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La Rai non riesce a mandar giù che Sky gli abbia soffiato i diritti televisivi per i Mondiali di calcio 2006. Si tratta sicuramente di un boccone amaro da ingoiare. La mobilitazione è generale e mentre il Ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi aspetta chiarimenti, Flavio Cattaneo, direttore generale della Tv pubblica, comincia a studiare un nuovo piano d¿attacco. E se il digitale terrestre andasse in soccorso della Rai?
Potrebbe essere una soluzione e Cattaneo ha scelto il ¿Processo di Biscardi¿ per lanciare questa proposta che andrà a fomentare ulteriormente le polemiche intorno a questa vicenda, ma che potrebbe del resto placare le ansie, anche quelle dei giornalisti della Rai che hanno indetto uno sciopero per il prossimo 4 giugno.
Cattaneo caccia così il suo asso dalla manica e a sorpresa annuncia: ¿Stiamo valutando se i diritti acquistati da Sky comprendono solo il satellitare o anche il digitale terrestre¿.
Come è noto, Sky (News Corp ), la payTv italiana del magnate dei media Rupert Murdoch, ha comprato i diritti per i Mondiali di calcio che si giocheranno in Germania dal 9 giugno al 9 luglio 2006: 64 partite, di cui 39 in esclusiva.
La Rai trasmetterà, invece, in diretta tutte le partite dell”Italia e i più importanti appuntamenti, 25 in tutto, inclusi i quarti, le semifinali e la finale.
In una nota, la Tv pubblica ha precisato che un accordo stipulato nel 2001 consente alla Rai ¿di mandare in onda oltre alla partita inaugurale e alle finali, anche i migliori incontri dei sedicesimi, dei quarti e le semifinali, ma non prevedeva gli incontri eliminatori degli altri gironi per l”eccessivo costo richiesto”.
Le 25 partite saranno trasmesse in diretta anche da Sky, oltre alle 39 che la payTv di Murdoch ha acquistato in esclusiva.
Ma secondo Cattaneo queste 39 partite potrebbero essere recuperate dalla Rai, acquistando i diritti per il digitale terrestre. Bisogna però verificare la praticabilità legale di questa operazione, sentendo anche il parere delle Autorità competenti in materia. Da sottolineare che comunque la visione di queste partite sulla Tv digitale terrestre (TDT) sarebbe a pagamento.
A riguardo si sarebbe già espresso il presidente dell¿Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, dicendo che non esiterebbe alcun problema in proposito.
Cattaneo ha tenuto anche ad entrare nel merito dei costi dei diritti Tv dei mondiali di calcio 2006. Ricordiamo che la trattativa per i mondiali venne fatta sotto l¿allora presidenza di Roberto Zaccaria e la Rai acquistò i diritti delle partite dell”Italia con una opzione sulle altre. L”opzione, da 82 milioni di euro per 36 incontri, è stata fatta cadere per ragioni di costi, come aveva spiegato, lo scorso novembre in Commissione parlamentare di vigilanza, Antonio Marano, responsabile Rai per l”acquisizione dei Diritti sportivi. E ieri ha commentato: “Questa non è una sconfitta; qualche sacrificio bisogna farlo“.
Ieri sera Cattaneo ha evidenziato: ¿I mondiali ¿98 costavano 4 milioni di euro. Nel 2002, 62 milioni, ora 190 milioni, un incremento dell¿800%. Inseguire questi costi ci porta alla rovina¿.
E poi, all¿Usigrai e ai giornalisti di Rai Sport che hanno giudicato ¿gravissima la rinuncia operata dal vertice aziendale¿, il Dg ha risposto che ¿I conti si fanno alla fine e posso dire che non mancheranno gli eventi sulla Rai che ha tutta l¿intenzione di investire su altri sport, oltre al calcio¿.
Cattaneo fa, quindi, riferimento ai diritti di Champions League, che non vuole farsi soffiare da Mediaset o Sky.
Alla domanda a brucia pelo, se la Rai teme che la payTv possa sottrargli audience, Cattaneo ha opposto che è Mediaset a essere danneggiata da Sky, aggiungendo che è per questo motivo che il network privato della famiglia Berlusconi ha acquistato i diritti delle partite da trasmettere sul digitale terrestre. Riconosciuta, quindi, la guerra tacita che si stanno combattendo Mediaset e Sky.
Intanto, per quanto riguarda i diritti in chiaro del campionato di calcio di serie A, Cattaneo ha già fatto sapere che la Rai non intende ¿strapagarli¿.
Il pacchetto comprende i diritti per “Novantesimo Minuto”, “Quelli che il calcio”, “Tutto il calcio minuto per minuto” e per la Coppa Italia. La trattativa dovrebbe iniziare domani, e non si preannuncia semplice.
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