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Della serie: ¿Piove sempre sul bagnato¿, anche se in questo caso non per tutti.
Uno sbaglio nell¿immissione dei dati sui terminali ha determinato un danno di elevate dimensioni per la compagnia aerea americana US Airways, che già naviga in cattive acquee.
La compagnia ha venduto in qualche ora un migliaio di biglietti di andata e ritorno per il versante orientale degli Stati Uniti, prima di rendersi conto di un errore sul prezzo: 1,86 dollari.
¿Adesso sappiamo che si tratta di un errore umano¿ di tipo informatico, ha spiegato questa mattina Amy Kudwa, portavoce della compagnia, e non di un problema informatico come era stato inizialmente riferito.
I prezzi praticati erano stati caricati nel sistema nella serata di venerdì e riguardavano alcuni voli in arrivo e in partenza per 8 piccole città degli Usa. I prezzi variavano da una destinazione all¿altra.
¿Sabato mattina, già nelle prime ore, alcuni di questi voli si sono riempiti rapidamente¿, ha raccontato Amy Kudwa.
All”istante, ha detto ancora il portavoce, la società ha cominciato a correggere i prezzi. I lavori sono terminati a fine giornata, ma nel frattempo i biglietti continuavano a essere venduti al prezzo di 1,86 dollari (1,43 euro) escluse le tasse aeroportuali.
La compagnia ha deciso di non intervenire per chiedere ai passeggeri il pagamento del prezzo intero. Nella speranza che errori di questo tipo non debbano più verificarsi.
C¿è da dire che la US Airways sta attraversando un cattivo momento e si trova a dover fare i conti con delle importanti difficoltà finanziarie.
Giovedì scorso ha concluso un accordo con la General Electric, suo creditore, per far slittare di 15 giorni la data di deposito del piano di ristrutturazione presso il tribunale fallimentare.
Dettagli comunque irrilevanti per i passeggeri che sono riusciti ad aggiudicarsi il biglietto aereo al prezzo di un pacchetto di chewing-gum!
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