Mondo
Il 2005 si è aperto all¿insegna di una nuova minaccia: i virus destinati ai telefonini.
Dopo l¿invasione dei programmi nocivi legati al mondo dei personal computer, nel giro di pochi mesi sono comparsi 8 virus, il più diffuso dei quali ¿ battezzato Cabir ¿ è stato identificato in 17 Paesi diversi.
Sebbene questi virus non abbiano ancora provocato danni gravi alle reti mobili, appare evidente che sia solo una questione di tempo perché programmi veramente dannosi invadano anche il mondo dei cellulari.
Nelle prime due settimane di aprile sono stati scoperti 3 virus: Mabir, Fontal e Hobbes, tutti destinati ¿ come i predecessori ¿ ai dispositivi Nokia serie 60 con sistema operativo Symbian, attualmente il più diffuso sugli smartphone.
Come è successo per i virus informatici, tutti destinati ai sistemi Microsoft, i virus writer hanno ora deciso di prendere di mira il sistema operativo che fa funzionare la maggior parte dei ¿telefonini intelligenti¿.
In sostanza, più crescerà il numero di dispositivi con lo stesso sistema operativo, più compariranno virus in grado di arrecare danni seri ai sistemi, spiegano gli esperti, pur sottolineando il fatto che per beccarsi il virus, gli utenti mobili devono ¿collaborare¿ attivamente, accettando di scaricare il file ed eseguendo una serie di operazioni.
Per esempio per beccarsi Cabir, l¿utente deve accettare per ben due volte l¿installazione e ignorare almeno un messaggio di warning.
Alcuni dei virus messi in circolazione, bloccano il funzionamento del telefonino, altri scavano nella rubrica del telefonino e si propagano attraverso le connessioni Bluetooth o gli mms.
Essere infettati vuol dire comunque il più delle volte perdere tutti i dati contenuti nella memoria dell¿apparecchio, dal momento che molta gente non pensa ad effettuare un back up dei dati contenuti nel telefonino.
Le società, da canto loro, si stanno già attrezzando con specifici software anti-virus progettati per limitare i danni dei virus di nuova concezione, così come avviene da tempo per l¿industria del Pc.
Quello che ora è più importante, comunque, è l¿educazione degli utenti: è essenziale infatti che i consumatori prendano coscienza dei pericoli legati al download di dati da siti poco affidabili, alla luce della crescente complessità dei sistemi operativi dei telefonini e della scaltrezza dei virus writer.
È un po¿ come aprire la porta senza guardare lo spioncino, dicono alcuni esperti in virus: bisogna essere incoscienti a lasciare entrare qualcuno senza prima averlo identificato.
La necessità di installare un software di protezione sul proprio smartphone, tuttavia, non deriva solo dal crescente numero di virus in circolazione, ma anche dalle nuove funzionalità integrate nei telefonini, come la possibilità di scaricare musica e video e di fare acquisti.
A questo scopo, sono allo studio dei sistemi hardware ¿ come quello di Arm e Trustzone ¿ che agiscono da supervisori per tutto quanto avviene sul telefonino.
Ad esempio, Trustzone limita l¿azione dei software di natura sospetta che arrivano attraverso al connessione Bluetooth.
La tecnologia, che aiuterà a proteggere i dati sensibili memorizzati sul cellulare, dovrebbe essere integrata nel giro di pochi anni in molti modelli smartphone.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Virus & Co: arriva Fontal.A, il primo trojan per i telefonini
Cabir continua a far danni. Arriva sulle reti mobili il nuovo virus Mabir, si diffonde via mms
Virus: Symbian sempre nel mirino, mentre cresce la spesa per la protezione delle reti mobili
Telefonini: la minaccia virus arriva ora anche dagli MMS
Virus e telefonini: Cabir si aggira anche in Giappone e in Europa
Arriva Cabir, il primo virus che si diffonde sui cellulari
Cabir ha un nuovo amico: dopo Skulls arriva Metal.Gear. Cresce la minaccia virus per i telefonini
Virus: arriva la prima variante di Skulls che aiuta Cabir a diffondersi sui cellulari
Virus e telefonini: Skulls getta nel panico gli utenti, mentre dalla Cina ritorna Cabir
Virus e cellulari: l¿anno si apre con la minaccia di Lasco
© 2005 Key4biz.it