, ma alle 19, è stata convocata la Commissione parlamentare di Vigilanza, con all”ordine del giorno il voto obbligatorio sul nuovo presidente, come stabilisce la legge Gasparri. Le urne resteranno aperte fino alle 21 e, se la votazione non venisse completata, è già prevista per mercoledì alle 8,30 una nuova riunione. Il presidente indicato da Siniscalco dovrà ottenere una maggioranza dei due terzi.
Riguardo alla nomina del nuovo direttore generale, è intervenuto con una nota il leader dell”Unione Romano Prodi. “Debbo purtroppo prendere atto che la maggioranza intende procedere unilateralmente alla nomina del direttore generale. Sono profondamente rammaricato che su un tema decisivo per la democrazia italiana non sia stato ancora una volta possibile un confronto costruttivo”, ha detto Prodi.
“A nome e su richiesta dell”Unione mi sono impegnato per raggiungere con il governo e la maggioranza una intesa su un assetto complessivo del vertice aziendale che garantisse l”indipendenza e l”autonomia della Rai”, ha concluso Prodi.
Il Ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi, in merito alla nomina del direttore generale di garanzia, come chiede appunto l¿opposizione, ha dichiarato che la Rai ha bisogno di un manager affermato, in grado di battere la concorrenza che ¿¿è sempre più aggressiva¿.
Landolfi ha spiegato che il presidente della Rai, come impone la legge Gasparri, deve essere un presidente di garanzia. Il direttore generale è una figura alla quale sono richieste capacità manageriali e di gestione, una figura che deve essere sottratta al criterio del gradimento politico.
¿Non si può pensare di lottizzare facendo finta di chiedere garanzie, ha detto il ministro. ¿La garanzia – ha precisato – riguarda il presidente del Consiglio di amministrazione, cioè l”organo che assicura gli indirizzi editoriali al servizio pubblico televisivo. La legge, infatti, rinvia al Parlamento, alla Commissione di vigilanza sulla Rai, l”elezione di sette membri del Consiglio di amministrazione e la possibilità di ratificare con una maggioranza qualificata di due terzi la nomina del presidente. E” giusto che sia così perché é il presidente che deve dettare all”azienda gli indirizzi politici ed editoriali¿.
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sulla Rai
© 2005 Key4biz.it