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Il mercato Internet, telecom, informatico e dell¿elettronica di consumo ha generato nel 2004 un volume di attività pari a 2.530 miliardi di euro, in crescita del 6% sull¿intero anno. Queste le cifre riportate da Idate che ha pubblicato oggi, 21 aprile, la propria ricerca annuale sul mercato delle tecnologie digitali.
Obiettivo dello studio è di proporre un¿approfondita analisi e gli indicatori chiave per il settore delle telecomunicazioni, delle reti informatiche, di Internet, della televisione e dei nuovi media. Illustrati anche gli avvenimenti più rilevanti che riguardano questi mercati.
I ricercatori di Idate hanno definito i contorni dello scenario internazionale ed effettuato un raffronto tra Paesi in modo da evidenziare il ruolo dell¿Europa sull¿attuale mercato digitale.
Yves Gassot, direttore generale di Idate, presentando ai giornalisti il DigiWorld 2005, ha sottolineato che la dinamica dei mercati dei Paesi asiatici è ¿estremamente forte, trainata dalle grandi aree emergenti come la Cina e più recentemente l¿India¿.
Aggiungendo che la regione Asia-Pacifica ha registrato una crescita di circa il 10% e, con più della metà della popolazione mondiale, ¿conserva un forte potenziale¿.
Il mercato digitale resta prerogativa dei Paesi dell¿OECD ma, da una parte all¿altra dell¿Atlantico, la ripresa, dopo lo scoppio della bolla Internet, è stata più rapida sul versante americano che europeo.
Per quanto riguarda l¿Europa, i Paesi dell¿est e in particolare i 10 nuovi Paesi dell¿Unione europea figurano tra le regioni più dinamiche.
In America latina, la situazione resta controversa e si pagano ancora le conseguenze della crisi economica del 2002.
Ma ad avere un posto ancora marginale su questo mercato, secondo Idate, sono l¿Africa e il Medio-Oriente, le ragioni sono da ricercare nella debolezza delle infrastrutture.
Il 2004, succedendo a un periodo di crisi e incertezza, ha registrato una notevole diffusione della banda larga in molti Paesi, incoraggiando nuovi modi di fruizione del Web: è aumentato notevolmente lo shopping online, gli utenti fanno un maggiore uso degli instant messaging e c¿è stato il boom dei blog, i cosiddetti diari virtuali, cha animano e colorano di note personali l¿iper-tecnologico mondo di Internet. E¿ stato l¿anno dell¿arrivo di una nuova generazione di prodotti d¿elettronica di consumo, dagli schermi piatti ai videoregistratori con hard disk, passando per i lettori Mp3, ricordiamo il successo dell¿iPod di casa Apple, i ragazzi farebbero carte false per averlo.
Ma anche il lancio sui principali mercati internazionali dei servizi mobili 3G. Last, but not least le novità che riguardano il mercato televisivo, con l¿avvio della Tv digitale terrestre (TDT), Tv via Adsl, i primi test sulla Mobile Tv e la lenta diffusione della Tv ad alta definizione (High Definition Tv ¿HDTV)
Dopo lo scoppio della bolla Internet, finalmente il mercato dell¿ICT torna a partire alla grande e questo determina anche la necessità di rivedere i propri ruoli, quelli degli operatori dei mercati tlc, media e Internet; la necessità di sapersi adattare velocemente a un settore cha viaggia alle velocità del suono.
Convergenza e interattività sono le nuove key words e nuovi intermediari si stanno facendo largo come i motori di ricerca online.
Come si organizzeranno i modelli win-win tra i fornitori di contenuti e gli operatori di reti? Quali sono le pratiche di consumo che si vanno affermando?
Il settore mobile saprà mantenere il trend crescente di fronte all¿avanzata di tecnologie alternative come WiMax, Wi-Fi, VoIP e alla presenza degli operatori virtuali?
Quale sarà il ruolo del software libero? Avrà un posto centrale nelle piattaforme applicative delle imprese?
Che posto avrà l¿Europa di fronte a Stati Uniti, Corea del Sud, ma anche India e Cina?
Queste le tematiche di fondo a cui ha cercato di fornire una risposta il Rapporto DigiWorld elaborato sui dati Idate e con il contributo degli esperti di settore, che si sono interrogati sulle sfide del mondo digitale.
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