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Al-Jazeera, la famosa emittente del Qatar, è lanciata nel rinnovo dei propri palinsesti. Dopo il lancio, il 15 aprile scorso, di un nuovo canale, Al-Jazeera Live, specializzato nella trasmissione in diretta di conferenze, senza presentatori e commentatori, ecco pronto Al-Jazeera International. Il nuovo canale in lingua inglese, che trasmetterà in tutto il mondo dalla sede di Doha, entrerà nelle case dei telespettatori dal prossimo anno. Si tratta di un¿operazione che costerà all¿emittente oltre 30 milioni di dollari.
La Tv assumerà 300 persone circa e avrà tre sedi regionali, Asia, Europa e Stati Uniti. La gestione dell¿emittente è affidata all¿inglese Nigel Parsons, ex-giornalista di Associated Press Television.
Trish Carter, ex-direttrice per le relazioni internazionali della Tv neozelandese, è stata nominata direttrice dell¿ufficio in Asia, con sede a Kuala Lumpur (Malesia); Sue Philips, che ha lavorato per la Canadian Broadcasting Corporation (CBC) e per International World News, dirigerà la redazione europea a Londra, e Will Stebbins, ex-direttore regionale all¿Association Press Television News (APTN), è stata messo a capo dell¿ufficio americano, con sede Washington.
Secondo i vertici di Al-Jazeera, questo nuovo canale, come la casa-madre, trasmetterà ¿informazioni scottanti¿ e offrirà ¿diversi punti di vista¿.
¿Se dobbiamo essere l”enfant terrible della televisione, lo saremo e rivendichiamo l¿eredità dell¿emittente araba¿, ha dichiarato Nigel Parsons su Al-Jazeera.
Sottolineando che il progetto nasce dalla necessità di fornire un¿informazione più equilibrata rispetto a quella che arriva da alcune grandi reti americane ed europee, come la CNN o la BBC, con i quali sarà in concorrenza.
¿Ho già ricevuto decine di candidature da parte di giornalisti che vogliano passare a un giornalismo più critico¿, ha affermato Parsons.
Il canale “non sarà antioccidentale e antiamericano – ha precisato – e sarà rivolto a un pubblico globale e non soltanto ai musulmani che non parlano arabo. L”intento è di dare maggiore attenzione alle posizioni meno rappresentate dai media occidentali”.
Dal suo lancio, nel 1996, Al-Jazeera, ben presto soprannominata la ¿CNN araba¿, ha conquistato la propria celebrità grazie alla copertura esclusiva della guerra in Afghanistan nel 2001 e successivamente di quella in Iraq. Ma soprattutto per aver diffuso i video con i messaggi del capo di Al-Quaeda, Osama Bin Laden.
La Tv del Qatar è seguita da decine di milioni di telespettatori arabi, ma non raccoglie le simpatie di tutti, specie di alcuni Stati come la Giordania, l¿Egitto o il Sudan.
La sua linea editoriale non è condivisa dagli Stati Uniti, che l¿accusano di essere portavoce dei gruppi islamici più estremisti.
A luglio l¿emittente araba è stata anche costretta a chiudere i propri uffici di Baghdad, come impostogli da una decisione adottata dal governo provvisorio iracheno. E, dalla sua, la Tv ricorda che diversi suoi giornalisti sono stati uccisi in Iraq, sotto i colpi dei soldati americani.
In un¿intervista rilasciata al Financial Times, Ramzi Khouri, esperto di media che vive a Dubai, ha commentato che la creazione di questo nuovo canale in lingua inglese avrà grosse possibilità di ¿impiantarsi facilmente¿, grazie alla notorietà di Al-Jazeera, che ha già penetrato i mercati occidentali.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Al-Jazeera si prepara al grande salto. La Tv investirà oltre 30 mln di dollari per creare un canale inglese
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