Italia
Riportiamo di seguito l”intervento di Pietro Varaldo, Direttore Generale Federcomin, alla Tavola Rotonda ”Strategie e tecnologie innovative per competere nel mercato delle Tlc” nell”ambito del IV Forum Annuale sulle Telecomunicazioni, Roma, 28 aprile 2005
di Pietro Varaldo
Direttore Generale Federcomin
Le Tecnologie dell¿Innovazione rappresentano un elemento essenziale della strategia di Lisbona dell¿Unione europea ed hanno già apportato vantaggi notevoli alle economie di ogni Paese.
La Commissione europea sottolinea inoltre che il contributo al PIL prodotto dal settore dell¿ICT nei Paesi della UE è passato ¿ negli anni 1999-2000 ¿ dal 4% al 8%.
Sempre secondo i dati della Commissione, tra il 1995 e il 2000 l¿aumento della produttività nella UE è dovuto, per il 40%, alle tecnologie dell¿innovazione.
Per quanto riguarda, in particolare, il mercato delle TLC, secondo il Rapporto EITO nel 2005 si attende in Italia una crescita pari al 4,4%, la più elevata fra i maggiori Paesi europei e a fronte di un andamento medio europeo del 3,3%, mentre la ripresa risulta insoddisfacente per l¿Informatica.
I dati sulla domanda di TLC nel nostro Paese, come evidenzia l¿Osservatorio della Società dell¿Informazione realizzato da Federcomin in collaborazione con il DIT, ci dicono che a giugno 2004 la quasi totalità delle imprese con oltre 250 dipendenti disponeva di un accesso alla banda larga (i collegamenti scendono al 74% nelle imprese con più di 50 dipendenti).
Le PMI mostrano tassi inferiori (43% nelle realtà fino a 9 dipendenti) ma in crescita, anche grazie agli investimenti messi in atto dal Governo (contributi di attivazione, piani di eGovernment, ecc.).
Nelle famiglie la diffusione di banda larga ha raggiunto il 10%, con una distribuzione abbastanza omogenea nel territorio, fatta eccezione per il Sud e le Isole dove scende al 7,5%.
L¿accesso sempre più diffuso dei cittadini ai contenuti digitali esprime una voglia di conoscenza e di crescita culturale per le quali occorrono infrastrutture e interventi capaci di dare ¿cittadinanza¿ a tutti coloro che vogliano entrare nella dimensione innovativa della Società della Conoscenza.
Per un imprenditore innovare significa riuscire a dare una risposta alle nuove esigenze dei consumatori a condizioni accessibili a tutti, sia in termini di costo che di semplicità ed efficacia.
Occorre pensare in termini di servizi innovativi grazie a PC, larga banda per l¿accesso ad Internet, telefonia mobile 3G, Televisione Digitale Terrestre e infrastrutture satellitari.
Si tratta di offrire anche sistemi a rete integrati, interoperabili e sicuri e vorrei in proposito citare:
il Sistema Pubblico di Connettività (SPC), che costituisce un insieme di strutture organizzative, infrastrutture tecnologiche e regole tecniche per il patrimonio informativo della Pubblica amministrazione;
le iniziative nell¿ambito della convergenza tecnologica di soluzioni applicative e di servizi sia per le aziende che in ambito pubblico;
lo sforzo portato avanti da Innovazione Italia e Infratel per estendere tutto ciò all¿intero territorio nazionale ed in particolare al Sud del Paese.
Le piattaforme tecnologiche sono essenziali per veicolare i nuovi servizi che arriveranno negli uffici, nelle imprese, nelle case e perfino agli utenti in mobilità.
Sono i servizi di:
eGovernment
eCommerce
eLearning
e-Content
eHealth
eBanking
e-Tourism
In questo nuovo mondo, che non è un futuro lontano nel tempo ma è già intorno a noi, le Telecomunicazioni, come infrastrutture, servizi e contenuti, rappresentano una struttura portante della nuova economia.
L¿ICT porta una migliore qualità di vita per tutti, grazie alla funzione di nuovi contenuti e di nuovi saperi che si diffondono attraverso l¿ICT.
A questo nuovo mondo rappresentato dai contenuti digitali Federcomin ha voluto dedicare uno studio ad hoc, che abbiamo presentato qualche giorno fa, nel corso di un convegno che si è svolto qui a Roma.
Il mercato dell¿e-Content, che cresce con tassi a due cifre, è oggi una realtà piuttosto composita nella quale rientrano sia operatori provenienti dall¿industria tradizionale dei contenuti (case editrici, testate di quotidiani, broadcaster televisivi, case cinematografiche e discografiche), sia attori che operano in settori dell¿ICT (gestori di servizi di telecomunicazioni, portali web, software house, ecc.) e che sempre più spesso allargano i confini di questo settore diversificando la propria attività con l¿offerta di contenuti digitali.
E¿ una grande opportunità per le imprese, che può stimolare nuove iniziative e nuova occupazione.
Oltre ai grandi operatori, migliaia di piccole e medie aziende di servizi possono esprimere potenzialità creative e di business.
La banda larga dovrà diventare come il telefono, come l¿energia elettrica.
Rappresenterà la linea di digital divide in grado di segnare chi è avanti e chi rimane indietro, chi gode dei vantaggi competitivi e chi ne rimane escluso.
Non a caso il Commissario europeo Viviane Reding ha proposto di sostituire nell¿Agenda di Lisbona la ¿e di electronic¿ con la ¿i di inclusion¿ che esprime una Società della Conoscenza vissuta da tutti e partecipata senza solchi culturali e digitali.
Presentazione dell”intervento
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