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Gli Stati Uniti mantengono la prima posizione per quanto riguarda l¿uso della banda larga a livello domestico, anche se la penetrazione è molto più alta in diversi Paesi asiatici.
Questi i risultati di un¿analisi condotta a livello globale dalla società eMarketer, secondo cui l¿Italia si trova attualmente al non posto, con una penetrazione del 17%, pari a 3,8 milioni di famiglie connesse in banda larga.
Sebbene gli Usa siano al primo posto per numero di famiglie dotate di connessioni broadband (34,3 milioni alla fine del 2004), in termini di livello di penetrazione ¿domestica¿, non sono più neanche nella top ten.
Gli Stati Uniti sono infatti scesi in undicesima posizione (29,9%), mentre la Cina, che in termini di penetrazione si piazza al 24° posto (6,5%) si appresta a diventare il primo Paese per numero totale di famiglie.
¿La banda larga è cresciuta in maniera considerevole in Cina negli ultimi due anni, da 4 milioni di unità familiari nel 2002 a oltre 23 milioni alla fine del 2004¿, ha spiegato l¿analista Ben Macklin.
¿La consistente crescita economica conosciuta nell¿ultimo decennio, ha permesso alla Cina di investire pesantemente in infrastrutture di telecomunicazione, così che nel 2005 la banda larga è ampiamente disponibile nei maggiori centri metropolitani¿.
Il Paese leader in termini di penetrazione resta la Corea del sud, dove 73 famiglie su 100 sono dotate di connessione a banda larga, come risultato di un mercato molto competitivo e di un vigoroso supporto del governo a partire dalla fine degli anni ¿90.
Seguono Hong Kong, con una penetrazione del 59,1%, Taiwan (50,8%) e il Canada (42,7%).
Il primo Paese europeo a comparire nella classifica eMarketer è al quinto posto, l¿Olanda (41,3%), che nel 2004 ha sopravanzato il Belgio (37,3%, ottava posizione) e la Danimarca (36,1%, nona posizione).
Il Giappone si piazza in sesta posizione (38,6%) e Singapore in settima (38,2%).
I fattori che guidano l¿avanzata della banda larga sono essenzialmente tre: disponibilità, scelta (prezzo) e supporto del governo.
Nei mercati in cima alla classifica, spiega Maklin, i consumatori possono scegliere tra le diverse tecnologie della famiglia DSL, ma anche altre tecnologie alternative come le reti via cavo.
La scelta spinge la competizione, che a sua volta provoca la riduzione dei prezzi e l¿innovazione dei servizi.
I prezzi devono scendere ad almeno 30 dollari per 1Mbps, prima che l¿adozione possa davvero estendersi sul mercato di massa e in questo contesto è cruciale il supporto del governo.
Per il prossimo futuro, la regione che registrerà la crescita più veloce sarà l¿America Latina, che attualmente dispone di una base utenti molto piccola.
Nel 2008, la regione conterà almeno 10 milioni di abbonati alla banda larga, su un totale globale di 312 milioni.
La regione Asia-Pacifico supererà l¿Europa occidentale e l¿America del nord, trainata dal boom della banda larga in Cina, e conterà almeno 145 milioni di famiglie abbonate alla banda larga, contro i 65 milioni dell¿Europa occidentale e i 70 milioni degli Usa.
Quest¿anno, inoltre, dovrebbe avvenire negli Usa lo storico sorpasso del broadband sulle connessioni a banda stretta (dial-up) e questo consentirà a Internet di uscire dalla connotazione di semplice strumento di comunicazione e informazione, per diventare un mezzo incentrato soprattutto sull¿entertainment, in particolare nei mercati avanzati e nel segmento teen-ager.
Sono infatti più piccoli a guidare l¿adozione di Internet da casa: secondo uno studio Panlogic, l¿88% dei bambini delle elementari usano Internet da casa, percentuale che sale al 95% dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni.
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