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Adobe Systems, il maggiore produttore mondiale di software grafici, ha annunciato l”acquisto della rivale Macromedia per 3,4 miliardi di dollari.
Il gruppo pagherà 0,69 dollari per ciascuna azione Macromedia pari a un incremento del 25% rispetto alla chiusura di venerdì scorso a New York.
Gli azionisti di Macromedia deterranno circa il 18% della nuova unità nata dalla fusione.
Le due società uniscono le forze per ¿offrire soluzioni integrate che permettano la creazione e la gestione di una vasta gamma di applicazioni, dai documenti alle immagini, dall”audio al video¿, ha commentato Bruce Chizen, amministratore delegato di Adobe. Aggiungendo che l¿obiettivo di questa operazione è crescere su nuovi mercati.
Per quanto riguarda i nuovi vertici della società nata da questo accordo, Shantanu Narayen ricoprirà l¿incarico di direttore generale, mentre il presidente di Macromedia, Stephen Elop, sarà responsabile delle operazioni internazionali.
“Insieme – ha osservato sull”accordo Steven Elop – ci sono margini per realizzare programmi di software che potranno essere utilizzati su diversi sistemi operativi, con la possibile espansione in nuovi mercati. E” una unione basata su opportunità di sviluppo, non sul taglio dei costi”.
Adobe conta di finalizzare l¿operazione per il prossimo autunno, dopo aver ottenuto l¿avallo degli azionisti delle due società e l¿OK dalle Autorità antitrust.
Secondo i vertici della società, la fusione avrà un leggero impatto, ma positivo, nel primo esercizio comune.
Nell¿occasione, Adobe ha anche annunciato che i risultati del secondo trimestre saranno nei limiti alti delle proprie previsioni, grazie a forte domanda dei prodotti Acrobat. Il mese scorso, il gruppo aveva annunciato di aspettarsi un utile per azione compreso tra i 51 e i 55 centesimi e vendite comprese tra i 475 e i 495 milioni di dollari.
Nel 2004 ha archiviato un fatturato di 1,6 miliardi e conta su una forza lavoro di oltre 3.100 persone, mentre Macromedia ha chiuso l”esercizio con ricavi per 369,7 milioni di dollari.
Macromedia produce una serie di strumenti destinati alla creazione di pagine Web. Nota ai più per il software Dreamweaver che permette di editare pagine Web, statiche e dinamiche, in diversi codici (soprattutto HTML).
Ma ricordiamo anche la soluzione Flash che consente di creare delle animazioni leggere e interattive sulle pagine Internet.
Da canto suo, Adobe è famosa per il software Acrobat che permette di gestire, impaginare e proteggere documenti di lavoro in formato PDF (Portable Document Format). Ma anche per Photoshop, programma per lavorare sulle immagini digitali.
Il software Flash Player della Macromedia è attualmente installato nel 98% dei computer collegati a Internet. Attraverso l”acquisizione, l”amministratore delegato Bruce Chizen, intende ridurre l”incidenza del software Acrobat usato dagli studi grafici professionali.
Gli esperti del settore collocano quest¿operazione nell¿ambito del processo di semplificazione del mercato Internet, che adesso sarà caratterizzato dalla forte presenza di questo colosso nato dall¿operazione tra Adobe e Macromedia.
E già qualcuno parla del prossimo attacco al colosso informatico Microsoft, che nella nuova versione del suo sistema operativo Windows, attesa tra un paio d”anni, dovrebbe eliminare proprio il PDF.
La battaglia sarà dura, e si sposterà anche alle applicazioni alternative dei software come nel campo della telefonia, a cui sono interessate tutte e tre le società.
Lo standard Flash, per esempio, è usato per il 60% dalle oltre 4.000 modalità offerte dalla giapponese NTT DoCoMo, primo operatore di telefonia mobile del Paese.
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