Italia
Dal libro al film: agli scrittori italiani corrisponde un cinema italiano? L¿AIE (Associazione Italiana Editori) riporta che tra il 2000 e il 2004 sono usciti nelle sale cinematografiche italiane non meno di 217 film tratti da libri: di questi, almeno 43 provenivano da libri di autori italiani. E parliamo di circa il 20% del totale dei film derivanti dai libri.
Emerge infatti in modo chiaro che una parte non marginale dei successi e dei ricavi dell¿industria cinematografica di sala (ma anche degli sfruttamenti secondari derivanti dalle cessioni alla payTv, dal noleggio e vendita di videocassette e Dvd fino ai passaggi televisivi in chiaro) deriva direttamente da sceneggiature basate su libri e romanzi. Assistiamo così al fenomeno sempre più significativo per cui il bestseller rappresenta solo il primo capitolo della rete del valore nello sfruttamento dell¿opera dell¿ingegno.
Risulta allora interessante riflettere sul Paese di provenienza del film: su 217 pellicole tratte da libri, 56 sono produzioni o coproduzioni italiane contro le 115 produzioni e coproduzioni Usa; in queste 56 coproduzioni italiane rientra però la quasi totalità dei film tratti da libri di autori italiani (41): solo 2 sono produzioni straniere (e non Usa). Questi 41 film prodotti in Italia e tratti da autori italiani sono stati tutti realizzati da registi italiani. Cifre che, secondo l¿AIE, raccontano un nuovo, significativo, fenomeno.
Di questi temi, ma anche di quanto incide la vendita del libro tratto o collegato al film in libreria, o del cinema alleato e partner per l¿internazionalizzazione dell¿editoria italiana, si parlerà alla tavola rotonda ¿Dal libro al film. Scrittori italiani, cinema italiano?¿, in programma giovedì, 5 maggio, alla Fiera del libro di Torino.
Dopo il saluto del presidente di AIE Federico Motta,interverranno, il direttore editoriale della Fandango Rosaria Carpinelli, Francesca Longardi della casa di produzione Cattleya, Alberto Magnani di Demoskopea, lo scrittore (tra le sue opere, Tre metri sopra il cielo) e sceneggiatore Federico Moccia, il professor Severino Salvemini dell¿Università Bocconi (CLEAC). L¿incontro sarà moderato da Alessandro Casazza, presidente del Museo del cinema di Torino.
L¿AIE fornisce qualche cifra sugli editori che hanno avuto la fortuna di pubblicare un libro da cui è stato tratto un film. Rispetto ai 217 film, risultano 17 libri Einaudi, 14 Mondadori, 6 Piemme, 8 Sperling&Kupfer (il gruppo Mondadori totalizza 45 titoli); segue il gruppo Rcs con 27 titoli (10 Rizzoli, 9 Bompiani, 4 Sonzogno, 2 Marsilio, 1 Fabbri e 1 Adelphi) e il gruppo Longanesi con 17 titoli (5 Guanda, 3 Salani – gli Harry Potter – e Garzanti Libri, e ben 8 ripubblicati da Tea); segue Il Saggiatore con 7 titoli (4 Tropea e 3 Il Saggiatore), distaccato, almeno per ora, da Feltrinelli con solo 5 titoli. Si piazzano bene inoltre anche alcune case editrici medio piccole: Sellerio e Baldini Castoldi Dalai con 4 libri ciascuna, 3 per Fandango e più giù un numero enorme di nomi e marchi editoriali con 1 solo titolo.
Per quanto riguarda i generi letterari che vanno per la maggiore: ben 31 titoli (il 14%) sono narrativa di genere (giallo, noir o gotico), 6 sono di fantascienza, per circa un 17% di film tratti da una letteratura tradizionalmente considerata di serie B e che solo negli ultimi tempi ha acquistato valore e dignità anche sugli scaffali delle librerie. Seguono i classici (23 titoli), e, a sorpresa, ben 12 titoli classificabili come biografie-autobiografie. (r.n.)
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