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Promosso a pieni voti dai dati di bilancio, il colosso di Redmond Microsoft archivia una trimestrale più che soddisfacente, registrando un fatturato di 9,62 mld di dollari rispetto ai9,18 del 2004, una crescita media annua del 4,9% ed un risultato operativo di 3,33 mld di dollari, in ascesa netta rispetto all¿1,28 mld dello scorso anno.
Presentate ieri in tarda serata, le cifre del terzo trimestre hanno confermato il solido posizionamento sul mercato del gigante informatico: il dato più saliente è stato il raddoppio degli utili, saliti a 2,56 mld di dollari contro l¿1,32 mld dello scorso anno.
Un risultato positivo che ha premiato anche le quotazioni: dalla chiusura a 24,45 dollari, il titolo è subito salito nel dopo Borsa a 24,60 dollari.
Oltre alla generale buona performance della società, tale balzo è legato in buona parte alle ottime vendite delle console per videogame (Xbox, in primis) e ai software di rete.
Ad incidere positivamente, anche la flessione dei costi legali (22 centesimi per azione), che consentono al titolo di passare dai 12 centesimi di un anno fa ai 23 centesimi per azione attuali, il linea con le attese di Wall Street targets che, escludendo gli oneri straordinari, indicavano un valore di 32 centesimi per azione.
In linea con gli attese, quindi, gli utili netti, per quanto leggermente sotto le aspettative i ricavi di vendita, che hanno registrato indici d¿incremento costanti ma moderati: +2,2% per i sistemi operativi Windows; + 2,5% per le soluzioniOffice; – 4,6% per la divisione Internet MSN.
In realtà, come confermato dagli analisti le cifre non brillanti sono da ascrivere esclusivamente dall¿andamento apatico del comparto Pc.
Risultati molto positivi, invece, per i segmenti entertainment ¿ grazie al prodotto di punta Xbox – e per i software di rete ¿ soprattutto database SQL Server e software Exchange email ¿ con una crescita netta del 12%.
Il trend positivo si registra in tutte le divisioni, ma a guidare la crescita dei profitti e dei risultati operativi della società guidata da Bill Gates è soprattutto il comparto Server e Tools come dimostrano le ottime vendite di software per infrastrutture informatiche, in particolar modo data base Sql Server e applicativi Exchange, come confermano i dati soprariportati.
Buone performance anche per la divisione mobile, che contempla palmari e smartphone, con un fatturato di oltre 800 mln di dollari rispetto ai precedenti 61, ed una contrazione delle perdite operative da 36 a 8 mln di dollari.
Particolarmente buono, infine, anche l¿andamento della divisione Business Solutions ¿ che elabora sistemi gestionali per le Pmi per medie e piccole aziende, con un incremento delle vendite da 179 a 185 milioni.
“Le ottimistiche prospettive future per ciò che concerne la nostra linea di prodotti e le grosse opportunità legate ai nostri investimenti in servizi e prodotti innovativi ci consentono di prevedere, per l¿anno fiscale 2006, una significativa crescita degli utili” ¿ ha dichiarato Scott Di Valerio, corporate vice president e corporate controller Microsoft.
Comunicando i dati della trimestrale, quindi, Microsoft ha espresso un outlook positivo per quanto concerne il prossimo esercizio.
Entro la fine del prossimo trimestre al 30 giugno, la società prevede di mettere a archiviare ricavi per 10,1/10,2 mld, e di registrare un utile per azione di 27-28 centesimi, sempre in linea con le stime degli analisti (ricavi a 10,1 miliardi e eps di 27 centesimi).
A lungo raggio, le proiezioni per il 2006 indicano ricavi per 43,3/44,1 mld e utile per azione tra 1,26 e 1,30 dollari, anche confermano le stime di Wall Street che indicavano in media un target di fatturato di 43,3 miliardi e utile netto per azione di 1,27 dollari.
Il trimestre appena concluso ha iscritto in bilancio oneri legali in calo, pari a 768 mln di dollari, relativi ad una transazione stragiudiziale con la società Gateway e come fondo per le misure previste dall¿Antitrust.
Per arginare nuovi coinvolgimenti in questo senso, Microsoft dovrà ora adeguarsi alle decisioni della Commissione Ue, in relazione alle accuse di posizione dominante, fornendo ulteriori informazioni sui dati protetti dei suoi brevetti, ossia sulla loro interoperabilità.
A margine della conferenza International Competition Law svoltasi ieri ij Svizzera a St. Gallen, il direttore generale alla Concorrenza Philip Lowe ha dichiarato che la Commissione ha bisogno anche di sapere quali informazioni di interoperabilità “potrebbero probabilmente essere semplicemente informazioni disponibili gratuitamente. Poi avremo buone basi per stabilire termini accettabili su cui Microsoft può fornire informazioni ai concorrenti”.
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sul caso antitrust Microsoft-Ue
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