Italia
Presentazione ufficiale oggi a Roma per il Progetto Michael. Intervenuti i responsabili istituzionali di regioni, università, centri di ricerca e istituti del ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Partner del Progetto: il ministero francese della Cultura e della Comunicazione, il Museums Libraries and Archives Council (MLA) britannico e il ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali, coordinatore del consorzio, a cui partecipano anche in qualità di partner tecnici e organizzativi Amitié, Dédale e AJLSM.
Il Progetto Michael intende realizzare un portale trans-europeo multilingue che permetterà di reperire e accedere alle risorse digitali culturali di Francia, Gran Bretagna e Italia. A tale scopo è stato avviato il censimento delle collezioni digitali prodotte nei tre Paesi partner.
Michael, attraverso l¿adozione di standard condivisi, punta all¿allineamento e all¿interoperabilità dei portali culturali nazionali promuovendo la fruizione del patrimonio culturale europeo.
¿Il servizio consentirà molteplici strategie di ricerca – ha spiegato questa mattina Rossella Caffo, coordinatrice del Progetto e Direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea – a base testuale, geografica o cronologica, per tipologia, categoria o argomento, per istituzione responsabile, Progetto o servizio. La ricerca potrà essere effettuata nell¿ambito della base dati nazionale o su tutte le basi di dati contemporaneamente attraverso il portale pan-europeo. Obiettivo prioritario del servizio offerto da Michael è l¿interoperabilità con le diverse iniziative internazionali, nazionali e locali nel campo dell¿accesso digitale al patrimonio culturale.¿
Ma vediamo più specificatamente in cosa consiste il Progetto Michael. Nasce dalla stretta collaborazione avviata nell¿ambito del NRG (Gruppo europeo dei rappresentanti nazionali per la digitalizzazione del patrimonio culturale) e del Progetto MINERVA. Michael è finanziato nell¿ambito del Programma e-Ten (Electronic Trans-European Networks): la digitalizzazione delle collezioni è sovvenzionata interamente da budget nazionali, mentre la Commissione sostiene il coordinamento e la messa in opera dei servizi a valore aggiunto europeo. Nel piano finanziario del Progetto i Paesi mettono a disposizione 33 milioni di euro in tre anni, mentre la Commissione apporta 3.3 milioni (10%) per la costruzione del servizio trans-europeo. Il Progetto dura tre anni e si concluderà a giugno del 2007.
Antonia Pasqua Recchia, direttore generale per l¿innovazione tecnologica e la promozione del ministero a livello nazionale, ha dichiarato che la forza del Progetto Michael è nella partecipazione degli enti territoriali e locali e delle Università.
¿Il portale – ha sottolineato Recchia – non si limita a fornire chiavi di accesso ai dati del ministero, che certamente ne costituiscono una importante parte, bensì a estendere la possibilità di interrogazione e ricerca alle risorse digitali rese disponibili dai più diversi soggetti detentori e produttori di informazioni culturali. La finalità ultima è quella di accrescere la conoscenza del patrimonio e quindi di promuovere e stimolare una maggiore fruizione diretta del patrimonio stesso, con un incremento del numero dei visitatori reali, nonché di costruire un¿offerta efficace di fruizione virtuale¿.
In Italia, il Piano nazionale per il censimento Michael prevede la partecipazione di archivi, biblioteche, musei, uffici di tutela (soprintendenze), istituti culturali e di ricerca, università.
La realizzazione prevede una serie di accordi o convenzioni con i vari enti interessati, in cui si definiranno le procedure di co-finanziamento dei vari sottoprogetti di censimento, le modalità di attuazione, i tempi e le regole per l¿aggiornamento e la fruizione.
L¿avvio del censimento è previsto per il mese di giugno, immediatamente dopo la conclusione della fase di sperimentazione. Il censimento dovrà essere effettuato in gran parte entro il 2005 e sarà completato entro il 2006.
Il ministero italiano sta elaborando una proposta di allargamento del Progetto per consentire la partecipazione a tutti i Paesi interessati nell¿ambito dell¿Unione europea.
A tal fine, il 21 marzo scorso, è stata organizzata a Roma una riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti nazionali di Germania, Finlandia, Irlanda, Ungheria, Polonia, Olanda, Malta, Grecia. Hanno già espresso il loro interesse anche Belgio, Portogallo, Estonia e Slovacchia.
Il 1° aprile il Progetto è stato ufficialmente presentato a Parigi. Il prossimo novembre, sarà la volta della Gran Bretagna, a Bristol, nell¿ambito delle attività programmate per la presidenza britannica dell¿Unione Europea.
Il Progetto Michael implementa gli standard e le linee guida risultato dell¿attività diMINERVA(Ministerial Network for Valorising Activities in digitisation) e rivolge la massima attenzione all¿implementazione degli standard internazionali.
Il servizio sarà attivato attraverso siti Internet sviluppati nel rispetto dei prodotti MINERVA WP5 sulla qualità del Web per la cultura.
Michael consentirà molteplici strategie di ricerca, a base testuale, geografica o cronologica, per tipologia, categoria o argomento, per istituzione responsabile, progetto o servizio.
La ricerca potrà essere effettuata nell¿ambito della base dati nazionale o su tutte le basi di dati contemporaneamente attraverso la pan-European Michael Instance.
Il Progetto MINERVA è stato avviato nel 2002, un¿azione di coordinamento finanziata dal programma IST nell¿ambito del V Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Agisce come braccio operativo del Gruppo dei Rappresentanti Nazionali (NRG), referente della Commissione europea per il coordinamento di politiche e programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale e scientifico degli Stati membri. MINERVA ha consentito di avviare i gruppi di lavoro per l¿implementazione del Piano d¿azione di Lund, che identificava un set di azioni da avviare per far progredire la digitalizzazione dei contenuti culturali e scientifici europei e raggiungere gli obiettivi delineati dai Principi di Lund (2001).
Il gruppo di lavoro WP3 (Inventories, Discovery of Digitised Content, Multilingualism Issues) del Progetto MINERVA ha portato su un tavolo europeo le specifiche adottate per l¿inventario francese dei fondi culturali digitali (Catalogue des fonds culturels numérisés) e lo standard britannico per la descrizione delle collezioni digitali RSLP. Il modello è stato confrontato con altre best practices condotte da altri Stati membri e con le prassi nazionali in materia di descrizione di collezioni e istituzioni culturali; il lavoro ha condotto alla redazione di specifiche per inventari di contenuti digitali (Specifications for Inventories of Digitised Content– ed. M. Foulonneau ¿ 2003) approvate dal Gruppo dei Rappresentanti Nazionali.
In parallelo e in coordinamento con il WP3, si è svolto il lavoro del gruppo di lavoro WP4 (Interoperability and Service Provision) che ha prodotto un set di linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali (Technical Guidelines for Digital Cultural Content Creation Programmes). Le linee guida tecniche rappresentano, fra l¿altro, la piattaforma comune europea in tema di standard per i metadati, l¿harvesting, il reperimento delle risorse, nonché una base di partenza comune per affrontare i risvolti giuridici (diritti di proprietà intellettuale, diritto alla riservatezza) implicati nella messa in Rete delle risorse digitali e dei dati sul patrimonio culturale.
I risultati prodotti dai due gruppi di lavoro hanno reso disponibili gli strumenti necessari per la creazione di un nuovo servizio europeo per la ricerca e il recupero dei contenuti culturali digitali, interoperabile con i cataloghi di risorse digitali gestiti dalle istituzioni culturali.
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