Europa
Sei Paesi europei hanno chiesto alla Ue di sostenere il progetto di una Biblioteca digitale europea. Questa presa di posizione arriva all¿indomani della firma di una mozione da parte di 19 biblioteche nazionali volta al sostegno di ¿un”iniziativa comune dei dirigenti europei per un”ampia digitalizzazione delle opere del patrimonio del vecchio continente“.
Obbiettivo delle biblioteche nazionali è anche quello di contrastare il gigantesco programma di Google, uno dei più potenti motori di ricerca al mondo, che il 14 dicembre 2004 ha annunciato il lancio di una biblioteca virtuale (gratuita) di quindici milioni di titoli.
I Capi di Stato e di governo di Italia (Silvio Berlusconi), Francia (Jacques Chirac), Polonia (Aleksander Kwasniewski), Germania (Gerhard Schroeder), Spagna (Jose Luis Rodriguez Zapatero) e Ungheria (Ferenc Gyurcsany) hanno firmato una lettera nella quale chiedono ai presidenti del Consiglio europeo, Jean-Claude Juncker, e della Commissione, Jose Manuel Durao Barroso, di avviare un¿iniziativa in questo senso.
Si tratta, come spiegano nella lettera, di difendere un patrimonio ¿di una ricchezza e di una diversità che non ha eguali¿, che esprime ¿l¿universalismo di un continente che, nel corso della sua lunga storia, ha dialogato con il resto del mondo¿.
Un patrimonio, osservano i sei leader europei, che ¿se non verrà digitalizzato e reso accessibile online, potrebbe non occupare il proprio posto nella futura geografia del sapere¿.
Da qui, la richiesta alla Ue di sostenere l¿iniziativa, già avviata da numerose biblioteche nazionali, per la messa online e la costituzione di quella che potrebbe essere definita la ¿biblioteca digitale europea¿.
Si tratta di appoggiare un¿azione comune che consentirà di mettere a disposizione, in modo ampio, il patrimonio culturale e scientifico europeo sulle reti informatiche mondiali.
I sei Paesi ritengono che la Ue potrebbe essere assicurare ¿la concertazione tra le istituzioni coinvolte¿ e contribuire anche a raccogliere le sfide poste da questo progetto come, per esempio, la selezione dei fondi, ma anche a promuovere azioni sinergiche volte a superare gli ostacoli tecnici e non solo.
L¿operazione è partita dopo che la Biblioteca Nazionale Francese (BNF) ha lanciato l¿iniziativa, poi sottoscritta da altre Biblioteche nazionali europee.
A riguardo, il mese scorso, il presidente della BNF, Jean-Noël Jeanneney, ha incontrato Jacques Chirac e il Ministro della Cultura Renaud Donnedieu de Vabres.
Obiettivo comune: fermare l¿avanzata di Google che in sei anni intende digitalizzare 15 milioni di libri (4,5 miliardi di pagine) provenienti da 4 prestigiose biblioteche americane e una inglese (Oxford).
L¿iniziativa della BNF è sostenuta dalle biblioteche centrali di Italia, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Spagna, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e Svezia.
La Biblioteca nazionale della Gran Bretagna non ha firmato la mozione, ma ha dichiarato che sosterrà questa iniziativa. Il Portogallo ha fornito un accordo che però dovrà essere sottoscritto dal ministro competente. Cipro e Malta hanno dato il loro sostegno orale.
Secondo Jean-Noël Jeanneney, si tratta di evitare ¿il crescente dominio dell¿America nella definizione dell¿idea che le prossime generazioni si faranno del mondo¿.
Da diverso tempo ormai il presidente della BNF sta portando avanti la battaglia contro Google, denunciando il rischio di un¿egemonia da parte del potente motore di ricerca. Posizioni ribadite da Jeanneney anche in un libro, ¿Quand Google défie l”Europe, plaidoyer pour un sursaut¿, che sollecita una posizione comune europea.
L¿argomento sarà affrontato anche dal presidente Jacques Chirac in occasione del discorso inaugurale della manifestazione che si terrà il 2 e il 3 maggio a Parigi e che richiamerà i ministri della Cultura dei Paesi membri della Ue.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Tutto lo scibile umano a portata di mouse: Google e il sogno di una biblioteca ¿universale¿
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