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La posta elettronica certificata (PEC) è ormai una realtà, l¿Italia può vantarsi si essere tra i primi Paesi al mondo ad aver dato valore legale alle eMail. Con la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale del 28 aprile, è stato disciplinato e introdotto il nuovo sistema che fornisce al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, a garanzia dell”invio e della consegna di documenti informatici, tra Pubbliche Amministrazioni, cittadini e imprese.
Con il DPR n.68 dell”11 febbraio 2005 l”eMail certificata acquista, infatti, valore legale grazie al fatto che la trasmissione del messaggio e la ricezione da parte del destinatario sono certificate dai gestori di posta elettronica certificata (PEC) del mittente e del destinatario attraverso la “ricevuta di accettazione” prodotta dal primo e la “ricevuta di avvenuta consegna” prodotta dal secondo.
Le ricevute rilasciate dai gestori di posta sono inoltre da essi sottoscritte mediante una firma elettronica avanzata, generata in automatico dal sistema di posta e basata su chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e l”altra privata, assicurando così la provenienza, l”integrità e l”autenticità del messaggio di posta elettronica certificata.
I gestori di posta elettronica certificata sono tenuti a garantire la riservatezza, la sicurezza (anche da virus informatici) e l”integrità nel tempo delle informazioni contenute nella cosiddetta busta di trasporto, conservandole per trenta mesi.
I gestori di posta elettronica certificata, per essere inclusi in un apposito elenco pubblico gestito e controllato dal CNIPA, devono avere determinati requisiti.
Possono esercitare la funzione di gestore di PEC sia le Pubbliche Amministrazioni che i privati aventi natura giuridica di società di capitali con capitale sociale versato non inferiore a un milione di euro.
Il processo di invio e ricezione del messaggio di posta elettronica certificata è il seguente: il mittente spedisce il messaggio al suo gestore di PEC che gli inoltra la ricevuta di accettazione e contemporaneamente invia il messaggio alla casella di posta del destinatario direttamente (se il gestore è lo stesso) oppure al gestore del destinatario assicurando l”interoperabilità dei servizi offerti. Come per una raccomandata con ricevuta di ritorno un”eMail certificata si ritiene “ricevuta” dal destinatario se consegnata nella casella di posta elettronica (tale fatto è comprovato dalla ricevuta che invia il gestore di posta di quest”ultimo) indipendentemente dal fatto che sia stato o meno letta.
Le regole tecniche per i sistemi che erogheranno il servizio di PEC saranno inserite in un DPCM di prossima pubblicazione.
¿E¿ un atto di modernità¿ ha detto il ministro dell¿Innovazione Lucio Stanca, ricordando che ogni giorno in Italia vengono spediti almeno 400 milioni di messaggi elettronici (146 miliardi l”anno) e per il 2005 se ne prevedono almeno 500 milioni.
Già da tempo, la macchina organizzativa statale è passata all¿uso dei nuovi strumenti informatici che gli consentono di risparmiare tempo e denaro. La PA inoltra annualmente centinaia di milioni di messaggi di posta elettronica, con un risparmio di 18/20 euro, per ogni singola spedizione, nei costi di gestione rispetto alla posta tradizionale.
L¿introduzione della PEC permetterà un ulteriore taglio ai costi, oltre a garantire tempi veloci, con grande vantaggio anche per l¿efficienza dei pubblici uffici.
Ad esempio, spiega il ministro, ¿ogni lettera che la Pubblica Amministrazione invia con i sistemi tradizionali comporta un costo stimato in almeno 20 euro, contro i circa 2 euro di una eMail. Solo il Ministero degli Esteri con il passaggio dai tradizionali telegrammi, e la loro conservazione, all”eMail ha diminuito di oltre 17 tonnellate il consumo di carta¿.
Ma non solo, le nuove norme disciplinano l”utilizzo della posta elettronica certificata non solo nei rapporti che cittadini e imprese intrattengono con la Pubblica amministrazione, ma anche nelle relazioni tra uffici pubblici, come pure tra privati.
Come informa una nota del CNIPA, avviata nel 2002dal Centro Tecnico per la Rupa, laprima sperimentazionesul servizio di PECè stata condotta con particolare riguardo agli aspetti legatiall”interoperabilità e ha prodotto una serie di documenti tecnici. Parallelamente sono stati sviluppati, nell”ambito della PA, alcuni progettiche hanno realizzato servizi di posta elettronica certificata partendo dalle regole tecniche che si andavano formando. Le attività sperimentali hanno coinvolto numerosi fornitori di soluzioni.
¿Un tale approccio ¿ ha commentato il CNIPA -, decisamente innovativo per il panorama italiano, ha consentito di mettere a punto una norma essendo da un lato coscienti della reale applicabilità (e nel contempo avendo già fatto maturare da un lato le possibilità di impiego della tecnologia) e dall”altro la crescita di un mercato¿.
Direttiva europea sulle firme elettroniche
Recepimento della direttiva 1999/93/CE sulla firma elettronica
Regolamento di coordinamento in materia di firme elettroniche
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Addio raccomandata, la posta elettronica diventa ¿posta certificata¿
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