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¿Nel corso della notte è stata raggiunta l”intesa per l”avvio del negoziato in esclusiva per la cessione della quota di maggioranza di Wind alla cordata che fa capo a Weather Investments¿.
Con questo stringato comunicato, Enel dà dunque il via al processo che porterà, “prima dell”estate” alla cessione della quota di controllo dell¿operatore telefonico Wind a Weather Investments.
Il presidentedel gruppo,Piero Gnudi, ha confermato che la quota ceduta al Fondo raggiungerà “pressappocoil 70%”.
In vista dell¿operazione, il valore di Wind nei giorni scorsi è stato allineato al valore di mercato attribuito dall¿offerta della cordata guidata dall”egiziano Naguib Sawiris.
A seguito di questo riallineamento, i principali effetti sul bilancio consolidato 2004 sono che l¿utile netto passa da 3.4 milioni a 2.7 milioni di euro e il patrimonio netto da 21.6 milioni a 20.9 milioni di euro.
In questo contesto, la società ha anche proposto la revisione dello statuto, in modo da incrementare la percentuale dei Consiglieri espressi degli azionisti di minoranza, riducendo al contempo quella riservata alla maggioranza, al fine di assicurare una più equilibrata rappresentanza di tutti gli azionisti nell¿ambito del Consiglio di Amministrazione.
Sawiris, appoggiato da Ipe Investments di Wilbur Ross e Philippe Nguyen, avrebbe intanto reso noto di essere disposto a finanziare personalmente la parte equity ¿ cioè i 3 miliardi in cash – e si è detto aperto all”ingresso di altri partner finanziari, a condizione però di mantenere il controllo.
Dopo mesi di indiscrezioni e smentite, dunque, il destino del terzo operatore telefonico italiano sarà a breve legato al nome del tycoon egiziano che per mettere le mani sul 100% dell¿azienda italiana ha offerto 12,2 miliardi di euro, battendo il Fondo Blackstone, che si è fermato a un¿offerta di 11,6 miliardi.
Un progetto che non ha mancato di suscitare dubbi e polemiche in chi vede in questa cessione una ¿svendita¿ che farà perdere all¿Italia un importante polo industriale e strategico, minando il già debole mercato dell¿occupazione.
Nata nel 1997 da un progetto comune di Enel, France Telecom e Deutsche Telekom, la società guidata da Tommaso Pompei è attualmente l¿unica alternativa ¿a tutto campo¿ a Telecom Italia.
La società, che si è aggiudicata nel 2001 anche la licenza di telefonia Umts, offre servizi di telefonia fissa con il marchio Infostrada, di telefonia mobile con il marchio Wind, e Internet attraverso Libero uno dei più ¿anziani¿ provider italiani e conta attualmente 12,1 milioni di utenti nel mobile, 2,4 milioni di utenti nel fisso e 17,1 milioni di utenti Internet.
Asset che, come hanno dimostrato le offerte e i rilanci degli ultimi mesi, hanno fatto gola a molti ma che ¿ ormai è certo ¿ andranno ad arricchire il palmares del gruppo egiziano Orascom , cui fa capo proprio la famiglia Sawiris.
Nonostante l¿eventualità non sia ancora confermata, sembra scontata l¿integrazione dei due gruppi, per trasformare Wind nel polo strategico di sviluppo tecnologico e commerciale nel bacino del Mediterraneo, del Medio Oriente e del Sud Est Asiatico.
Orascom, forte di un fatturato 2004 di 2 miliardi di dollari, ha operazioni in 21 paesi e potrà contare sulla solida base offerta da Wind per lasciare il suo gruppo anche sui mercati occidentali.
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