Il WiMax alla conquista del mobile. Costruttori e operatori in prima linea per lo sviluppo di soluzioni 802.16e

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I primi dispositivi WiMax 802.16-2004 certificati dal WiMax Forum dovrebbero debuttare sul mercato il mese prossimo, ma un gruppo di aziende che lavorano sulla tecnologia guardano già oltre, alla versione mobile 802.16e.

Sebbene ci vogliano almeno un altro paio d’anni perché la versione mobile si evolva in applicazioni commerciali, Airspan, Alcatel, BT, Navini Networks, NextNet Wireless, Samsung e altri partono dal presupposto che essa – garantendo l’applicazione dello standard su una base mobile o ¿nomadica¿ – sia molto più promettente dell’802.16d, destinato a competere con le linee a banda larga ADSL.

 

¿Ci stiamo focalizzando sull’802.16e – dice Mick Reeve, group technology officer di BT ¿ perché la versione mobile-nomadica del WiMax potrebbe rappresentare un mercato molto importante e favorire il consolidamento dei vendor¿.

 

E gli analisti concordano: secondo il rapporto ¿WiMAX and Broadband Wireless (Sub-11 GHz) Worldwide Market Analysis and Trends 2005-2010¿, nei prossimi anni gli utenti della versione mobile di WiMax saranno oltre 16 milioni e i chip a supporto della tecnologia genereranno profitti per più di 700 milioni di dollari nel 2010.

 

l’atteggiamento di Alcatel è significativo della tendenza del mercato: il costruttore ha infatti siglato accordi con Alvarion per la rivendita delle tecnologie di quest¿ultimo, ma il vicepresidente Bruno Potdevin ha sottolineato che la società sta spingendo sull’802.16e: ¿Stiamo focalizzando tutti i nostri sforzi di ricerca e sviluppo sull’802.16e anche se abbiamo fatto una base station per il mercato fisso. Lavoreremo per creare un¿evoluzione seamless dal DSL alla banda larga nomadica usando il WiMax mobile¿.

 

E anche altri operatori si muovono nella stessa direzione. BT, ad esempio, intende utilizzare i servizi basati sul WiMax per colmare il gap nel settore mobile, anche eventualmente per una soluzione voice-over-broadband.

¿Vogliamo pensare alla voce come a un¿applicazione multimediale ¿ ha spiegato Mike Reeve, technology officer di BT ¿ Idealmente, puntiamo a un trasferimento seamless e a una bassa latenza. Vogliamo la capacità di effettuare un passaggio tra WiMax, Wi-Fi e DSl’.

 

Il WiMax mobile potrebbe rappresentare inoltre una soluzione complementare o ausiliare ai servizi mobili 3G e alle loro evoluzioni: alcune compagnie – Nextel Communications per tutti ¿ possiedono infatti ampie porzioni di spettro che potrebbero essere utilizzate per la diffusione del WiMax mobile.

 

¿Gli operatori mobili ¿ spiega Peter Rysavy di Rysavy Research ¿ potrebbero impiegare una rete di accesso WiMax indipendente dai network cellulari oppure usare le interfacce radio WiMax come stretta integrazione delle reti mobili¿.

 

La Corea è attualmente il mercato più avanzato al mondo, sia per quanto riguarda la banda larga fissa che i servizi 3G, ma il gigante coreano Samsung sta virando verso WiBro, una soluzione proprietaria molto simile al WiMax mobile.

 

La società ha fatto recentemente il suo ingresso nel Wimax Forum proprio per garantire l’interoperabilità tra WiBro e WiMax mobile.

 

¿Il successo di WiBro è importante per il successo del WiMax mobile ¿ dice Samsung ¿ la tecnologia verrà lanciata l’anno prossimo e sosterrà la crescita del WiMax Mobile¿.

 

Incoraggiato dal crescente entusiasmo che circonda la tecnologia, il WiMax Forum ha iniziato a lavorare ai requisiti per la certificazione tecnica dei test di conformità e l’interoperabilità dello standard 802.16e.

Il Forum ha anche creato la Mobile WiMAX Positioning Task Force per studiare come la tecnologia può essere posizionata nel mercato delle tecnologie mobili a banda larga.

 

Il presidente della Task Force Sai Subramanian (Navini Networks) ha dichiarato che il gruppo è stato istituito anche per ¿chiarire la confusione circa il vero significato di WiMax mobile¿.

Per garantire il successo della tecnologia, dice Subramanian, bisogna innanzitutto evitare di definirla una ¿alternativa ai cellulari¿.

Il WiMax mobile, aggiunge, è ¿banda larga personale¿ e perché la tecnologia riscuota successo, deve offrire qualcosa in più del DSL e del cavo. Quello che può offrire è la liberta della banda larga dovunque¿.

 

Secondo Subramanian, il WiMax mobile potrebbe aiutare a risolvere uno dei più pressanti problemi dei service provider: ossia portare la banda larga nelle aree suburbane e in tutte quelle zone che ¿ considerate a torto o a ragione ¿scarsamente popolate¿ (leggi: pochi profitti) ¿ non possono godere dei vantaggi delle tecnologie di accesso ad alta velocità.

 

Se il WiMax mobile diventerà un¿estensione personale delle reti a banda larga o un¿alternativa al 3G questo è ancora da vedere e le compagnie che intendono ritagliare un futuro alla tecnologia avranno il tempo di pensare all’alternativa migliore.

Il WiMax Forum non può infatti sviluppare i dettagli di un¿agenda di certificazione per una tecnologia che ancora non è pienamente standardizzata: per un piano d’azione concreto ci vorranno dunque almeno un altro paio di mesi.

 

¿Allo stato attuale non esiste una scaletta per la certificazione 802.16e ¿ conclude Jung-Shin Park di Samsung ¿ Ma è essenziale che ci si muova in questa direzione il prima possibile¿.

 

 

Alessandra Talarico

 

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