Italia
La Pubblica Amministrazione si scrive, si legge, si vede. Questa, la conclusione a cui si è pervenuti al convegno ¿La PA che si vede: le Tv pubbliche digitali e Web in Italia¿, organizzato dal FORMEZ (Istituto italiano di formazione e assistenza tecnica per le pubbliche amministrazioni), che si è tenuto ieri a Roma nell’ambito del Forum PA.
La Pubblica Amministrazione sbarca in televisione. La consacrazione di questo nuovo modo di fare comunicazione pubblica è arrivata in occasione della 16ma edizione del Forum PA. Giornalisti di settore, comunicatori pubblici, addetti stampa e portavoce hanno tirato le somme dei progressi fatti nell’ultimo anno.
Al convengo hanno partecipato Renzo Santelli, Responsabile Uffici Stampa FNSI; Claudia Cicchetti, Responsabile TelePA Com. Moderatore della giornata Sergio Talamo, Responsabile Ufficio Stampa ed Editoria FORMEZ.
Domenico Falco, Vicepresidente Ordine Nazionale dei Giornalisti, ha portato i propri saluti.
Roberto Santi, Ufficio Stampa ed Editoria FORMEZ, ha presentato la ricerca ¿La PA che si vede, le Tv digitali in Italia¿.
Pietro Candela, Senior Associate Booz Allen Hamilton, ha parlato di multicanalità come opportunità per le amministrazioni centrali e locali. Emanuele Laurenzi, Direttore TelePA, ha illustrato ai presenti il caso di TelePA, la Tv della Pubblica Amministrazione.
Come spiegano gli organizzatori, ¿con l’utilizzo sempre più diffuso e consapevole delle nuove tecnologie – fra cui la Web Radio e la Web Tv ¿ la PA finalmente si può sentire e vedere, realizzando prodotti editoriali utili anche allo sviluppo del senso di appartenenza alla comunità dei dipendenti pubblici¿.
Il Formez riunisce al Forum PA 2005 tutte le Web Tv pubbliche italiane e le sperimentazioni pubbliche con l’impiego della nuova tecnologia di diffusione digitale terrestre e via cavo.
Attualmente gli Enti locali che hanno deciso di comunicare attraverso televisioni via Web o grazie alle nuove possibilità offerte dal digitale terrestre sono 21. ¿Negli ultimi mesi ¿ ha detto Roberto Santi ¿ sono aumentate le iniziative di multicanalità che presuppongono accordi con broadcaster (radio e Tv) locali ed operatori di telefonia mobile¿.
Un interesse, quello verso le nuove forme di comunicazione a favore dei cittadini, confermato anche dai 29 progetti presentati in occasione del recente bando del CNIPA (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione), che ha coinvolto oltre 250 amministrazioni nei servizi di tGovernment.
“Per la comunicazione pubblica il digitale terrestre è uno strumento importante – ha affermato Sergio Talamo – perché permette alla PA di instaurare un filo diretto con il cittadino. Nel passato il comunicatore pubblico era il ‘megafono’ di una volontà unilaterale, oggi i riceventi le notizie non sono più degli utenti sconosciuti”.
E poi, dal notiziario in giapponese prodotto dal Comune di Reggio Calabria alla trasmissione ¿Microfoni Aperti¿ condotta sulla Web Tv TeleCru dai giornalisti dell’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale dell’Umbria, sono decine le nuove esperienze di comunicazione già visibili grazie a Internet.
Nel corso del convegno, è stato presentato anche il ¿Vademecum del giornalista pubblico¿. Si tratta di un manuale, curato da Renzo Santelli che raccoglie diritti e doveri del giornalista dipendente della Pubblica Amministrazione.
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle News sulla Tv digitale terrestre
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