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Si è conclusa con un accordo la vicenda Livedoor-Fuji Tv. Come anticipato nei giorni scorsi, infatti, le due società hanno preferito siglare un¿intesa piuttosto che continuare a darsi alla battaglia per il controllo della società radiofonica giapponese Nippon Broadcasting System (NBS).
In base ai termini di questa partnership strategica e industriale, Livedoor cederà a Fuji Tv la sua filiale Livedoor Partners, che controlla il 32,4% di NBS per un montante di 67 miliardi di yen (circa 492 milioni di euro).
Alla conclusione della transazione, che sarà finalizzata il 23 maggio prossimo, Fuji Tv controllerà il 68,8% di Nbs, mentre Livedoor conserverà una partecipazione del 17,6%.
Se lo scopo era quello di shockare l¿establishment mediatico nipponico per fare in modo che si accorgesse della rivoluzione rappresentata dal web, il giovane Takafumi Horie ha di che ritenersi soddisfatto.
Definito ¿arrogante, avido e non-giapponese¿ dalla stampa conservatrice per le sue aggressive pratiche di business ¿all¿americana¿, Horie ha condotto la sua battaglia in nome di un progetto molto ambizioso: accelerare l¿avvicinamento tra la televisione e Internet e creare un ¿nuovo modello economico che unisca media, web e finanza¿ mettendo il potere della Tv al servizio dell¿espansione della Rete.
Non adattarsi al cambiamento messo in atto dalla Rete, come ricordato di recente anche il non certo giovanissimo tycoon Rupert Murdoch, significherebbe relegare i ¿vecchi¿ media a comprimari dell¿informazione, e Horie lo capisce molto presto.
Abbandonati gli studi alla prestigiosa Tokio University, nel 1996 Horie fonda il portale Livedoor e ancora si vanta di come all¿epoca fosse l¿unico business man giapponese con l¿indirizzo eMail scritto sul biglietto da visita.
Mai indossata una cravatta e con un linguaggio decisamente fuori dagli schemi del ¿politically correct¿, Horie gestisce attualmente un¿impresa con oltre mille dipendenti di età media sotto i 30 anni.
La battaglia tra la Livedoor di Horie e Fuji Tv, del resto, è stata da subito descritta come una battaglia tra vecchia e nuova generazione e Horie non ha fatto certo del suo meglio per fugare quest¿impressione.
L¿annuncio, l¿8 febbraio, che la Livedoor aveva acquistato una quota di controllo della Nippon Broadcasting System, parte del conglomerato media ultra conservatore Fujisankei, è arrivata comunque come un fulmine a ciel sereno, prima di tutti per la stessa NBS.
La compagnia di Horie aveva acquisito fuori mercato il 35% del capitale della società, principale azionista del suo reale obiettivo: Fuji Tv, il primo canale televisivo giapponese in termini di ascolti.
La manovra, non certo illegale, non è andata giù prima di tutto per le modalità utilizzate, definite non certo in tono lusinghiero ¿all¿americana¿.
Quel che è certo è che Horie ha avuto un impatto dirompente sul panorama mediatico giapponese, interamente catalizzato ¿ eccezion fatta, naturalmente, per Fuji Tv ¿ sulla vicenda Livedoor Vs NBS.
Ma se la stampa più moderata plaude all¿operazione portata a termine da Horie criticando l¿establishment che avrebbe solo paura del cambiamento, molto analisti sono invece scettici sul successo dei piani del giovane business man.
Certo, Horie ha dimostrato fiuto con Livedoor, ma nessuno è pronto a scommettere sulla sua effettiva capacità di diventare un magnate dei media.
¿Probabilmente quello a cui abbiamo assistito è un esercizio di ingegneria finanziaria più che una rivoluzione nel panorama dei media¿, ha commentato l¿analista Bruce Arnold.
Altri speculano sul fatto che in realtà Horie sia interessato più che altro alla divisone entertainment del gruppo forse per cominciarsi a muovere nel mondo dei video e della musica.
Qualsiasi sia il suo scopo, avremo modo di saperlo presto: la battaglia per portare il vento del rinnovamento nel mondo dei media giapponesi, per molti, non è che all¿inizio.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Internet e media: il caso Livedoor scuote il Giappone. La storia di Horie, il manager che ha dichiarato guerra alla tradizione
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