7 giugno 2005: futuro dell¿ICT, strategie e competitività. Istituzioni e operatori a confronto al Workshop di Puntoit e Key4biz

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La crescita europea dell¿Information and Communications Technology, che negli ultimi anni ha conosciuto un rapido sviluppo, dipende da una serie di fattori, tra cui il comportamento delle Autorit&#224 di regolamentazione e la redditivit&#224 degli enormi investimenti necessari.

Si discuter&#224 anche di questo, il 7 giugno a Roma, in occasione del Workshop organizzato da Puntoit e Key4biz (Camera dei Deputati, Palazzo Marini, via Poli 19, Sala delle Colonne – ore 9.30 – 13.00), durante il quale sar&#224 presentato il Rapporto Achieving the Lisbon Agenda: the contribution of ICT di Ovum e Indipen.

Il Rapporto avverte che la realizzazione di previsioni di crescita dell”ICT europeo dipende, dal superamento dei rischi e delle incertezze inerenti alla realizzazione dell”accesso a nuove tecnologie wireless; al livello della domanda relativa di servizi dati 3G, da cui dipendono il ritorno sugli investimenti degli operatori mobili; al livello della domanda relativa all”attrattivit&#224 delle New Generation Network per i consumatori; al comportamento delle autorit&#224 di regolamentazione; agli investimenti sulla fibra ottica, analoghi a quelli relativi allo sviluppo delle NGN.

Sempre secondo Indipen ed Ovum, per investire in tali servizi gli operatori di TLC dovrebbero poter fare riferimento a un quadro regolamentare il quale assicuri che: una volta che gli investimenti abbiano avuto successo, i ritorni non vengano regolamentati; assicuri maggiore libert&#224 a livello di fissazione di tariffe retail, in modo da trovare il modello pi&#249 fruttuoso in un mercato in evoluzione; assicuri libert&#224 per gli operatori di spostare i clienti da prodotti tradizionali all”utilizzo di servizi basati su nuove tecnologie.

I dati del Rapporto saranno presentati da Brian Williamson (Ovum) e David Lewin (Indipen).

Il workshop sar&#224 poi articolato in due panel: La nuova agenda europea per l”ICT. Il ruolo del settore per la competitivit&#224 dell”Europa” e “Innovazione e ICT per rilanciare la competitivit&#224 italiana”.

Pi&#249 dettagliatamente, il Rapporto analizza quale pu&#242 essere il contributo del settore ICT, come fattore chiave per la crescita dell”economia europea e per il raggiungimento degli obiettivi della strategia di Lisbona, cos&#236 come &#232 stata recentemente riformata dalla Commissione Europea.

Il mercato europeo dell”ICT, pur risultando sostanzialmente statico in termini di spesa da parte dei consumatori (incrementi annui dell”1%), &#232 tuttavia in una fase di rapidi cambiamenti.

Ad oggi, gli investimenti in ICT nell”UE sono meno profittevoli rispetto a quelli negli USA. Gli ostacoli che impediscono la produttivit&#224 degli investimenti europei sono rappresentati da:

  • un”eccessiva regolamentazione del mercato (ad es. a livello retail) che limita le opportunit&#224 di crescita;

  • la scarsa integrazione del mercato europeo dei servizi che impedisce all”industria di sfruttare appieno le economie di scala;

  • difficolt&#224 strutturali dell”industria ad adeguarsi, a livello organizzativo, ai cambiamenti in corso nel mercato ICT.

Il mercato europeo dell”ICT, pur risultando sostanzialmente statico (incrementi annui dell”1%) in termini di spesa da parte dei consumatori, &#232, tuttavia, in una fase di rapidi cambiamenti.

Lo studio, infatti, formula alcune previsioni sullo sviluppo del settore al 2010:

  • l”accesso al broadband al 50% delle case e l”accesso alle funzioni high speed data per il 70% degli utenti del mobile; oltre il 30% delle transazioni commerciali dovrebbero avvenire tramite e-services;

  • il pieno sviluppo delle New Generation Networks (NGN) per la realizzazione della comunicazione multimediale, basata su “bundles” di contenuti, servizi e applicazioni con un alto livello di interattivit&#224 le NGN, inoltre, potrebbero creare nuove forme di concorrenza basate sull”innovazione dei servizi:

  • una maggiore concorrenza tra le diverse piattaforme:

  • tra operatori del fisso e del mobile, relativamente al segmento voce;

  • tra operatori del fisso e operatori CATV, relativamente al triple play;

  • tra operatori del mobile e del fisso che utilizzano tecnologie wireless, relativamente al segmento Wi-Fi, Wi-Max e Bluetooth.

Per il 2010 la fornitura di contenuti on-line, qualora le vicissitudini legate all”accesso ai premium content siano risolte, potrebbe rappresentare il 10% delle entrate per gli operatori di servizi di comunicazione elettroniche. Una maggiore larghezza di banda (ad es. 2Mbit/s) e lo sviluppo delle NGN potrebbe consentire la realizzazione dell”accesso ai contenuti “anywhere, anytime”, per una parte rilevante della popolazione europea;

Criticit&#224 e rischi individuati

La realizzazione di tali previsioni dipende, tuttavia, dal superamento dei rischi e delle incertezze inerenti a:

  • la realizzazione dell”accesso a nuove tecnologie wireless;
  • il livello della domanda relativa i servizi dati 3G, da cui dipendono i ROI degli operatori mobili;

  • il livello della domanda relativa all”attrattivit&#224 delle NGN per i consumatori;

  • il comportamento delle autorit&#224 di regolamentazione;

  • gli investimenti sulla fibra ottica, analoghi a quelli relativi allo sviluppo delle NGN;

  • per investire in tali servizi gli operatori di TLC dovrebbero poter fare riferimento ad un quadro regolamentare che:

  • assicuri che, una volta che gli investimenti abbiano avuto successo, i ritorni non vengano regolamentati;

  • assicuri maggiore libert&#224 a livello di fissazione di tariffe retail, in modo da trovare il modello pi&#249 fruttuoso in un mercato in evoluzione;

  • assicuri libert&#224 per gli operatori di spostare i clienti da prodotti tradizionali all”utilizzo di servizi basati su nuove tecnologie.

Raccomandazioni a livello di policy

La Commissione Europea e le Autorit&#224 nazionali di regolamentazione, al fine di favorire il pieno sviluppo dell”innovazione e degli investimenti nell”ICT, dovrebbero adottare una politica regolamentare che:

  • tenga conto degli effetti positivi (spill-over) che lo sviluppo dell”ICT pu&#242 produrre anche in settori contigui (ad esempio la regolamentazione dell”e-money; delle licenze per invenzioni relative a tecnologie multimediali e predisposizione di fondi per R&S);

  • favorisca gli investimenti in infrastrutture;

  • consenta una maggiore flessibilit&#224 agli operatori nella fissazione delle tariffe retail;

  • applichi regole ex ante solo in riferimento ad infrastrutture non replicabili;

  • non applichi vincoli regolatori specifici a mercati emergenti;

  • non estenda l”applicazione della regolamentazione su contenuti e pubblicit&#224 anche ai servizi audio-visivi offerti su piattaforme tecnologiche innovative;

  • non applichi tasse specifiche al settore ICT;

  • favorisca l”accesso ai premium contents;

  • favorisca una gestione pi&#249 flessibile dello spettro elettromagnetico;

  • cerchi di rendere pi&#249 flessibili i vincoli relativi al mercato del lavoro;

  • renda effettivo l”uso dell”ICT nel settore pubblico.

Tra i partecipanti al Worskhop, Mario Landolfi Ministro delle Comunicazioni, Fabio Colasanti Direttore Generale DG Information Society and Media della Commissione Europea, Lorenzo Cesa Parlamentare europeo e Vicepresidente Gruppo PPE, Maurizio Decina Politecnico di Milano e Presidente Advisory Board Key4biz, Giuseppe Galati Sottosegretario Ministero Attivit&#224 produttive, Andrea Gavosto Chief Economist Telecom Italia, Linda Lanzillotta Responsabile Dipartimento Innovazione e Sviluppo Margherita, Beatrice Magnolfi Responsabile del Dipartimento Innovazione e Qualit&#224 DS, Luigi Paganetto Preside della Facolt&#224 di Economia e commercio di Tor Vergata e gi&#224 membro del Kok Group; Corrado Sciolla AD BT Albacom, Alfredo Acebal Direttore Affari Europei Telefonica, Erik Lambert – Puntoit; Paolo Nuti – Vicepresidente Puntoit.

Raffaella Natale

&#169 2005 key4biz.it

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