Italia
Scambio di consegne all”insegna dell”amicizia e della cordialità al ministero delle Comunicazioni fra Maurizio Gasparri e Mario Landolfi: stretta di mano e abbraccio sotto i flash dei fotografi e gli occhi dei cronisti.
””Con Mario – ha detto il ministro uscente – abbiamo condiviso la militanza politica, l”esperienza al Secolo, l”attività in Parlamento, la crescita di responsabilità dentro il partito e oggi questa vicenda, nella quale, ribadisco al di là delle polemiche, ho sollecitato una diversa soluzione, com”è noto. Come ho già detto, i governi passano, i partiti restano: ora cuore del mio impegno sarà la militanza nella destra. Continuerò la mia attività con la stessa passione e la stessa intensità, per fare grande la destra e vincente il centrodestra””.
Dopo i ringraziamenti di rito ai giornalisti, ai collaboratori, ai vertici del ministero, Gasparri ha rivendicato con orgoglio i risultati ottenuti nei 1410 giorni, che fanno di lui il terzo ministro delle Comunicazioni più longevo della storia della Repubblica.
Importanti i traguardi raggiunti da Gasparri dal 2001 a oggi e sono molti a ritenere che con lui il ministero delle Comunicazioni abbia fatto un salto di qualità notevole.
Ricordiamo l¿adozione del nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche, la riforma del sistema radiotelevisivo, l”avvio della Tv digitale terrestre (TDT), con milioni di utenti, la telefonia mobile 3G (Umts), la crescita della banda larga passata in tre anni da 300 mila a 5 milioni di collegamenti. Il Wi-Fi che proprio in questi giorni partirà con la sperimentazione per la navigazione su Internet senza fili.
Ma non solo: ¿Abbiamo moltiplicato i finanziamenti per l”emittenza televisiva e radiofonica, abbiamo adottato nuove norme per la tutela dei minori – ha detto Gasparri – e fatto recuperare posizioni all”Italia rispetto al passato. A maggio l”Unione Europea diffonderà un documento nel quale inviterà tutti gli Stati membri a perseverare proprio nella strada di questo tipo di innovazione¿.
Al nuovo ministro Landolfi il compito di gestire quest¿importante eredità e di gettare le basi per le azioni future.
Tra i suoi impegni più urgenti sicuramente quello di assicurare lo spegnimento del segnale analogico, per il definitivo passaggio alla Tv digitale terrestre, fissato per il 31 dicembre 2005.
In vista anche del prossimo documento della Ue che definirà i contorni del nuovo scenario televisivo europeo, in cui verrà stabilita anche una deadline per gli Stati in ritardo in questo passaggio verso la Tv del futuro.
””Consapevole dell”eredità impegnativa” lasciatagli dal predecessore, il neoministro delle Comunicazioni Mario Landolfi andrà avanti ””sulla strada tracciata da Maurizio Gasparri. Ho un anno di tempo, ma il neonato governo, il Berlusconi bis, si impegna a non avere il respiro affannoso di chi deve arrancare, ma il respiro lungo di chi deve costruire fino alla fine della legislatura. Poi si vedrà chi raccoglierà la mia eredità″.Landolfi ha, quindi, brevemente elencato, conversando con i giornalisti, le priorità dell”intervento futuro del ministero: ””Innanzi tutto, l”ampliamento dell” offerta del digitale terrestre, tecnologia che vede l”Italia all”avanguardia. Poi il rispetto di alcune scadenze, come il varo definitivo del Codice unico della Radiotelevisione, all”esame delle commissione parlamentari competenti. E poi le funzioni di vigilanza del ministero su enti come la Rai e le Poste: potestà che continueremo a esercitare in modo puntuale, specie per quanto riguarda la Rai e la tutela dei minori, punto qualificante che ci troverà vigili e impegnati”.
””Per quattro anni – ha detto ancora Landolfi – Gasparri ha svolto un lavoro qualificato notevole, sia attraverso l”intervento diretto nei settori di attività del ministero, sia nell”applicazione dei contratti di servizio e di vigilanza. Raccoglieremo questo impegno a continuare a lavorare nell”interesse degli italiani e della nazione: mi metterò al lavoro di buona lena, contando sui risultati già raggiunti”.
Grazie al lavoro di Gasparri, l¿Italia risulta essere a pieno titolo tra i Paesi all”avanguardia sul mercato europeo della Tv digitale terrestre, oltre ad essere tra quelli che hanno stabilito delle forme di cooperazione anche con altri Stati, come la Francia, la Gran Bretagna e la Spagna, in modo che sia più forte l¿azione europea volta a promuovere il passaggio verso la TDT.
Il 16 aprile scorso, in occasione della Prima Conferenza Nazionale sulla TDT, Gasparri ha parlato del digitale terrestre, definendolo ¿una tappa storica per la vita della Tv italiana¿.
I decoder venduti sono arrivati a 2 milioni e l¿Italia è divenuta uno dei Paesi leader sul mercato europeo della Tv digitale terrestre.
Secondo un”indagine commissionata da DGTV a GFK Marketing Service Italia, a fine marzo 2005 i decoder in circolazione erano quasi due milioni (1.910.400).
Il 56,2% (1.073.000) sono interattivi e sono stati acquistati con il contributo dello Stato. Il 39,4% (752 mila) sono stai comprati dalle famiglie italiane senza il finanziamento. Il restante 4,4% (85 mila) sono zapper, ovvero decoder senza applicazioni interattive.
Continua, quindi, la corsa verso il prossimo switch-off. Si procederà per tappe regionali e le prime regioni a passare definitivamente alla nuova tecnologia di diffusione saranno la Sardegna e la Valle D”Aosta.
Landolfi, sposato e con tre figli, è nato a Mondragone (Caserta) il 6 giugno del 1959. Nel 1983 Landolfi è stato eletto consigliere comunale a Mondragone, carica ricoperta fino al 1999. Diviene deputato per la prima volta nel 1994 e riconfermato alla Camera nel 1996. Nel 1995 viene nominato coordinatore regionale di An in Campania. Nel 2000 è eletto presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Nel 2001 viene rieletto a Montecitorio. Giornalista, Landolfi è stato portavoce di AN per poi assumere la funzione di responsabile della propaganda. E” componente dell”Ufficio di presidenza del partito.
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sulla Tv digitale terrestre
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