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Lo spam sul telefonino è un problema che fortunatamente non è ancora troppo evidente sui mercati occidentali, ma è già un bel grattacapo in Giappone, tanto che Vodafone ha deciso di imporre delle restrizioni agli scambi di email sul cellulare.
I messaggi pubblicitari non richiesti, che già inondano le caselle di posta elettronica del Pc, sono diventati in Giappone un vero tormento per gli utenti, ma al momento nessun operatore mobile sembra essere riuscito finora a mettere in atto adeguate contromisure.
La filiale nipponica del colosso britannico, per venire incontro alle lamentele dei propri clienti, ha invece messo a punto un sistema che dovrebbe arginare il sempre più fastidioso fenomeno.
La nuova misura, annunciata mercoledì, mira a limitare il numero massimo di sms inviabili da un particolare numero e a imporre delle sanzioni a chi supera questo limite.
Se da un determinato telefonino vengono spediti più di 500 sms al giorno, il mittente sarà privato dell¿autorizzazione all¿invio per 20 giorni.
Gli sms, tuttavia, sono utilizzati molto meno che le email, che ¿ del tutto simili a quelle su Pc – permettono di inviare testi più lunghi e allegati e sono proposte come servizio di punta da tutti gli operatori.
Lo stesso principio di restrizione degli sms, viene dunque applicato da Vodafone anche per le email mobili, sia sui telefonini di seconda che di terza generazione.
Se lo stesso mittente inoltra più di 120 email nell¿arco di tre ore, non potrà più inviarne per 21 ore.
Oltre a queste limitazioni nell¿invio, Vodafone ha messo in opera anche altre misure per permettere ai destinatari dello spam se non di sbarazzarsene, almeno di diminuire il numero.
Vodafone, comunque, non è l¿unico operatore a battersi, finora invano, contro questo flagello dell¿era multimediale.
Riconoscendo che ¿i messaggi email e sms non sollecitati sono un problema molto serio¿, i principali operatori mobili – KDDI Corporation, NTT DoCoMo, Panasonic Network Services e Vodafone ¿ hanno creato lo scorso 15 marzo un gruppo di lavoro ad hoc, il Japan eMail Anti-Abuse Group.
DoCoMo, del resto, sta lottando contro il problema dello spam mobile già dal 2003, quando introdusse il limite di 1.000 messaggi al giorno per gli utenti del suo servizio i-mode. Chiunque supera questo limite viene classificato immediatamente come spammer.
Nell¿aprile del 2004, Vodafone ha anche siglato un accordo con i maggiori operatori britannici per la creazione di un ¿Code of Practice¿ per mezzo del quale classificare i contenuti resi disponibili ai clienti.
Il Codice è stato firmato da Vodafone, Orange, T-Mobile, Virgin Mobile e 3 Uk, che hanno tutti acconsentito ad aumentare gli sforzi per combattere lo spam sulle loro reti.
Tra i punti chiave del codice, la classificazione dei contenuti per adulti; una procedura di verifica dell¿età del cliente prima che questi contenuti vengano distribuiti; una struttura di classificazione indipendente, simile a quella usata dall¿industria dei media; il controllo delle chat room e una maggiore collaborazione tra gli operatori mobili e le forze dell¿ordine.
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