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Le vendite dei televisori digitali negli Stati Uniti dovrebbe superare quest¿anno quelle degli schermi analogici, secondo i vertici del gruppo sud-coreano LG Electronics.
¿Sono tanti gli americani che hanno comprato gli ultimi televisori analogici¿, ha dichiarato John Taylor, vicepresidente di LG negli Usa, ma ha aggiunto che in termini di volume sul mercato statunitense sono stati venduti nel 2005 un maggior numero di televisori digitali.
Si tratta di una grande apertura, ha detto ancora Taylor in occasione della convention annuale degli operatori del mercato radiotelevisivo, la National Association of Broadcasters.
La scorsa settimana, la Consumer Electronics Association aveva abbassato del 25% le proprie previsioni di vendita di televisori digitali, stimando che quest¿anno ne saranno venduti 15 milioni invece dei 20 milioni inizialmente previsti.
Si tratta lo stesso di grandi cifre che evidenziano il lento passaggio dei telespettatori verso il digitale. Il rallentamento è dovuto anche agli alti costi. Parliamo di materiali che costano diverse migliaia di dollari.
Al momento, i primi prezzi partono da 1.000 dollari circa e questo si può tranquillamente evidenziare che la televisione digitale sta attirando un numero crescente di consumatori.
Gli Stati Uniti dimostrano ancora una volta d¿essere all¿avanguardia sul mercato della Tv ad alta definizione (High Definition Tv – HDTV). Un settore dove anche l¿Europa sta facendo i suoi primi passi.
La cosa fondamentale è comunque sottolineare che a dare notevole input all¿acquisto dei televisori ad alta definizione saranno i contenuti e lo sport come sempre sarà un driver di crescita.
In questo senso, lo studio BIPE/Eurostrategies, realizzato per la Commissione europea, attesta che i mondiali di calcio del 2006 potrebbero accelerare il passaggio dell¿Europa verso la HDTV.
Lo Studio pone l¿accento sull¿attuale stato delle innovazioni Paese per Paese, sugli ostacoli che frenano i cambiamenti, e fornisce alcuni significativi esempi di best practices.
L¿autore dello studio, Vincent Létang ha spiegato che i grandi avvenimenti sportivi che ci aspettano, quali i Mondiali di calcio 2006 e le Olimpiadi di Pechino nel 2008, potrebbero fungere da catalizzatori per la diffusione della Tv ad alta definizione e per il formato 16:9.
Le partite dei prossimi mondiali saranno ¿i primi grossi avvenimenti che saranno integralmente prodotti in 16:9 e HDTV¿, mentre oggi lo sport è trasmesso con un segnale in formato 4:3 e in definizione standard.
Molti broadcaster hanno capito l¿importanza dei contenuti in questo passaggio verso la HDTV. Il gruppo del tycoon australiano Rupert Mudoch si sta già preparando alla grande sfida ed è, infatti, entrato in lizza per l¿acquisto dei diritti sportivi del prossimi cinque anni, ma ha anche stretto un accordo con Sony, Tandberg Television e Harris Corporation in vista del prossimo lancio della Tv ad alta definizione.
Si tratta di un¿intesa per la fornitura di tecnologie e di tutte le apparecchiature necessarie ad assicurarsi che questo passaggio avvenga nel migliore dei modi e con il miglior supporto agli utenti.
Il gruppo ha annunciato lo scorso marzo che Thomson sarà l¿iniziale produttore dei set-top box di Sky per la Tv ad alta definizione, gli ultimi accordi non fanno altro che sottolineare l¿intenzione della società di Murdoch di andare avanti con la propria calendarizzazione e assicurare per il 2006 il lancio della HDTV in Gran Bretagna e in Irlanda.
Per il 2006, gli abbonati al pacchetto premium potranno vedere programmi in alta definizione, che inizialmente riguarderanno lo sport, i grossi eventi e i film.
Anche la BBC ha deciso di adeguarsi alle nuove tendenza e ha messo lo sviluppo della Tv ad alta definizione tra le priorità del proprio piano di lavoro.
John Varney, Chief Technology Officer della BBC ha dichiarato che la Tv pubblica inglese ha deciso di avviare in tempi rapidi l¿offerta di servizi ad alta definizione.
Molto deve ancora essere fatto, ma la BBC, fa sapere Varney, ha già acquistato 40 videocamere ad alta definizione da Sony e ha predisposto dei corsi di preparazione alle nuove tecnologie per il proprio staff.
A livello europeo bisogna ammettere che c¿è un evidente interesse a sostenere e sviluppare la Tv ad alta definizione. Lo scorso 21 gennaio la Commissione europea ha organizzato a Bruxelles un importante workshop per discutere di HDTV.
Nell¿occasione, è stato siglato un accordo di cooperazione per avviare in tempi rapidi il passaggio alla Tv ad alta definizione.
Sono state, infatti, fissate delle guidelines conformi agli standard europei, in modo da fare chiarezza in un settore che ancora naviga nell¿incertezza.
Il documento serve a incoraggiare gli operatori a credere nei progressi tecnologici che si sono fatti in questo settore, e a spingerli a investire supportandoli delle informazioni tecniche necessarie.
L¿idea di base è di promuovere la flessibilità e l¿interoperabilità tra le specifiche della Tv ad alta definizione.
Come infatti sottolinea lo studio BIPE/Eurostrategies esistono degli evidenti ostacoli che stanno rallentando il passaggio dell¿Europa verso la Tv ad alta definizione.
E¿ disponibile, per esempio, la tecnologia per ricevere il segnale in alta definizione, ma i televisori HD sono ancora troppo cari.
Gli industriali hanno due modi per considerare il passaggio all¿alta definizione: come un passaggio obbligato per evitare l¿obsolescenza, o al contrario, come un¿opportunità per attirare nuovi abbonati.
Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sulla Tv ad alta definizione (High Definition Tv – HDTV)
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