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Si fa sempre più caldo il fronte della ricerca di video su Internet, con i due big del settore – Google e Yahoo – pronti a darsi battaglia all’ultimo contratto.
Dopo 5 mesi di beta test, Yahoo ha infine rilasciato la versione definitiva del suo motore di ricerca video e dovrebbe a breve annunciare una serie di alleanze con giganti del calibro, tra gli altri, di CBS News, MTV e Reuters che renderanno disponibili per la ricerca i loro materiali video.
Google, impegnato da gennaio nel progetto Google Video, ha annunciato invece accordi con Discovery Channel e CNN, che permetteranno al pubblico di ricercare immagini e testi dei programmi dei due canali televisivi, mentre continuano i test pubblici sul motore di ricerca.
La vera battaglia, però, si gioca sul fronte della differenziazione dei servizi e così se Yahoo permetterà ai creatori di video di inviare i link dei loro contenuti ai suoi database via RSS, Google ha introdotto nelle scorse settimane un programma che consente ai produttori video professionisti e indipendenti di caricare le loro creazioni nel sistema Google Video.
Una serie di mosse, insomma, tutte rivolte a prendere un ruolo di primo piano in quello che diventerà inevitabilmente una funzionalità di punta nel settore della ricerca, cioè la possibilità di reperire materiali video e testi altrimenti fruibili solo in Tv.
l’appetito del pubblico per questo tipo di contenuti è cresciuto in modo vistoso anche grazie alla crescente diffusione della banda larga e le tecnologie di ricerca sono essenziali per destreggiarsi sull’enorme mole di materiale video disponibili su Internet e sulle reti IP, che connettono televisione, dispositivi mobili, computer e altri sistemi di elettronica di consumo.
La strada verso il profitto, tuttavia, è ancora lunga, mentre molte società puntano anche a unire Web e Tv in modo da permettere ai consumatori di ricercare e guardare i video attraverso un decoder, un Pc o un dispositivo mobile.
Le questioni da chiarire restano molte: prima di tutto, i vari Google e Yahoo devono assicurarsi i diritti di licenza necessari per trasmettere i video direttamente dai loro portali.
Attualmente, Yahoo indirizza i visitatori su siti di terze parti che offrono i video, mentre Google mostra solo immagini e testi.
Il prossimo passo, essenziale per lo sviluppo del settore, è dunque la creazione di un modello di business che abbia senso per tutte le parti coinvolte, ossia ISP, broadcaster, pubblicitari, ecc.
Per ora, entrambe le compagnie puntano a definire al meglio i dettagli della tecnologia, per consegnarla al pubblico perfettamente funzionante per la prima.
Più in là, quando il mercato sarà maturo, allora si vaglieranno le diverse opzioni per fare di questo business un¿attività il più possibile proficua.
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